Ciao, la tristezza tira brutti scherzi... Cosi mentre leggevo una poesia di un noto scrittore Americano mi è venuto in mente di modificarla per farla rispecchiare la mia situazione..
La tragedia dei capelliMi destai alla siccità è i capelli erano morti,
quelli in testa deboli come grano,
la mia felicità era sparita
e i cadaveri dei bulbi vuoti
mi cingevano con la loro inutilità.
C'era ancora un bel sole però
e il biglietto del dermatologo ardeva di un giallo caldo e senza pretese.
Ora, quello che ci voleva era un buon attore, all'antica,
un burlone capace di scherzare sull'assurdità della tristezza,
la tristezza è assurda perchè esiste, solo per quello.
Rasai accuratamente con un nuovo rasoio il
brutto che un tempo era stato bello e così dicevano, geniale;
ma questa è la tragedia dei capelli, i bulbi rotti, gli steli morti.
Ed entrai in una sala buia dove c'era io-bambino, insultante e ultimativo,
mandandomi all'inferno,
mulinando i braccini al vento
e strillando, strillando che rivoleva il suo aspetto indietro,
perchè la vita ci aveva tradito,
tutt'e due.
Beh, la poesia originale è diversa, ma io l'ho adatta, come già detto, alla mia situazione...
La tragedia dei capelliMi destai alla siccità è i capelli erano morti,
quelli in testa deboli come grano,
la mia felicità era sparita
e i cadaveri dei bulbi vuoti
mi cingevano con la loro inutilità.
C'era ancora un bel sole però
e il biglietto del dermatologo ardeva di un giallo caldo e senza pretese.
Ora, quello che ci voleva era un buon attore, all'antica,
un burlone capace di scherzare sull'assurdità della tristezza,
la tristezza è assurda perchè esiste, solo per quello.
Rasai accuratamente con un nuovo rasoio il
brutto che un tempo era stato bello e così dicevano, geniale;
ma questa è la tragedia dei capelli, i bulbi rotti, gli steli morti.
Ed entrai in una sala buia dove c'era io-bambino, insultante e ultimativo,
mandandomi all'inferno,
mulinando i braccini al vento
e strillando, strillando che rivoleva il suo aspetto indietro,
perchè la vita ci aveva tradito,
tutt'e due.
Beh, la poesia originale è diversa, ma io l'ho adatta, come già detto, alla mia situazione...