Medici di base e certificati falsi

khil

Utente
6 Febbraio 2004
1,883
1
615
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/04_Aprile/10/medici_fannulloni_ichino.shtml


Citazione:
I medici e i fannulloni-
Quando i certificati diventano troppo facili.
Milioni di giornate di malattia di nullafacenti sani come pesci, certificate da medici irresponsabili.

Nei giorni scorsi gli Ordini dei medici hanno protestato contro l'accenno, contenuto nel mio ultimo articolo, alla loro inerzia di fronte ai milioni di giornate di malattia di nullafacenti sani come pesci, certificate da medici irresponsabili. «Non è compito nostro controllare le certificazioni», obiettano gli Ordini. E poi: «Il medico curante non può che fidarsi di quel che gli dice il paziente». In qualche caso è vero: di fronte a una crisi improvvisa di emicrania o di lombalgia anche il medico curante ha scarse possibilità di verifica. Ma in moltissimi casi la mala fede del medico è evidentissima. Uno di questi, il più clamoroso per dimensioni, è quello degli 800 certificati di un giorno di malattia rilasciati a Fiumicino il 2 giugno 2003 ad altrettanti assistenti di volo dell'Alitalia, che intendevano così bloccare i voli senza preavviso, nel corso di una vertenza sindacale.
«Strafottente sciopero sanitario di hostess e steward», lo definì Michele Serra sulla Repubblica; «malcostume sindacale e dei medici» titolò il Corriere in prima pagina. Ma l'Ordine non mosse un dito. Assistiamo tutti i giorni a casi in cui la mala fede del medico curante è altrettanto evidente; e, anche quando questi vengono denunciati, l'Ordine chiude entrambi gli occhi. È, per esempio, il caso del medico di una Asl friulana che, il 5 febbraio 2004, «certifica» una prognosi di 20 giorni per un'impiegata bancaria, indicando che essa è - quel giorno stesso - reperibile a Santa Fe in Argentina, pur essendo l'assenza imputabile soltanto a un «trattamento fisioterapico per artrosi post-traumatica della caviglia»; il 24 giugno successivo identica certificazione, con paziente reperibile sul Mar Morto; per l'Ordine e la Asl, cui la cosa viene denunciata, la certificazione è «professionalmente corretta e contrattualmente ineccepibile».
L'Ordine non ha mosso un dito neppure nel caso del professor M. di un liceo di Milano, denunciato dal Corriere il 16 ottobre scorso, che da anni per centinaia di volte si è fatto certificare infermo regolarmente nelle giornate di lunedì, di vene
 

khil

Utente
6 Febbraio 2004
1,883
1
615
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/04_Aprile/10/medici_fannulloni_ichino.shtml


Citazione:
I medici e i fannulloni-
Quando i certificati diventano troppo facili.
Milioni di giornate di malattia di nullafacenti sani come pesci, certificate da medici irresponsabili.

Nei giorni scorsi gli Ordini dei medici hanno protestato contro l'accenno, contenuto nel mio ultimo articolo, alla loro inerzia di fronte ai milioni di giornate di malattia di nullafacenti sani come pesci, certificate da medici irresponsabili. «Non è compito nostro controllare le certificazioni», obiettano gli Ordini. E poi: «Il medico curante non può che fidarsi di quel che gli dice il paziente». In qualche caso è vero: di fronte a una crisi improvvisa di emicrania o di lombalgia anche il medico curante ha scarse possibilità di verifica. Ma in moltissimi casi la mala fede del medico è evidentissima. Uno di questi, il più clamoroso per dimensioni, è quello degli 800 certificati di un giorno di malattia rilasciati a Fiumicino il 2 giugno 2003 ad altrettanti assistenti di volo dell'Alitalia, che intendevano così bloccare i voli senza preavviso, nel corso di una vertenza sindacale.
«Strafottente sciopero sanitario di hostess e steward», lo definì Michele Serra sulla Repubblica; «malcostume sindacale e dei medici» titolò il Corriere in prima pagina. Ma l'Ordine non mosse un dito. Assistiamo tutti i giorni a casi in cui la mala fede del medico curante è altrettanto evidente; e, anche quando questi vengono denunciati, l'Ordine chiude entrambi gli occhi. È, per esempio, il caso del medico di una Asl friulana che, il 5 febbraio 2004, «certifica» una prognosi di 20 giorni per un'impiegata bancaria, indicando che essa è - quel giorno stesso - reperibile a Santa Fe in Argentina, pur essendo l'assenza imputabile soltanto a un «trattamento fisioterapico per artrosi post-traumatica della caviglia»; il 24 giugno successivo identica certificazione, con paziente reperibile sul Mar Morto; per l'Ordine e la Asl, cui la cosa viene denunciata, la certificazione è «professionalmente corretta e contrattualmente ineccepibile».
L'Ordine non ha mosso un dito neppure nel caso del professor M. di un liceo di Milano, denunciato dal Corriere il 16 ottobre scorso, che da anni per centinaia di volte si è fatto certificare infermo regolarmente nelle giornate di lunedì, di vene
 

khil

Utente
6 Febbraio 2004
1,883
1
615
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/04_Aprile/10/medici_fannulloni_ichino.shtml


