Ma Il Famoso Picco Ormonale Mattutino

emulat

Utente
23 Ottobre 2004
439
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265
Lo hai appena ti svegli, oppure ad un'ora fissa del mattino?

ES: il picco ho letto è tra le 7 e le 9
se mi sveglio alle 11 il picco lo ho tra le 11 e le 13? Oppure ce l'ho mentre dormo tra le 7 e le 9?
 

emulat

Utente
23 Ottobre 2004
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Lo hai appena ti svegli, oppure ad un'ora fissa del mattino?

ES: il picco ho letto è tra le 7 e le 9
se mi sveglio alle 11 il picco lo ho tra le 11 e le 13? Oppure ce l'ho mentre dormo tra le 7 e le 9?
 

emulat

Utente
23 Ottobre 2004
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Lo hai appena ti svegli, oppure ad un'ora fissa del mattino?

ES: il picco ho letto è tra le 7 e le 9
se mi sveglio alle 11 il picco lo ho tra le 11 e le 13? Oppure ce l'ho mentre dormo tra le 7 e le 9?
 

claudia

Utente
5 Maggio 2003
13,601
10
2,015
Caro Emulat,
la spiegazione l'avevo postata qui:
http://www.ieson.com/topic.asp?TOPIC_ID=14080
precisamente:

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Ma sia il cortisolo che altri ormoni come il testosterone, possono avere una naturale secrezione a sé stante da ogni estranea motivazione; siamo quindi di fronte alla naturale secrezione ormonale circadiana. Quello che regola la decadenza delle molteplici risposte ormonali, è la condizione di tregua più importante, ovverosia il sonno.

Analizziamo ora la vita di una persona, immaginando che questa compia una vita regolare: supponiamo che si svegli nella maggior parte dei giorni settimanali intorno alle 8.00 e, allo stesso modo vada a dormire a mezzanotte circa. Possiamo contare 8 ore di sonno, una cifra che a mio parere è più che sufficiente per un totale recupero fisiologico. Ecco che questa persona, inconsapevolmente attua una precisa risposta del proprio andamento ormonale, incontrando durante la giornata, l’alternanza dei vari picchi. In base a questa certezza andiamo ad individuarne la precisa decadenza:

Appena sveglio, in questo caso alle 8.00, il nostro soggetto avrebbe un picco di produzione di testosterone, da parte dei testicoli se è un uomo, o da parte delle ghiandole surrenali se egli fosse una donna. Tale picco avrebbe una durata di circa 60-90 minuti, il che significa che terminerebbe alle 9.30 circa. Ultimata l’azione sopraccitata, ecco che vediamo sopraggiungere gli ormoni cortisonici (cortisolo e ACTH ciclico), i quali “domineranno” nelle successive 5 ore circa, giungendo così intorno alle 14 – 14.30. A questo punto nelle 3 ore seguenti, si ha un’interazione dei principali ormoni tiroidei. Trascorse, 11-12 ore dopo il risveglio, si ha un nuovo picco di testosterone, la cui azione potrebbe durare nuovamente 60-90 minuti, quindi agirà presumibilmente nella fascia tra le 19.00 e le 21.00. Durante la notte, a circa 2 ore dall’inizio del sonno, si avrebbe in teoria la contemporanea secrezione di GH e di insulina, situazione alquanto remota dal momento che quest’ultima ostacolerebbe l’azione del primo. A tale proposito, come spiegavo nella sezione alimentare, non devono essere consumati carboidrati nelle ore notturne, al fine di potenziare al massimo il picco di GH da parte della ghiandola pituitaria. Così il ciclo ha seguito, una sequenza che per adattarsi ad un eventuale sconvolgimento degli orari, necessita di tempo: ecco spiegati i disordini fisici che comporta il fuso orario o, le difficoltà delle persone turniste nel riuscire a mantenere costante una situazione di benessere.

