Buongiorno a tutti, apro questa discussione che potrebbe dal titolo essere fraintesa. Queste non sono le parole di un depresso ma di un credente infatti questa frase nasce da una mia domanda ad un sacerdote missionario per anni all'estero che reputo un vero santo in terra.
Un giorno avendo nella mia vita provato molti piaceri (credo di aver avuto una vita interessante, ho viaggiato, avuto belle donne, mi reputo piacente, ho avuto moto, auto e divertimenti vari anche se la mia vita è stata contornata da grandi sofferenze soprattutto nella infanzia e adolescenza) e queste mi hanno segnato anche nella vita adulta. (Preciso che non sono un ricco sfondato ma una persona abbastanza nella media).
Giunto in età adulta un giorno ho iniziato a chiedermi cosa ci campassi a fare? Per divertirmi? Per curare in modo maniacale l'aspetto estetico? Per cercare un successo nella vita?
A questi miei interrogativi quel sant'uomo ha risposto in modo molto semplice: figliuolo siamo nati per l'infinito ed è normale che nulla di terreno possa realmente renderci felici e soddisfatti.
Come essere umano sono fatto di carne ed ossa, devo nutrirmi, ho dei desideri per l'altro sesso, mi piace vivere decentemente e non riesco ad avere una visione della vita come S. Francesco o S. Agostino capaci di mollare tutto per darsi completamente a Dio ma dentro di me col tempo sta nascendo un distacco dalle cose materiali.
Vi pongo pertanto la stessa domanda: voi cosa ci campate a fare? Vi interrogate mai su cosa cercate dalla vita e se siete realmente soddisfatti?
Un giorno avendo nella mia vita provato molti piaceri (credo di aver avuto una vita interessante, ho viaggiato, avuto belle donne, mi reputo piacente, ho avuto moto, auto e divertimenti vari anche se la mia vita è stata contornata da grandi sofferenze soprattutto nella infanzia e adolescenza) e queste mi hanno segnato anche nella vita adulta. (Preciso che non sono un ricco sfondato ma una persona abbastanza nella media).
Giunto in età adulta un giorno ho iniziato a chiedermi cosa ci campassi a fare? Per divertirmi? Per curare in modo maniacale l'aspetto estetico? Per cercare un successo nella vita?
A questi miei interrogativi quel sant'uomo ha risposto in modo molto semplice: figliuolo siamo nati per l'infinito ed è normale che nulla di terreno possa realmente renderci felici e soddisfatti.
Come essere umano sono fatto di carne ed ossa, devo nutrirmi, ho dei desideri per l'altro sesso, mi piace vivere decentemente e non riesco ad avere una visione della vita come S. Francesco o S. Agostino capaci di mollare tutto per darsi completamente a Dio ma dentro di me col tempo sta nascendo un distacco dalle cose materiali.
Vi pongo pertanto la stessa domanda: voi cosa ci campate a fare? Vi interrogate mai su cosa cercate dalla vita e se siete realmente soddisfatti?