la palestra e l'aumento del testosterone è una leggenda.
Ti allego una risposta che ho dato poco tempo fa :
Il motivo si deve cercare nel cortisolo.
Il Cortisolo è il maggiore glucocorticoide, responsabile di circa il 95% dell'attività totale del pool.
Questi ormoni prodotti dalla corticale del surrene sono essenziali per la vita, in quanto ci consentono di mantenere costanti i livelli di glucosio nel plasma, anche a fronte di lunghi periodi passati senza ingerire cibo.
Ciononostante, esso è invece noto solamente per i suoi effetti catabolici a carico del tessuto muscolare; oserei dire quantomeno una visione riduttiva delle cose, visto che in realtà è invece uno dei segnali iniziali che l'organismo mette in atto quando rileva scarsità di glicogeno muscolare, ipotesi nella quale viene prodotta energia tramite altri substrati (proteine e grassi), che vengono catabolizzati.
I maggiori effetti fisiologici del cortisolo sono quindi i seguenti:
* incremento della gluconeogenesi epatica, ovvero la produzione di nuovo glucosio nel fegato ottenuto tramite la degradazione di grassi e proteine
* incrementa la mobilizzazione degli acidi grassi liberi, rendendo disponibile più energia per la combustione
* decrementa l'utilizzo del glucosio, risparmiandolo in particolare per il cervello
* stimola il catabolismo proteico, allo scopo di rilasciare amino acidi per la produzione energetica, la sintesi di enzimi, la riparazione cellulare
* agisce come agente anti-infiammatorio
* deprime le reazioni immunitarie
* incrementa la vasocostrizione causata dalla epinefrina (adrenalina)
A carico dell'apparato muscolo-scheletrico riscontriamo invece i seguenti effetti:
* conversione di aminoacidi in carboidrati
* incremento degli enzimi proteolitici (enzimi che degradano le proteine)
* inibizione della sintesi proteica
Il catabolismo muscolare interessa soprattutto le fibre di tipo II, pare perché più ricche di materiale proteico rispetto alle tipo I.
Nel muscolo, l'azione anabolica di testosterone e insulina contrasta quella del cortisolo; se molti recettori sono legati con l'insulina, o se il testosterone blocca l'elemento genetico del DNA per il cortisolo, il materiale proteico viene conservato o incrementato mentre, al contrario, se molti recettori sono legati al cortisolo, le proteine vengono degradate e perdute.
Chiaramente, il bilancio anabolismo-catabolismo influenza la dimensione della muscolatura e conseguentemente la forza e le dimensioni muscolari.
Come del resto il GH, anche il cortisolo incrementa con l'esercizio, in modo più evidente quando l'allenamento è svolto con brevi recuperi tra le serie e alto volume totale di lavoro. Tuttavia, questo incremento non deve far pensare ad uno stato catabolico dell'atleta (o ad un allenamento che indurrà catabolismo), in quanto è soprattutto attinente al ruolo metabolico (appena descritto) del cortisolo.
Gli adattamenti che invece interessano l'omeostasi dei tessuti e quindi coinvolgono anche le strutture proteiche sono adattamenti di lungo periodo, che non vanno confusi con una misurazione sierica del cortisolo durante un allenamento.
La relazione testosterone/cortisolo (effettuata a riposo) viene utilizzata per stimare eventuali stati di sovrallenamento e catabolismo; ad oggi è probabilmente uno dei più affidabili parametri scientifici ai quali fare riferimento.
Peraltro, rilievi di incremento del cortisolo sono riscontrabili anche dopo soli 30'-40' di allenamento; di qui il fiorire di metodi di allenamento caratterizzati da brevi sedute di lavoro, con timoli variati ed intensi.