Quando serve... Scelli c'è.

gio82pac

Utente
21 Giugno 2003
278
0
265
Quando serve... Scelli c'è. E dietro di lui?
di Giovanni Pecora

da www.inmovimento.it


Scena prima. Interno. Studio televisivo dove va in onda la trasmissione Ballarò.
Il conduttore Giovanni Floris stenta a far decollare l'audience, nonostante la presenza di due ospiti zannuti come Ignazio La Russa e Fausto Bertinotti.
Ad un certo punto, con nonchalance, butta lì una frase a mezza bocca, a ridosso della pubblicità: «...D'altra parte il commissario della Croce Rossa Scelli ha dichiarato che i guerriglieri di Moqtad Al Sadr proteggono l'ospedale della Croce Rossa a Baghdad...sì sì, proprio i guerriglieri di Al Sadr, quelli che a Fallujia hanno sparato sui nostri soldati uccidendone uno...».
«Ma che dici... non dire sciocchezze...» ruggisce La Russa, che intuisce subito la gravità della cosa, un colossale spu***namento specialmente per il suo partito, erede della retorica patriottarda sui nostri militi e sull'eroismo dei soldati italiani. Pensate che botta: l'ospedale italiano protetto dai miliziani di Al Sadr con il consapevole silenzio-assenso del Governo italiano!
Ma come? Non erano feroci terroristi questi miliziani? Non erano banditi che infestavano le strade di Baghdad come i predoni del deserto nelle figurine della Mira Lanza?
(Ahi Ahi Ahi, camerata Ignazio! Qui si mette veramente male... avrà pensato il roco La Russa, mentre Bertinotti sotto un ghigno beffardo arrotava per bene le erre prima di sferrare l'assalto all'arma bianca).
«Ma cosa dici! Ma che dici!» urla scaracchiando un po' La Russa.
«E va bé - chiosa serafico Floris - ora recuperiamo il lancio di agenzia e lo leggiamo insieme».
La regia è veloce nel recuperare la dichiarazione di Scelli, e Floris la legge in diretta:«Ecco, on. La Russa, le leggo il testo dell'agenzia: Il commissario straordinario della Croce Rosse italiana in Iraq, Maurizio Scelli, ha reso noto che truppe di fedeli al leader radicale sciita Moqtada Al Sadr stanno proteggendo l'ospedale Medical city di Baghdad, gestito dalla Cri...».
«Dammi qua! Dammi quel foglio...». La Russa è letteralmente fuori dai gangheri, subdorando chissà quale trappolone ordito ai suoi danni dal 'comunista' Floris (a cui continua a rivolgersi dandogli del 'tu' e chiamandolo persino ragazzo, come se non fosse quel fior di giornalista professionista che è, oltre che padre di famiglia... Ma bisogna ristabilire le distanze ed i ruoli, perbacco...).

Insomma, per non farla lunga, di fronte alla debacle mediatica che si stava p
 

gio82pac

Utente
21 Giugno 2003
278
0
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Quando serve... Scelli c'è. E dietro di lui?
di Giovanni Pecora

da www.inmovimento.it


Scena prima. Interno. Studio televisivo dove va in onda la trasmissione Ballarò.
Il conduttore Giovanni Floris stenta a far decollare l'audience, nonostante la presenza di due ospiti zannuti come Ignazio La Russa e Fausto Bertinotti.
Ad un certo punto, con nonchalance, butta lì una frase a mezza bocca, a ridosso della pubblicità: «...D'altra parte il commissario della Croce Rossa Scelli ha dichiarato che i guerriglieri di Moqtad Al Sadr proteggono l'ospedale della Croce Rossa a Baghdad...sì sì, proprio i guerriglieri di Al Sadr, quelli che a Fallujia hanno sparato sui nostri soldati uccidendone uno...».
«Ma che dici... non dire sciocchezze...» ruggisce La Russa, che intuisce subito la gravità della cosa, un colossale spu***namento specialmente per il suo partito, erede della retorica patriottarda sui nostri militi e sull'eroismo dei soldati italiani. Pensate che botta: l'ospedale italiano protetto dai miliziani di Al Sadr con il consapevole silenzio-assenso del Governo italiano!
Ma come? Non erano feroci terroristi questi miliziani? Non erano banditi che infestavano le strade di Baghdad come i predoni del deserto nelle figurine della Mira Lanza?
(Ahi Ahi Ahi, camerata Ignazio! Qui si mette veramente male... avrà pensato il roco La Russa, mentre Bertinotti sotto un ghigno beffardo arrotava per bene le erre prima di sferrare l'assalto all'arma bianca).
«Ma cosa dici! Ma che dici!» urla scaracchiando un po' La Russa.
«E va bé - chiosa serafico Floris - ora recuperiamo il lancio di agenzia e lo leggiamo insieme».
La regia è veloce nel recuperare la dichiarazione di Scelli, e Floris la legge in diretta:«Ecco, on. La Russa, le leggo il testo dell'agenzia: Il commissario straordinario della Croce Rosse italiana in Iraq, Maurizio Scelli, ha reso noto che truppe di fedeli al leader radicale sciita Moqtada Al Sadr stanno proteggendo l'ospedale Medical city di Baghdad, gestito dalla Cri...».
«Dammi qua! Dammi quel foglio...». La Russa è letteralmente fuori dai gangheri, subdorando chissà quale trappolone ordito ai suoi danni dal 'comunista' Floris (a cui continua a rivolgersi dandogli del 'tu' e chiamandolo persino ragazzo, come se non fosse quel fior di giornalista professionista che è, oltre che padre di famiglia... Ma bisogna ristabilire le distanze ed i ruoli, perbacco...).

