Per qualcuno tempo fà avrei dovuto gettarmi dalla mia nave, avrei dovuto abbandonare la mia rotta perchè non avevo altro spiraglio se non la deriva. Non importava come, dovevo lasciare il timone per qualcuno, dovevo gettarmi nelle acque, impattare e farmi male. In fondo, per qualcuno lo meritavo.
Settembre 2005, la mia iscrizione all'università alla veneranda età di 19 anni e 3 mesi fù vista come una scelta scellerata.
Non avrei concluso nulla a prescindere, non sarei stato in grado a priori.
Qualche pacca sulle spalle, la stima di diverse persone, tanta disapprovazione nella grande famiglia con tante risate alle spalle Durerà 6 mesi, vedrete...
Il cammino universitario parte già difficile all'inizio, un metodo di studio sbagliato, l'ingresso in un ambiente molto arduo, le troppe pressioni esterne...tutto questo determina un inizio in salita.
Due prime bocciature non si fanno attendere, una leggera ripresa e un primo anno concluso con non troppi risultati ed un giudizio fallimentare. (50% degli esami).
Avrei dovuto lasciare, le parole nella grande famiglia diventavano sempre più pesanti.
Soffri' molto anche in silenzio, capi' ancora una volta che dovevo trarre dalle esperienze e dagli insuccessi la forza per ripartire.
Settembre 2006, inizia un nuovo anno, il secondo.
Ho chiuso la bocca (e a volte le orecchie), mi sono guardato allo specchio, ho pensato alle parole degli altri, ho riflettuto sui metodi e sulle modalità di studio. Ho trasformato tutto in forza.
Gennaio-Giugno 2007 : 8 esami in 6 mesi non si fanno cosi'. 4 esami in 13 giorni di Giugno non sono poco. Tanta determinazione, impegno, metodo e confronto con studenti-amici. Nelle difficoltà ho sempre pensato alle parole di chi mi dava per sconfitto ed ora eccomi qui.
Ora ho zittito tutti ma non vedo il successo come un passo verso un futuro (si spera) da laureato ma come una ennesima prova di forza che mi servirà nella vita.
Dedico questa storia alle persone care che mi sono state vicine.
Grazie, sperando che possa continuare a lungo.
Settembre 2005, la mia iscrizione all'università alla veneranda età di 19 anni e 3 mesi fù vista come una scelta scellerata.
Non avrei concluso nulla a prescindere, non sarei stato in grado a priori.
Qualche pacca sulle spalle, la stima di diverse persone, tanta disapprovazione nella grande famiglia con tante risate alle spalle Durerà 6 mesi, vedrete...
Il cammino universitario parte già difficile all'inizio, un metodo di studio sbagliato, l'ingresso in un ambiente molto arduo, le troppe pressioni esterne...tutto questo determina un inizio in salita.
Due prime bocciature non si fanno attendere, una leggera ripresa e un primo anno concluso con non troppi risultati ed un giudizio fallimentare. (50% degli esami).
Avrei dovuto lasciare, le parole nella grande famiglia diventavano sempre più pesanti.
Soffri' molto anche in silenzio, capi' ancora una volta che dovevo trarre dalle esperienze e dagli insuccessi la forza per ripartire.
Settembre 2006, inizia un nuovo anno, il secondo.
Ho chiuso la bocca (e a volte le orecchie), mi sono guardato allo specchio, ho pensato alle parole degli altri, ho riflettuto sui metodi e sulle modalità di studio. Ho trasformato tutto in forza.
Gennaio-Giugno 2007 : 8 esami in 6 mesi non si fanno cosi'. 4 esami in 13 giorni di Giugno non sono poco. Tanta determinazione, impegno, metodo e confronto con studenti-amici. Nelle difficoltà ho sempre pensato alle parole di chi mi dava per sconfitto ed ora eccomi qui.
Ora ho zittito tutti ma non vedo il successo come un passo verso un futuro (si spera) da laureato ma come una ennesima prova di forza che mi servirà nella vita.
Dedico questa storia alle persone care che mi sono state vicine.
Grazie, sperando che possa continuare a lungo.