Adesso ci spieghiamo come fanno a dare 4 miliardi per tre giorni di lavoro a Pippo Baudo... Per quei programmi di elevatissimo livello culturale.
La Rai, vero CANCRO del nostro paese, sta mandando diffide e richieste di pagamenti canone - udite udite - a chi ha un semplice pc o un videofonino.
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TV, CANONE ANCHE PER PC
Non è la Rai, ma la legge a stabilire chi deve pagare il canone e la legge dice che deve pagare chiunque possieda un apparecchio atto o adattabile a ricevere programmi tv. E' quanto constata l'ufficio stampa Rai commentando la notizia, pubblicata oggi su La Repubblica, circa la pioggia di ricorsi che sarebbero arrivati nella sede piemontese del Garante per il contribuente da parte di chi è stato invitato a pagare il canone pur avendo soltanto un pc e non un apparecchio televisivo. Il canone televisivo - puntualizza inoltre l'ufficio stampa Rai - è una tassa che viene pagata allo Stato in base alla legge e che lo Stato poi riversa alla rai grazie al contratto di servizio. Le lettere che ingiungono di pagare il canone sono infatti firmate dal Sat (sportello abbonamenti tv) che dipende dal ministero dell'economia.
ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI, ABUSO
Per Adusbef e Federconsumatori è un abuso, assimilare i personal computer, per i quali si chiede addirittura il pagamento del canone, ad un televisore. In questo senso le due associazioni si dicono determinate nel denunciare gli abusi dell'agenzia delle entrate di Torino, che minaccia addirittura le ganasce fiscali per quegli utenti che non hanno un televisore, o perché hanno disdettato l'abbonamento, o perché non lo hanno mai avuto.
BONELLI, CANONE PER PC, INTERVENGA AUTHORITY
Le lettere che ingiungono il pagamento del canone televisivo a chi possiede un pc o un videofonino firmate dal Sat (sportello abbonamenti tv) sono un atto illegittimo: questo della Rai e dell'organo del ministero dell'Economia è un inaccettabile attacco al popolo del web. Lo dice il capogruppo dei Verdi alla Camera Angelo Bonelli, esponente della Sinistra Arcobaleno. Su questa grave vicenda segnalata da 'La Repubblica' - ha aggiunto - chiederò un intervento immediato del ministro e dell'Authority delle Comunicazioni.
La Rai, vero CANCRO del nostro paese, sta mandando diffide e richieste di pagamenti canone - udite udite - a chi ha un semplice pc o un videofonino.
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TV, CANONE ANCHE PER PC
Non è la Rai, ma la legge a stabilire chi deve pagare il canone e la legge dice che deve pagare chiunque possieda un apparecchio atto o adattabile a ricevere programmi tv. E' quanto constata l'ufficio stampa Rai commentando la notizia, pubblicata oggi su La Repubblica, circa la pioggia di ricorsi che sarebbero arrivati nella sede piemontese del Garante per il contribuente da parte di chi è stato invitato a pagare il canone pur avendo soltanto un pc e non un apparecchio televisivo. Il canone televisivo - puntualizza inoltre l'ufficio stampa Rai - è una tassa che viene pagata allo Stato in base alla legge e che lo Stato poi riversa alla rai grazie al contratto di servizio. Le lettere che ingiungono di pagare il canone sono infatti firmate dal Sat (sportello abbonamenti tv) che dipende dal ministero dell'economia.
ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI, ABUSO
Per Adusbef e Federconsumatori è un abuso, assimilare i personal computer, per i quali si chiede addirittura il pagamento del canone, ad un televisore. In questo senso le due associazioni si dicono determinate nel denunciare gli abusi dell'agenzia delle entrate di Torino, che minaccia addirittura le ganasce fiscali per quegli utenti che non hanno un televisore, o perché hanno disdettato l'abbonamento, o perché non lo hanno mai avuto.
BONELLI, CANONE PER PC, INTERVENGA AUTHORITY
Le lettere che ingiungono il pagamento del canone televisivo a chi possiede un pc o un videofonino firmate dal Sat (sportello abbonamenti tv) sono un atto illegittimo: questo della Rai e dell'organo del ministero dell'Economia è un inaccettabile attacco al popolo del web. Lo dice il capogruppo dei Verdi alla Camera Angelo Bonelli, esponente della Sinistra Arcobaleno. Su questa grave vicenda segnalata da 'La Repubblica' - ha aggiunto - chiederò un intervento immediato del ministro e dell'Authority delle Comunicazioni.