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basilio

Utente
25 Febbraio 2004
4,203
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915
Tutto questo è molto bello e vero forse per i poch fortnati che si alzano alle 11 del mattino ..vi assicuro che uno che si alza alle 7 e sa che alle 8:30 è già in riunione magari con un cliente rompi co***oni...le erezioni de mattino o gli vengono alle 4 e 30 di notte o meglio che se le autoprocuri..[:D]

Basilio
 

basilio

Utente
25 Febbraio 2004
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Battutone...bravo.....
Ridi Ridi..ma stai all'occhio al tuo di pistolotto...il mio è Duracell [:D]

Basilio
 

emulat

Utente
23 Ottobre 2004
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Citazione:Messaggio inserito da Claudia
Caro Emulat,
la spiegazione l'avevo postata qui:
http://www.ieson.com/topic.asp?TOPIC_ID=14080
precisamente:

--------------------------------------------------------------------------------
Ma sia il cortisolo che altri ormoni come il testosterone, possono avere una naturale secrezione a sé stante da ogni estranea motivazione; siamo quindi di fronte alla naturale secrezione ormonale circadiana. Quello che regola la decadenza delle molteplici risposte ormonali, è la condizione di tregua più importante, ovverosia il sonno.

Analizziamo ora la vita di una persona, immaginando che questa compia una vita regolare: supponiamo che si svegli nella maggior parte dei giorni settimanali intorno alle 8.00 e, allo stesso modo vada a dormire a mezzanotte circa. Possiamo contare 8 ore di sonno, una cifra che a mio parere è più che sufficiente per un totale recupero fisiologico. Ecco che questa persona, inconsapevolmente attua una precisa risposta del proprio andamento ormonale, incontrando durante la giornata, l’alternanza dei vari picchi. In base a questa certezza andiamo ad individuarne la precisa decadenza:

Appena sveglio, in questo caso alle 8.00, il nostro soggetto avrebbe un picco di produzione di testosterone, da parte dei testicoli se è un uomo, o da parte delle ghiandole surrenali se egli fosse una donna. Tale picco avrebbe una durata di circa 60-90 minuti, il che significa che terminerebbe alle 9.30 circa. Ultimata l’azione sopraccitata, ecco che vediamo sopraggiungere gli ormoni cortisonici (cortisolo e ACTH ciclico), i quali “domineranno” nelle successive 5 ore circa, giungendo così intorno alle 14 – 14.30. A questo punto nelle 3 ore seguenti, si ha un’interazione dei principali ormoni tiroidei. Trascorse, 11-12 ore dopo il risveglio, si ha un nuovo picco di testosterone, la cui azione potrebbe durare nuovamente 60-90 minuti, quindi agirà presumibilmente nella fascia tra le 19.00 e le 21.00. Durante la notte, a circa 2 ore dall’inizio del sonno, si avrebbe in teoria la contemporanea secrezione di GH e di insulina, situazione alquanto remota dal momento che quest’ultima ostacolerebbe l’azione del primo. A tale proposito, come spiegavo nella sezione alimentare, non devono essere consumati carboidrati nelle ore notturne, al fine di potenziare al massimo il picco di GH da parte della ghiandola pituitaria. Così il ciclo ha seguito, una sequenza che per adattarsi ad un eventuale sconvolgimento degli orari, necessita di tempo: ecco spiegati i disordini fisici che comporta il fuso orario o, le difficoltà delle persone turniste nel riuscire a mantenere costante una situazione di benessere.

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figo claudia!
Grazie mille[;)]
 

emulat

Utente
23 Ottobre 2004
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il picchio al risveglio è alle volte duro alle volte no (per noti motivi che non sto a spiegare...) come ha fatto sempre.

Riguardo ciò che dici leggiti pure il documento gentilmente postato da claudia che ti chiarisci le idee[8)]
 

emulat

Utente
23 Ottobre 2004
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Citazione:Messaggio inserito da Emily
Letto.
Quindi ?
Non bisogna mangiare carboidrati di notte.
Neppure du spaghi aglio e olio.



beh, il succo del discorso, quello che voleva dire claudia non è proprio quello veramente[:D][:D]