Buona sera a tutti
ho 29 anni e mi trovo a fissare per la prima volta una visita da un tricologo, visto il progredire accentuato (da 10 mesi a questa parte) delle stempiature a cui si sta aggiungendo un progressivo diradamento nella zona frontale, il che mi sta mettendo un pò a disagio. Il vertex invece sembra in buono stato. Premetto: la mia attuale situazione è buona, da quando avevo 17-18 anni ho sempre avuto una stempiatura abbastanza marcata che sino ad oggi è progredita lentamente. Prima dei 22 anni circa i miei capelli erano più spessi, densi e mossi. Vi via si stanno assottigliando perdendo tono, volume e colore: i capelli mossi, biondo scuro, ora sono solo un ricordo (più lisci e biondo abbast chiaro).
Sebbene non abbia mai scritto sul forum, di tanto in tanto faccio un salto per leggere, quando mi pare che i capelli siano spenti...leggo, penso di iniziare col minox, ma 2% o 5%? prendo un integratore? se si quale? quindi puntualmente rimando. Ma ora credo non possa piu ignorare il "problema" (forse ancora non lo è ma leggendovi da tempo so che giocare d'anticipo è importante).
Vengo al sodo. Prima di partire con l'automedicazione voglio che mi dì visiti un tricologo, uno bravo. Purtroppo complice pandemia, il Dr. Gigli non ha modo di visitarmi nel breve termine. Allora cerco sul web e decido di sentire un tricologo che visita in provincia di BG e iscritto all'ordine dei medici tricologi riconosciuto dal Sitri....di cui il Dr. Gigli è uno dei fondatori nonchè vicepresidente (se non erro). Non so se posso fare il nome ma è già stato menzionato sul forum anche se in poche occasioni.
Chiamo e parlo con un suo collaboratore (credo) per fissare un appuntamento e capire in cosa consiste la visita tricologica. La presentazione mi è parsa davvero completa: non lavare i capelli dopo i 2 giorni precedenti la visita, anamnesi alimentazione e situazione famigliare, dermatoscopia, pull test, prescrizione detergente su misura, prelievo capelli ed esami (sangue?), eventuali integratori e soluzioni topiche. Fin qui tutto bene. Poi dice una cosa che mi lascia perplesso: la soluzione topica, specifica, non è a base di minoxidil. Sorpreso chiedo il perchè e mi spiega che quasi mai lo prescrive e quando lo fa, lo è solo per 1 mese/50 giorni, perchè il minoxidil accelera solo il processo di crescita ma ha l'effetto di miniaturizzare il capello, non facendolo sviluppare nella fase corretta. Dice che gli eventuali capelli che ricrescono possono essere in realtà solo peli.
Precisiamo: non sono assolutamente nessuno per dubitare dell'esperienza di un professionista, ma come è possibile che il Minoxidil venga escluso quasi a priori? mi sembra che la cosa sia in netto contrasto rispetto a quanto ho sempre letto sul forum.... dove il minoxidil sta quasi alla base di ogni terapia. Non ho parlato a lui della mia situazione attuale perchè indipendentemente da questa vorrei un parere. Però... il fatto che un vaso dilatatore miniaturizzi il capello... mi pare in netto contrasto sia la logica d'azione del farmaco che con gli svariati feedback degli utenti.
Cosa ne pensate? Grazie mille e scusate il papiro ma preferisco contestualizzare bene la situazione.
ho 29 anni e mi trovo a fissare per la prima volta una visita da un tricologo, visto il progredire accentuato (da 10 mesi a questa parte) delle stempiature a cui si sta aggiungendo un progressivo diradamento nella zona frontale, il che mi sta mettendo un pò a disagio. Il vertex invece sembra in buono stato. Premetto: la mia attuale situazione è buona, da quando avevo 17-18 anni ho sempre avuto una stempiatura abbastanza marcata che sino ad oggi è progredita lentamente. Prima dei 22 anni circa i miei capelli erano più spessi, densi e mossi. Vi via si stanno assottigliando perdendo tono, volume e colore: i capelli mossi, biondo scuro, ora sono solo un ricordo (più lisci e biondo abbast chiaro).
Sebbene non abbia mai scritto sul forum, di tanto in tanto faccio un salto per leggere, quando mi pare che i capelli siano spenti...leggo, penso di iniziare col minox, ma 2% o 5%? prendo un integratore? se si quale? quindi puntualmente rimando. Ma ora credo non possa piu ignorare il "problema" (forse ancora non lo è ma leggendovi da tempo so che giocare d'anticipo è importante).
Vengo al sodo. Prima di partire con l'automedicazione voglio che mi dì visiti un tricologo, uno bravo. Purtroppo complice pandemia, il Dr. Gigli non ha modo di visitarmi nel breve termine. Allora cerco sul web e decido di sentire un tricologo che visita in provincia di BG e iscritto all'ordine dei medici tricologi riconosciuto dal Sitri....di cui il Dr. Gigli è uno dei fondatori nonchè vicepresidente (se non erro). Non so se posso fare il nome ma è già stato menzionato sul forum anche se in poche occasioni.
Chiamo e parlo con un suo collaboratore (credo) per fissare un appuntamento e capire in cosa consiste la visita tricologica. La presentazione mi è parsa davvero completa: non lavare i capelli dopo i 2 giorni precedenti la visita, anamnesi alimentazione e situazione famigliare, dermatoscopia, pull test, prescrizione detergente su misura, prelievo capelli ed esami (sangue?), eventuali integratori e soluzioni topiche. Fin qui tutto bene. Poi dice una cosa che mi lascia perplesso: la soluzione topica, specifica, non è a base di minoxidil. Sorpreso chiedo il perchè e mi spiega che quasi mai lo prescrive e quando lo fa, lo è solo per 1 mese/50 giorni, perchè il minoxidil accelera solo il processo di crescita ma ha l'effetto di miniaturizzare il capello, non facendolo sviluppare nella fase corretta. Dice che gli eventuali capelli che ricrescono possono essere in realtà solo peli.
Precisiamo: non sono assolutamente nessuno per dubitare dell'esperienza di un professionista, ma come è possibile che il Minoxidil venga escluso quasi a priori? mi sembra che la cosa sia in netto contrasto rispetto a quanto ho sempre letto sul forum.... dove il minoxidil sta quasi alla base di ogni terapia. Non ho parlato a lui della mia situazione attuale perchè indipendentemente da questa vorrei un parere. Però... il fatto che un vaso dilatatore miniaturizzi il capello... mi pare in netto contrasto sia la logica d'azione del farmaco che con gli svariati feedback degli utenti.
Cosa ne pensate? Grazie mille e scusate il papiro ma preferisco contestualizzare bene la situazione.