Dovrebbero essreci più autovelox sulle strade, dovrebbero esserci più pattuglie della polizia, dovrebbe esserci maggiore severità per coloro che commettono leggerezze alla guida soprattutto se queste finiscono poi con il causare gravi danni alle persone.
Sarà una dura lotta ma forse alla fine ce la faremo a debellare una delle peggiori malattie degenerative che affligge il nostro paese (l'indisciplina stradale) che causa ogni anno morti ed invalidi permanenti e che ci pone ai primi posti in Europa nella classifica dell'inciviltà automobilistica.
Proprio di oggi la notizia di un rumeno condannato ad appena 6 anni di carcere (il PM ne aveva chiesti 4) per aver travolto ed ucciso con l'auto due pedoni mentre era in stato di totale ubriachezza.
Ci vorrebbe però anche un atteggiamento più coerente da parte delle autorità, molto spesso gli strumenti di rilevazione delle infrazioni (che ai giorni nostri diventano sempre più sofisticati) vengono usati dagli enti pubblici in maniera subdola come un comodo mezzo per fare cassa, attraverso veri e propri tranelli studiati a tavolino e tesi agli automobilisti a mò di imboscata.
Altrimenti, così facendo, finisce col farsi strada il concetto per cui non importa prevenire l'infrazione al fine di evitare pericolose conseguenze, importa solo sanzionarla per il semplice motivo di far soldi.
Ultimo esempio di questa tendenza lo vedremo a breve a Milano, dove il sindaco Moratti vuole istituire il ticket per le auto che entrano nel centro storico della città.
Ovvero : se hai i soldi paghi (magari facendoti un bel abbonamento annuale) ed acquisisci così il diritto di scorazzare nel centro storico con l'auto e di inquinare, altrimenti te ne stai fuori.
Morale : tra qualche anno nel centro di Milano (e forse non solo di Milano) circoleranno solo Porsche Cayenne e lussuose berline di coloro che si potranno permettere di non rispettare il patrimonio artistico e l'aria che i comuni mortali costretti ad andare a piedi dovranno respiarare.
Per preservare il centro storico bisogna renderlo area pedonale, per tutti ed indistintamente, con accesso consentito solo a mezzi pubblici, pedoni e biciclette.