Carissimo giampaolo, avrà ormai capito che con lei condivido una valutazione simile dei vantaggi e degli svantaggi della medicina, giudicando con moderazione i pregi e i limiti che essa porta con se cerco sempre di andare al di là delle estremizzazioni e dalle dannose generalizzazioni, siano esse in un senso o in un altro.
Il buon senso basterebbe per comprendere che il farmaco di sintesi come spesso il prodotto naturale, non raggiunge la radice di una patologia ma si limita a curarne il sintomo, ovvero la manifestazione esterna. Sempre il buon senso ci suggerisce però di non disprezzare questo risultato perchè spesso il sintomo, ovvero la conseguenza di una causa madre x, raramente codificata è, sempre la causa ultima di morte o di danni irreparabili, curando il sintomo è stato quindi possibile salvare o prolungare il destino di tante vite.
La medicina oltre questo traguardo non si è spinta, in parole povere non ha mai abbandonato il principio fine a se stesso della cura sintomatologica continuando si a fare scoperte e progressi tecnologici ma sempre e solo nella medesima direzione.
La medicina omeopatica in teoria, cura là dove la scienza fallisce, in pratica, anche se sono cresciuto con farmaci omeopatici, ritengo non abbia alcun fondamento, anche se spero vivamente di sbagliarmi.
Essa curando l'universale e non il particolare è l'esempio teorico di ciò che la medicina allopatica dovrebbe essere, o meglio del principio a cui essa dovrebbe tener fede. Ciò sarebbe possibile se il motore della ricerca non fosse il profitto, ma non so se possa essere possibile d'altra parte che la medicina omeopatica possa davvero funzionare.
Non pretendo che sciolga un simile dilemma ma mi accontenterò di una semplice opinione in merito.[]
Il buon senso basterebbe per comprendere che il farmaco di sintesi come spesso il prodotto naturale, non raggiunge la radice di una patologia ma si limita a curarne il sintomo, ovvero la manifestazione esterna. Sempre il buon senso ci suggerisce però di non disprezzare questo risultato perchè spesso il sintomo, ovvero la conseguenza di una causa madre x, raramente codificata è, sempre la causa ultima di morte o di danni irreparabili, curando il sintomo è stato quindi possibile salvare o prolungare il destino di tante vite.
La medicina oltre questo traguardo non si è spinta, in parole povere non ha mai abbandonato il principio fine a se stesso della cura sintomatologica continuando si a fare scoperte e progressi tecnologici ma sempre e solo nella medesima direzione.
La medicina omeopatica in teoria, cura là dove la scienza fallisce, in pratica, anche se sono cresciuto con farmaci omeopatici, ritengo non abbia alcun fondamento, anche se spero vivamente di sbagliarmi.
Essa curando l'universale e non il particolare è l'esempio teorico di ciò che la medicina allopatica dovrebbe essere, o meglio del principio a cui essa dovrebbe tener fede. Ciò sarebbe possibile se il motore della ricerca non fosse il profitto, ma non so se possa essere possibile d'altra parte che la medicina omeopatica possa davvero funzionare.
Non pretendo che sciolga un simile dilemma ma mi accontenterò di una semplice opinione in merito.[]