P2RY5 gene della calvizia?
- Thread starter nissano
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La scoperta che l'acido fosfatidico aiuta la crescita dei capelli mi fa pensare a una cosa. Il mio dermatologo mi ha prescritto più volte cicli di iniezioni di liposom. Il liposom contiene fosfolipidi e quindi può essere che questo meccanismo già si conosceva? bho
Stiamo sempre girando intorno alla famosa ricerca russa di due anni fa, che per quanto riguarda Ieson ha portato alla produzione da parte di Galenico di acido fosfatidico in lozione.
Il lisofosfatdico è un acido identico ma con una molecola di acido grasso in meno ed era stato privilegiato (anche se più costoso) perchè la ricerca portava a questo, ma lo studio sui topi con i vari acidi fosfatidici e lisofosfatidici del 2003 mostrava efficacia soprattutto per i primi.
Essendo questi peraltro più facilmente reperibili e meno costosi, si è iniziato quindi a provare la loro efficacia nella famosa lozione di Galenico. Con i noti e controversi esiti (inspessimento dopo pochi giorni, ma non ricrescita a lungo...).
Si tenga conto che esistono enzimi nel follicolo, le lipasi, che tagliano i fosfatidici facendoli diventare appunto lisofosfatidici, quindi da una parte si può dire che forse questa non è la soluzione che si attendeva, dall'altra qualche speranza può restare aperta, ammesso che questo gene difettoso non sia legato solo a quelle particolari forme di alopecia.
Ciao
MA - r l i n
Il lisofosfatdico è un acido identico ma con una molecola di acido grasso in meno ed era stato privilegiato (anche se più costoso) perchè la ricerca portava a questo, ma lo studio sui topi con i vari acidi fosfatidici e lisofosfatidici del 2003 mostrava efficacia soprattutto per i primi.
Essendo questi peraltro più facilmente reperibili e meno costosi, si è iniziato quindi a provare la loro efficacia nella famosa lozione di Galenico. Con i noti e controversi esiti (inspessimento dopo pochi giorni, ma non ricrescita a lungo...).
Si tenga conto che esistono enzimi nel follicolo, le lipasi, che tagliano i fosfatidici facendoli diventare appunto lisofosfatidici, quindi da una parte si può dire che forse questa non è la soluzione che si attendeva, dall'altra qualche speranza può restare aperta, ammesso che questo gene difettoso non sia legato solo a quelle particolari forme di alopecia.
Ciao
MA - r l i n
Marlin nel 2007:
In parole povere: la ricerca russa non parlava di acido fosfatidico, ma di mancanza (in quelle popolazione affette da quella alopecia di tipo genetico, ma non aga classica) di una lipasi, la H, che non si sospettava fosse presente nelle cellule del follicolo.
Ora questa lipasi in pratica è quella che rende gli acidi fosfatidici (PA) degli acidi lisofosfatidici (LPA), semplicemente privandolii di una delle due catene di acidi grassi che li compongono.
A questo punto si sarebbe potuto pensare di somministrare direttamente degli acidi lisofosfatidici, ma una ricerca del 2003 molto ben fatta, sul pelo dei topi in comparazione con minox, ci dice che è la somministrazione degli acidi fosfatidici e non dei lisofosfatidici che da crescita paragonabile a quella col minox.
Ora, quasi sicuramente i topi sono dotati di lipasi H e quindi probabilmente creavano l'acido lisofosfatidico (LPA) partendo dal fosfatidico (PA). Era peraltro importante anche il tipo di acido grasso costituente le due catene del PA per ottenere risultati. Così a mio avviso si poteva supporre che vi fosse un'azione cumulativa tra LPA e aicdo grasso una volta che l'enzima lipasi H riduceva il PA in LPA.
La somministrazione di solo LPA probabilmente portava ad avere un acido grasso e del fosfatidilglicerolo e quindi a non avere gli stessi effetti dell'acido grasso insieme all'LPA.
Presupponendo che nell'aga non si abbia carenza di lipasi H come in quel tipo di alopecia studiata sulle popolazioni degli Urali, ma che vi sia un meccanismo che inibisce per altre vie la proliferazione dei cheratinociti e/o delle cellule staminali del bulge, si è pensato che la sostanza giusta da somministrare per rimettere in moto la crescita potesse essere l'acido fosfatidico, come evidenaziato negli studi del 2003.
E ora stiamo a vedere se ci abbiamo preso
Ciao
MA - r l i n
Mi ha fatto un certo effetto leggere queste parole di marlin in una discussione del 2007.......
Grande!
In parole povere: la ricerca russa non parlava di acido fosfatidico, ma di mancanza (in quelle popolazione affette da quella alopecia di tipo genetico, ma non aga classica) di una lipasi, la H, che non si sospettava fosse presente nelle cellule del follicolo.
Ora questa lipasi in pratica è quella che rende gli acidi fosfatidici (PA) degli acidi lisofosfatidici (LPA), semplicemente privandolii di una delle due catene di acidi grassi che li compongono.
A questo punto si sarebbe potuto pensare di somministrare direttamente degli acidi lisofosfatidici, ma una ricerca del 2003 molto ben fatta, sul pelo dei topi in comparazione con minox, ci dice che è la somministrazione degli acidi fosfatidici e non dei lisofosfatidici che da crescita paragonabile a quella col minox.
Ora, quasi sicuramente i topi sono dotati di lipasi H e quindi probabilmente creavano l'acido lisofosfatidico (LPA) partendo dal fosfatidico (PA). Era peraltro importante anche il tipo di acido grasso costituente le due catene del PA per ottenere risultati. Così a mio avviso si poteva supporre che vi fosse un'azione cumulativa tra LPA e aicdo grasso una volta che l'enzima lipasi H riduceva il PA in LPA.
La somministrazione di solo LPA probabilmente portava ad avere un acido grasso e del fosfatidilglicerolo e quindi a non avere gli stessi effetti dell'acido grasso insieme all'LPA.
Presupponendo che nell'aga non si abbia carenza di lipasi H come in quel tipo di alopecia studiata sulle popolazioni degli Urali, ma che vi sia un meccanismo che inibisce per altre vie la proliferazione dei cheratinociti e/o delle cellule staminali del bulge, si è pensato che la sostanza giusta da somministrare per rimettere in moto la crescita potesse essere l'acido fosfatidico, come evidenaziato negli studi del 2003.
E ora stiamo a vedere se ci abbiamo preso
Ciao
MA - r l i n
Mi ha fatto un certo effetto leggere queste parole di marlin in una discussione del 2007.......
Grande!