Scusate se la sezione è sbagliata .
Ho letto questa risposta della Dott. Tosti.
Qualcuno degli esperti me la potrebbe spiegare .Magari il dott. Gigli, Marlin, il dott. Marliani in generale qualcuno più avvezzo di me alla chimica. Ridurre la sensibilità agli estrogeni ? Ma se si è detto e scritto che gli estrogeni ( vedi gravidanza, i famosi articoli di Marliani sull’estone topico, la commercializzazione teutonica dell’el crannel ) fanno bene ai capelli ! Inibire l’aromatasi ? Allora non ho capito assolutamente nulla.
A leggerla cos’ sembra che possa farli cadere invece che crescere !
Ci può svelare eventuali ulteriori caratteristiche che rendono la melatonina una sostanza così importante per mantenere in salute i capelli?
Un altro aspetto interessante per le possibili applicazioni della melatonina in campo tricologico è la sua attività antiandrogena. La melatonina infatti agisce sui recettori per gli androgeni e per gli estrogeni. In particolare ha un effetto inibitore sull’espressione del ER-alfa e per questo può ridurre la sensibilità del follicolo alla stimolazione estrogenica. Ha inoltre attività antiandrogena sulle cellule prostatiche di roditori e inibisce l’attività dell’aromatasi.
Ho letto questa risposta della Dott. Tosti.
Qualcuno degli esperti me la potrebbe spiegare .Magari il dott. Gigli, Marlin, il dott. Marliani in generale qualcuno più avvezzo di me alla chimica. Ridurre la sensibilità agli estrogeni ? Ma se si è detto e scritto che gli estrogeni ( vedi gravidanza, i famosi articoli di Marliani sull’estone topico, la commercializzazione teutonica dell’el crannel ) fanno bene ai capelli ! Inibire l’aromatasi ? Allora non ho capito assolutamente nulla.
A leggerla cos’ sembra che possa farli cadere invece che crescere !
Ci può svelare eventuali ulteriori caratteristiche che rendono la melatonina una sostanza così importante per mantenere in salute i capelli?
Un altro aspetto interessante per le possibili applicazioni della melatonina in campo tricologico è la sua attività antiandrogena. La melatonina infatti agisce sui recettori per gli androgeni e per gli estrogeni. In particolare ha un effetto inibitore sull’espressione del ER-alfa e per questo può ridurre la sensibilità del follicolo alla stimolazione estrogenica. Ha inoltre attività antiandrogena sulle cellule prostatiche di roditori e inibisce l’attività dell’aromatasi.