Insomma, per non farla lunga, di fronte alla debacle mediatica che si stava p
 

gio82pac

Utente
21 Giugno 2003
278
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Quando serve... Scelli c'è. E dietro di lui?
di Giovanni Pecora

da www.inmovimento.it


Scena prima. Interno. Studio televisivo dove va in onda la trasmissione Ballarò.
Il conduttore Giovanni Floris stenta a far decollare l'audience, nonostante la presenza di due ospiti zannuti come Ignazio La Russa e Fausto Bertinotti.
Ad un certo punto, con nonchalance, butta lì una frase a mezza bocca, a ridosso della pubblicità: «...D'altra parte il commissario della Croce Rossa Scelli ha dichiarato che i guerriglieri di Moqtad Al Sadr proteggono l'ospedale della Croce Rossa a Baghdad...sì sì, proprio i guerriglieri di Al Sadr, quelli che a Fallujia hanno sparato sui nostri soldati uccidendone uno...».
«Ma che dici... non dire sciocchezze...» ruggisce La Russa, che intuisce subito la gravità della cosa, un colossale spu***namento specialmente per il suo partito, erede della retorica patriottarda sui nostri militi e sull'eroismo dei soldati italiani. Pensate che botta: l'ospedale italiano protetto dai miliziani di Al Sadr con il consapevole silenzio-assenso del Governo italiano!
Ma come? Non erano feroci terroristi questi miliziani? Non erano banditi che infestavano le strade di Baghdad come i predoni del deserto nelle figurine della Mira Lanza?
(Ahi Ahi Ahi, camerata Ignazio! Qui si mette veramente male... avrà pensato il roco La Russa, mentre Bertinotti sotto un ghigno beffardo arrotava per bene le erre prima di sferrare l'assalto all'arma bianca).
«Ma cosa dici! Ma che dici!» urla scaracchiando un po' La Russa.
«E va bé - chiosa serafico Floris - ora recuperiamo il lancio di agenzia e lo leggiamo insieme».
La regia è veloce nel recuperare la dichiarazione di Scelli, e Floris la legge in diretta:«Ecco, on. La Russa, le leggo il testo dell'agenzia: Il commissario straordinario della Croce Rosse italiana in Iraq, Maurizio Scelli, ha reso noto che truppe di fedeli al leader radicale sciita Moqtada Al Sadr stanno proteggendo l'ospedale Medical city di Baghdad, gestito dalla Cri...».
«Dammi qua! Dammi quel foglio...». La Russa è letteralmente fuori dai gangheri, subdorando chissà quale trappolone ordito ai suoi danni dal 'comunista' Floris (a cui continua a rivolgersi dandogli del 'tu' e chiamandolo persino ragazzo, come se non fosse quel fior di giornalista professionista che è, oltre che padre di famiglia... Ma bisogna ristabilire le distanze ed i ruoli, perbacco...).

Insomma, per non farla lunga, di fronte alla debacle mediatica che si stava p
 

ares

Utente
19 Febbraio 2004
540
0
265
Effettivamente la questione è bella grossa Gio, anche perchè noi non siamo in quelle zone, invece Scelli sappiamo da dove viene (politicamente), sappiamo che la Cri è commissariata dal governo (2002 forse? non ricordo), delle polemiche con emergency e tutto il resto.

Spero che i moderatori non me ne vogliano se parlo ancora di politica (anche se effettivamente la Cri dovrebbe avere poco a che fare con la politica)...
 

crisantemo

Utente
7 Settembre 2004
14
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Mentre Emergency (che con la politica ci va a braccetto) è fuggita via dall'Iraq nel momento più brutto, la CRI è sempre rimasta ed è benvoluta dalla popolazione. Non si deve essere per forza di sinistra per fare volontariato, beneficienza o aiutare le persone.
 

gio82pac

Utente
21 Giugno 2003
278
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265
Citazione:Messaggio inserito da crisantemo
Mentre Emergency (che con la politica ci va a braccetto) è fuggita via dall'Iraq nel momento più brutto, la CRI è sempre rimasta ed è benvoluta dalla popolazione. Non si deve essere per forza di sinistra per fare volontariato, beneficienza o aiutare le persone.


Su questo penso che tutti siano in accordo,però mi chiedo, perchè la cri è l'unica ad essere restata in iraq? La decisione di rimanere l'ha presa Scelli, che ha più volte dimostrato di avere legami con il governo, se nn altro per motivi strutturali( è il governo che l'ha scelto come commissario straordinario della cri). Allora non è che la scelta di restare è una scelta politica e non umanitaria?...detto questo,è però giusto apprezzare il lavoro che la cri sta facendo in iraq.
 

crisantemo

Utente
7 Settembre 2004
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Può darsi gio. Però non penso che agli irakeni freghi tanto qual è il motivo scatenante della presenza di chi ogni giorno li cura e gli dà da bere e mangiare. Pensa che addrittura il campo della croce rossa italiana è difeso dai miliziani di Al Sadr (giusto per far capire quanto la gente, anche fra i ribelli (quelli veri), sia grata alla CRI). Poi non mi sorprenderei se qualche terrorista si scagliasse addosso alla CRI con un'autobomba, visto che è già successo per la Croce rossa internazionale e per l'ONU (per citare solo le organizzazioni internazionali presenti in Iraq).
 

ares

Utente
19 Febbraio 2004
540
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265
Direi che sono d'accordo, però evidenziate entrambe il fatto che se è protetta da miliziani i conti non tornano affatto sulla situazione terrorismo in Iraq. Detto questo, è vero, la Cri è commissariata e Scelli è stato un candidato di FI. Cmq direi che questo esula del tutto dal contesto di cui parlavamo, direi che è meglio tenerci su quello!!