Quell'articolo non dice che gli omega6 sono pericolosi ma fa riferimento al loro bilanciamento con gli omega3 il cui rapporto dovrebbe essere di 1:4 mentre nelle diete occidentali è spesso di 15:1 e oltre. uno squilibrio tra omega6 e omega3 potrebbe creare un aumento delle infiammazioni le quali a loro volta potrebbero favorire lo sviluppo di alcune patologie (potrebbero, condizionale).
Il problema è che molti vanno in farmacia, comprano gli omega3 e li assumono come una panacea senza pensare a tutto il resto. gli omega3 vanno assunti con una dieta saggia e bilanciata quindi bisogna ridurre gli omega6 di cui sono ricchi oli e grassi vegetali. alcuni sostengono che gli omega6 possono provocare infiammazioni poichè i doppi legami nelle molecole di questi acidi grassi sono molto reattivi cioè tendono a reagire con l'ossigeno scatenando reazioni a catena dei radicali liberi.
Ad esempio l'olio di oliva e il burro hanno un basso apporto di omega6 rispetto all'olio di semi di mais e girasole. anche la frutta secca è ricca di omega6 quindi andrebbe consumata con moderazione ricordandoci però che gli omega6 favoriscono l'assorbimento del calcio e non vanno quindi eliminati. è solo una questione di criterio. nell'alimentazione non è tanto il prodotto in se a far male ma le quantità.