La Protesi:
è la soluzione non chirurgica per il reinfoltimento di capelli. Trattasi di capelli “fissati” su di una base sottilissima che viene distesa sulla cute e fissata perchè non si stacchi e a tutti gli effetti si comportano come fossero capelli nostri.
Il risultato estetico della protesi è senza dubbio entusiasmante, soprattutto per chi parte da una situazione di calvizie molto avanzata.
Le protesi utilizzano una base di uno spessore millimetrico e la trasparenza del materiale rende possibile intravedere il vero cuoio capelluto sottostante.
Va anche detto che non tutte le soluzioni offerte in questo campo sono uguali.
Pertanto sarà bene presentare i differenti tipi di protesi proposte da diverse realtà presenti in commercio, contribuendo così a creare la consapevolezza che non sempre le soluzioni più pubblicizzate sono le più valide.
Le protesi son essenzialmente costituite da due elementi :
> la basi, create da una combinazione retine ultrasottili che permangono invisibili anche quando non hanno i capelli impiantati sopra o non aderiscono alla cute
> I capelli (umani), che vengono “innestati” sulle citate basi sino a ricreare l'aspetto di una chioma e un cuoio capelluto il più possibile naturali.
Le protesi sono diverse dalle parrucche per qualità e prestazioni e soprattutto perché le protesi vengono fatte su misura seguendo le caratteristiche del cliente (misura, tipo e colore dei capelli...)
Il termine “parrucca” indica una “capigliatura posticcia, composta di due elementi: la montatura, cioè la rete sulla quale vengono applicati i capelli, e i capelli stessi”; per “protesi” si intende invece un “apparecchio capace di sostituire, almeno parzialmente, organi o strutture mancanti”.
Si comprende quindi come quest’ultimo termine sia utilizzato in maniera del tutto inappropriata in alcune pubblicità dal momento che mai viene sostituita una parte di cuoio capelluto calvo con una artificiale contenente capelli (al contrario di una protesi d’anca, di una protesi dentaria etc).
Concludiamo sottolineando che, per quanto concerne la nostra esperienza, nel caso di “lavori” ben eseguiti e fissati senza danno anatomico al cuoio capelluto, il soggetto può condurre una vita di relazione praticamente normale dato che è praticamente impossibile accorgersi che la capigliatura è “artificiale”.
Per chi lo desidera è inoltre possibile aumen
è la soluzione non chirurgica per il reinfoltimento di capelli. Trattasi di capelli “fissati” su di una base sottilissima che viene distesa sulla cute e fissata perchè non si stacchi e a tutti gli effetti si comportano come fossero capelli nostri.
Il risultato estetico della protesi è senza dubbio entusiasmante, soprattutto per chi parte da una situazione di calvizie molto avanzata.
Le protesi utilizzano una base di uno spessore millimetrico e la trasparenza del materiale rende possibile intravedere il vero cuoio capelluto sottostante.
Va anche detto che non tutte le soluzioni offerte in questo campo sono uguali.
Pertanto sarà bene presentare i differenti tipi di protesi proposte da diverse realtà presenti in commercio, contribuendo così a creare la consapevolezza che non sempre le soluzioni più pubblicizzate sono le più valide.
Le protesi son essenzialmente costituite da due elementi :
> la basi, create da una combinazione retine ultrasottili che permangono invisibili anche quando non hanno i capelli impiantati sopra o non aderiscono alla cute
> I capelli (umani), che vengono “innestati” sulle citate basi sino a ricreare l'aspetto di una chioma e un cuoio capelluto il più possibile naturali.
Le protesi sono diverse dalle parrucche per qualità e prestazioni e soprattutto perché le protesi vengono fatte su misura seguendo le caratteristiche del cliente (misura, tipo e colore dei capelli...)
Il termine “parrucca” indica una “capigliatura posticcia, composta di due elementi: la montatura, cioè la rete sulla quale vengono applicati i capelli, e i capelli stessi”; per “protesi” si intende invece un “apparecchio capace di sostituire, almeno parzialmente, organi o strutture mancanti”.
Si comprende quindi come quest’ultimo termine sia utilizzato in maniera del tutto inappropriata in alcune pubblicità dal momento che mai viene sostituita una parte di cuoio capelluto calvo con una artificiale contenente capelli (al contrario di una protesi d’anca, di una protesi dentaria etc).
Concludiamo sottolineando che, per quanto concerne la nostra esperienza, nel caso di “lavori” ben eseguiti e fissati senza danno anatomico al cuoio capelluto, il soggetto può condurre una vita di relazione praticamente normale dato che è praticamente impossibile accorgersi che la capigliatura è “artificiale”.
Per chi lo desidera è inoltre possibile aumen