Buonasera a tutti, sono Luciopaolo, sono un chimico farmaceutico e sono nuovissimo del forum,iscritto appena stamattina. Avrei un quesito da esporre,nello specifico per l'ottimo e preparatissimo dott.Gigli, ovvero: Per contrastare gli effetti collaterali della finasteride, sarebbe ipotizzabile,durante la sua assunzione,reintegrare il diidrotestosterone che vien meno? So che può sembrare folle ed assurdo, ma l'assunto è questo: L'alopecia androgenetica ha una genesi esclusivamente e squisitamente periferica, è il dht prodotto in loco a fare danni, non quello sistemico che circola nel sangue;un soggetto calvo ha più alti livelli di dht,nonchè del suo metabolita,l'androstenediolo glicuronide,rispetto ad uno non calvo,soltanto al cuoio capelluto,non nel siero.La finasteride, purtroppo, decrementa, per inibizione enzimatica, il dht in tutto il corpo, diminuendone drasticamente la concentrazione nello scalpo ed anche nel sangue,attraverso l'inibizione della 5a reduttasi 2 in tutto l'organismo e non solo nei follicoli dei capelli, provocando, nei soggetti predisposti,che fortunatamente son la minoranza, una situazione di deprivazione androgenica, la quale è auspicabilissima e desideratissima a livello dei capelli, ma meno per altri tessuti e distretti corporei. Ecco allora che, dovendo essere inoffensivo per quel che riguarda la calvizie, il diidrotestosterone ematico, quello non prodotto,per quel che riguarda i capelli,in loco,chiedo agli esperti medici se ripristinare,in concomitanza con l'assunzione di finasteride, il dht sierico( con somministrazione percutanea,essendo questa l'unica disponibile per il dht, almeno a livello domiciliare.....in ambito di ricerca invece è disponibile anche somministrazione sistemica)sia un'ipotesi non assurda e nociva, per evitare di perdere l'azione androgenica in quei tessuti per i quali,al contrario dei follicoli dello scalpo,non è auspicabile perderla, nello specifico tessuto ghiandolare mammario, tessuto adiposo sottocutaneo, tessuti dell'asta peniena.