Una decina di anni fà, una sera d'inverno, era circa mezzanotte, stavo tornando a casa insieme ad un mio amico, io al volante e lui seduto al mio fianco, e mentre attraversavamo un inrocio con il verde siamo stati letteralmente travolti da un co***one a bordo di una utilitaria che arrivava sparato come un siluro dalla nostra sinistra, andava di prescia e pertanto aveva deciso di bruciare il rosso L'impatto fu talmente violento che la mia auto, colpita lateralmente all'altezza della ruota anteriore sinistra, si ribaltò finendo ruote all'aria, io ed il mio amico uscimmo fuori dai finestrini infranti strisciando come serpenti mentre i residenti del vicinato scesero in strada dopo aver udito il botto tremendo.
Caricati in ambulanza e portati all'ospedale ce la cavammo tutti con qualche acciacco ma fortunatamente senza gravi ferite, solo qualche giorno in ospedale in preda a dolori simili a quelli di chi finisce sotto una schiacciasassi.
Sarebbe bastata una frazione di secondo in più e molto probabilmente quel siluro impazzito, invece di colpire la parte anteriore all'altezza della ruota, avrebbe sfondato la portiera sinistra finendo dritto dritto nel mio posto di guida e forse io non sarei qui adesso a scrivere queste righe o forse sarei a scriverle seduto su una sedia a rotelle.
Il pilota del siluro che andava di prescia, interrogato dai poliziotti per le deposizioni a verbale, disse che non era colpa sua e cercò di addossare la responsabilità dell'incidente su di me. Fortunatamente non ci riuscì, gli ritirarono la patente per un anno ed ovviamente dovette anche risarcirmi tutti i danni fisici e biologici.
Mi informai sul suo conto, scoprii che abitava nel mio stesso paese, scoprii nome e cognome, imparai a riconoscere la sua faccia.
Dopo un anno dal nostro movimentato incontro al semaforo, un giorno lo incontrai nuovamente per strada mentre camminava a piedi, mi avvicinai Ciao, tu sei percaso Stefano ?, lui rispose di sì e allora mi presentai Ricordi l'incidente di una nno fà ? Il tizio che hai mandato all'ospedale dopo aver bruciato il rosso ? A quelli della stradale hai perfino detto che era colpa mia...ricordi ? , diventò pallido in faccia ed io, compiendo un gesto del tutto inusuale rispetto alle mie abitudini comportamentali, gli rifilai in faccia un pugno, lui incassò e andò via a passo svelto senza dire nemmeno una parola con la mano a coprirsi il volto.
Tutta questa menata di racconto soltanto per dire, in conclusione, che odio tremendamente quelli che vanno di prescia e bruciano i semafori rossi