Citazione:
I medici e i fannulloni-
Quando i certificati diventano troppo facili.
Milioni di giornate di malattia di nullafacenti sani come pesci, certificate da medici irresponsabili.

Nei giorni scorsi gli Ordini dei medici hanno protestato contro l'accenno, contenuto nel mio ultimo articolo, alla loro inerzia di fronte ai milioni di giornate di malattia di nullafacenti sani come pesci, certificate da medici irresponsabili. «Non è compito nostro controllare le certificazioni», obiettano gli Ordini. E poi: «Il medico curante non può che fidarsi di quel che gli dice il paziente». In qualche caso è vero: di fronte a una crisi improvvisa di emicrania o di lombalgia anche il medico curante ha scarse possibilità di verifica. Ma in moltissimi casi la mala fede del medico è evidentissima. Uno di questi, il più clamoroso per dimensioni, è quello degli 800 certificati di un giorno di malattia rilasciati a Fiumicino il 2 giugno 2003 ad altrettanti assistenti di volo dell'Alitalia, che intendevano così bloccare i voli senza preavviso, nel corso di una vertenza sindacale.
«Strafottente sciopero sanitario di hostess e steward», lo definì Michele Serra sulla Repubblica; «malcostume sindacale e dei medici» titolò il Corriere in prima pagina. Ma l'Ordine non mosse un dito. Assistiamo tutti i giorni a casi in cui la mala fede del medico curante è altrettanto evidente; e, anche quando questi vengono denunciati, l'Ordine chiude entrambi gli occhi. È, per esempio, il caso del medico di una Asl friulana che, il 5 febbraio 2004, «certifica» una prognosi di 20 giorni per un'impiegata bancaria, indicando che essa è - quel giorno stesso - reperibile a Santa Fe in Argentina, pur essendo l'assenza imputabile soltanto a un «trattamento fisioterapico per artrosi post-traumatica della caviglia»; il 24 giugno successivo identica certificazione, con paziente reperibile sul Mar Morto; per l'Ordine e la Asl, cui la cosa viene denunciata, la certificazione è «professionalmente corretta e contrattualmente ineccepibile».
L'Ordine non ha mosso un dito neppure nel caso del professor M. di un liceo di Milano, denunciato dal Corriere il 16 ottobre scorso, che da anni per centinaia di volte si è fatto certificare infermo regolarmente nelle giornate di lunedì, di vene
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
2,222
0
615
Da molti anni (dal 1994) sto facendo una guerra personale contro l'Ordine dei Medici Chirurghi, una vera congrega inutile e para-massonica che è garante di equilibri poco chiari.
Prendono un sacco di soldi per un'attività disciplinare che nei paese anglosassoni è affidata al diritto, nongià a queste strane cosche. Quando io ho avuto bisogno dell'Ordine, e paghiamo quote molto care (obbligatorie) non sapevano mai un tubo. Dovrebbero vergognarsi. Circa poi i certificati di malattia falsi... a volte i medici di famiglia sono compiacenti per non perdere il malato in quantochè vengono pagati con quota fissa capitaria.
[:X]
 

khil

Utente
6 Febbraio 2004
1,883
1
615
Citazione:Messaggio inserito da ivobernardini
Da molti anni (dal 1994) sto facendo una guerra personale contro l'Ordine dei Medici Chirurghi, una vera congrega inutile e para-massonica che è garante di equilibri poco chiari.
Prendono un sacco di soldi per un'attività disciplinare che nei paese anglosassoni è affidata al diritto, nongià a queste strane cosche. Quando io ho avuto bisogno dell'Ordine, e paghiamo quote molto care (obbligatorie) non sapevano mai un tubo. Dovrebbero vergognarsi. Circa poi i certificati di malattia falsi... a volte i medici di famiglia sono compiacenti per non perdere il malato in quantochè vengono pagati con quota fissa capitaria.
[:X]


devi soltanto capire come la concessione di certificati falsi a dipendenti della P.A. costituisca uno sperpero di danaro quantificabile in cifre molto superiori a quelle per cui tu fai-legittime-denunce alla corte dei conti.