Muore Bobby Fisher

brianmay

Utente
6 Giugno 2006
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REYKJAVIK (Islanda), 18 gennaio 2008 - E' morto Bobby Fischer. La notizia della scomparsa dell'ex-campione del mondo di scacchi, 64 anni, è stata data da radio e tv di Reykjavik. Lo statunitense Fischer viveva infatti in esilio in Islanda. La fonte non ha specificato per quale malattia sia morto il celebre scacchista, da alcuni esperti considerato il più grande giocatore di tutti i tempi. La radio islandese ha citato Gardar Sverrisson, il portavoce di Fischer, che risiedeva nell'isola dal 2005, quando aveva ottenuto la nazionalità islandese dopo essere rimasto per alcuni mesi in stato di fermo in Giappone. Le autorità giapponesi gli contestavano il possesso di un passaporto americano non valido.
STORIA - Divenne campione del mondo battendo il russo Boris Spassky nel 1972, in uno scontro che calamitò l'attenzione dei media di ogni paese. La storica partita, giocata quando lo scacchista americano aveva 29 anni, si era svolta proprio a Reykjavik e si era caricata di significati simbolici in piena guerra fredda fra Washington e Mosca. In seguito Fischer si era però rifiutato di difendere la corona contro il sovietico Anatoli Karpov (1975), incorrendo nella squalifica della Federazione Internazionale degli Scacchi.
CONTESTAZIONE - Da allora non aveva più giocato incontri ufficiali fino alla sfida-spettacolo in due fasi (la prima a Sveti Stefan, in Montenegro, la seconda a Belgrado) del settembre 1992 di nuovo contro Spassky (il quale intanto aveva preso la cittadinanza francese). Le autorità americane gli avevano proibito di andare in Jugoslavia, allora sotto embargo dell'Onu. Successivamente è stato incriminato per avere violato l'embargo e rischiava, fosse tornato negli Usa, fino a dieci anni di carcere. Per questo si oppose all'estradizione negli Stati Uniti al momento del fermo in Giappone, chiedendo asilo politico in Islanda.
 

brianmay

Utente
6 Giugno 2006
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REYKJAVIK (Islanda), 18 gennaio 2008 - E' morto Bobby Fischer. La notizia della scomparsa dell'ex-campione del mondo di scacchi, 64 anni, è stata data da radio e tv di Reykjavik. Lo statunitense Fischer viveva infatti in esilio in Islanda. La fonte non ha specificato per quale malattia sia morto il celebre scacchista, da alcuni esperti considerato il più grande giocatore di tutti i tempi. La radio islandese ha citato Gardar Sverrisson, il portavoce di Fischer, che risiedeva nell'isola dal 2005, quando aveva ottenuto la nazionalità islandese dopo essere rimasto per alcuni mesi in stato di fermo in Giappone. Le autorità giapponesi gli contestavano il possesso di un passaporto americano non valido.
STORIA - Divenne campione del mondo battendo il russo Boris Spassky nel 1972, in uno scontro che calamitò l'attenzione dei media di ogni paese. La storica partita, giocata quando lo scacchista americano aveva 29 anni, si era svolta proprio a Reykjavik e si era caricata di significati simbolici in piena guerra fredda fra Washington e Mosca. In seguito Fischer si era però rifiutato di difendere la corona contro il sovietico Anatoli Karpov (1975), incorrendo nella squalifica della Federazione Internazionale degli Scacchi.
CONTESTAZIONE - Da allora non aveva più giocato incontri ufficiali fino alla sfida-spettacolo in due fasi (la prima a Sveti Stefan, in Montenegro, la seconda a Belgrado) del settembre 1992 di nuovo contro Spassky (il quale intanto aveva preso la cittadinanza francese). Le autorità americane gli avevano proibito di andare in Jugoslavia, allora sotto embargo dell'Onu. Successivamente è stato incriminato per avere violato l'embargo e rischiava, fosse tornato negli Usa, fino a dieci anni di carcere. Per questo si oppose all'estradizione negli Stati Uniti al momento del fermo in Giappone, chiedendo asilo politico in Islanda.
 

brianmay

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REYKJAVIK (Islanda), 18 gennaio 2008 - E' morto Bobby Fischer. La notizia della scomparsa dell'ex-campione del mondo di scacchi, 64 anni, è stata data da radio e tv di Reykjavik. Lo statunitense Fischer viveva infatti in esilio in Islanda. La fonte non ha specificato per quale malattia sia morto il celebre scacchista, da alcuni esperti considerato il più grande giocatore di tutti i tempi. La radio islandese ha citato Gardar Sverrisson, il portavoce di Fischer, che risiedeva nell'isola dal 2005, quando aveva ottenuto la nazionalità islandese dopo essere rimasto per alcuni mesi in stato di fermo in Giappone. Le autorità giapponesi gli contestavano il possesso di un passaporto americano non valido.
STORIA - Divenne campione del mondo battendo il russo Boris Spassky nel 1972, in uno scontro che calamitò l'attenzione dei media di ogni paese. La storica partita, giocata quando lo scacchista americano aveva 29 anni, si era svolta proprio a Reykjavik e si era caricata di significati simbolici in piena guerra fredda fra Washington e Mosca. In seguito Fischer si era però rifiutato di difendere la corona contro il sovietico Anatoli Karpov (1975), incorrendo nella squalifica della Federazione Internazionale degli Scacchi.
CONTESTAZIONE - Da allora non aveva più giocato incontri ufficiali fino alla sfida-spettacolo in due fasi (la prima a Sveti Stefan, in Montenegro, la seconda a Belgrado) del settembre 1992 di nuovo contro Spassky (il quale intanto aveva preso la cittadinanza francese). Le autorità americane gli avevano proibito di andare in Jugoslavia, allora sotto embargo dell'Onu. Successivamente è stato incriminato per avere violato l'embargo e rischiava, fosse tornato negli Usa, fino a dieci anni di carcere. Per questo si oppose all'estradizione negli Stati Uniti al momento del fermo in Giappone, chiedendo asilo politico in Islanda.
 

capello83

Utente
26 Febbraio 2005
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Fisher era e sarà uno dei miei miti scacchistici, il giocatore che ho preso ad esempio.In realtà lui non morirà mai, muore quando la persona viene dimenticata, quando non si parla più di lei ma questo non potrà mai succedere cotinuerà a vivere attraverso i libri e a tutti gli appassionati scacchisti, la storia non si dimentica e lui ha fatto la storia.

Quest'uomo è l'emblema che nessuna cosa è impossibile, poco più che 20 ntenne sfidò un intera nazione la RUssia, nazione campione indiscussa per decenni di scacchi.All'inizio ricevette sonore sconfitte ma andò avanti contiunua a studiare ore e ore migliaia di libri e quando finalmente dopo molti pianti per le sconfitte subite arrivò in finale al campionato del mondo, la Russia per non subire un grave smacco alla reputazione incaricò uno squaadrone di ex campioni del mondo per studiare Robert james FIsher in tutte le sue partite e preparare così spassky, ma non ci fu niente da fare i giocatori Russi vennerò spazzati via dal genio americano, non poteva perdere ormai lui e la scacchiera erano una cosa iddiliaca e inseparabile.
Lui e la scacchiera non si sono lasciati fini alla fine è incredibile che Fisher sia morto a 64 anni come le caselle dell'intera scacchiera.
[tp][tp][tp][ov][ov][:X][:X]
 

brianmay

Utente
6 Giugno 2006
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Citazione:Messaggio inserito da Batgirl
Brian, ma la tua bella firma su MSN è una creazione tua o di Bobby?


Una canzone stupenda dei negrita.