Troppo disfattismo, a volte anche eccessivo.
Sicuramente è vero che le cure oggi a disposizione non permettono una guarigione certa, ma la casistica (da qui il mio consiglio a consultare visivamente anche sezione album fotografici) porta a dire che al di là dell' infausto riconoscimento di una a.a (uso un acronimo) c'è un margine di speranza.
Nessuno è passato da pelato a rasta, questo mi sembra pacifico dirlo.
Tuttavia molte situazioni, tenute sotto controllo e affrontate preventivamente, hanno portato a : un miglioramento (lieve o marcato) e a una stabilizzazione, fermo restando che l' intensità e la gettata di ogni a.a è una questione soggettiva (nota le affermazioni del Dott.Gigli).
Quindi riepilogando : una situazione prematura, una cura mirata (o generica, o meglio ancora completa) permette in una buona percentuale di casi in una stabilizzazione o in chi è fortunato in un miglioramento.
Purtroppo è questo lo scenario in cui siamo costretti ad operare, sperando (probabilmente in modo assai romantico) che il futuro possa offrire finalmente soluzioni certe e definitive.
In attesa di ciò, ognuno può o meno impegnarsi ma ti assicuro che gente con a.a e con ottime situazioni di capelli esiste, vuoi per fortuna vuoi perchè sono buoni risponditori.