Ciao a tutti, oggi vorrei raccontarvi la mia surreale storia con la Finasteride.
Sono un ragazzo di 25 anni, nato da entrambi i rami generici, sia paterno che materno, con calvizie sparse qua e la, però c’è anche chi si è salvato.
Ma andiamo per ordine inverso: mio fratello maggiore capellone, mio padre calvo, i fratelli di mio padre uno calvo e l’altro capellone, mio nonno paterno capellone, mia nonna paterna capellona, il nonno materno di mio padre calvo (eccolo il gene maledetto!), il nonno paterno di mio padre capellone… mia madre capellona, mio nonno materno calvo, mia nonna materna non molti capelli oramai e fratelli di nonne e nonni calvi/non calvi qua e la… insomma c’è geneticamente un po’ di tutto :’)
Ed io? Bhe… bella domanda, ad ora vi direi ancora capellone, ma chi lo sa per quanto, questa è la mia storia:
Da sempre ho avuto il timore di perdere i capelli proprio come successe a mio padre alla tenera età di 19 anni e per tutta la vita mi sono guardato allo specchio con la paura un giorno di vedermi pelato.
Quel giorno mi sembrò arrivare nei primi mesi del 2016, a 19 anni, cominciai ad avere un effluvio spaventoso, centinaia e centinaia di capelli che cadevano ad ogni doccia, le mie mani erano nere da quanti capelli mi rimanevano sui palmi durante il lavaggio e il piano doccia un tappeto! Questa situazione continuò per mesi sebbene la mia chioma (al tempo potevo chiamarla decisamente così) rimaneva folta, lucente e senza nessun tipo di diradamento o stempiatura, con tutte le probabilità i capelli persi venivano serenamente rimpiazzati da altrettanti capelli sani, però questo non lo avevo realizzato al tempo e per me era il panico totale, fino a quando non decisi di rivolgermi ad un bravo dermatologo della zona (Treviso) che però non volle prescrivermi la Finasteride, siccome per lui, avendomi visitato, non avevo nessun tipo di sintomo di calvizie sebbene abbia riconosciuto una certa “cedevolezza” dei capelli, un effluvio insomma, per cui dopo varie suppliche, verso fine 2016, mi prescrisse Finasteride 1mg (anche solo per effetto placebo) e fu letteralmente il miracolo, dopo 1 settimana di assunzione cominciai a vedere il ridursi della caduta, dopo 1 mese il blocco totale, passai dai centinaia di capelli persi in doccia a 2/3 totali. Continuai quindi con Finasteride per circa 4/5 mesi e poi cominciai un processo di assunzione ad intermittenza per andare a interrompere la terapia su consiglio del medico che continuava a sostenere non servire.
In effetti gli anni passarono, i capelli furono sempre forti e folti, non ebbi più effluvi come nel 2016, però…
Arrivò però il 2020, coincidenza volle che esattamente con l’arrivo del COVID cominciai anche a vedere una regressione delle tempie, con caduta abbondante ma direi nei limiti dell’accettabilità.
Così, rivoltomi nuovamente al dermatologo, di cui vi ho appena parlato, a luglio 2020 cominciai con Finasteride 1mg, ma questa volta non ci fu nessun miracolo, nessuna riduzione della caduta, nessun miglioramento, niente di nulla dopo mesi… così il dermatologo mi consiglió un test del DNA, eseguito da Fagron, per valutare le migliori terapie funzionali al mio caso personale. Qui la cosa cominciò a farsi “interessante”.
Arrivati i risultati del test a marzo 2021, con analisi specifica di 16 geni, il verdetto in termini di terapia fu: Mimoxidil 4%, 17a estradiolo 0,05% e carnitina 0.7%, una lozione praticamente, niente Finasteride, niente durasteride, nulla orale.
Il 17a estradiolo in particolare fu molto consigliato dai risultati genetici siccome questi definivano un “deficit dell’aromatasi” con conseguente alti livelli di testosterone disponibili per essere convertiti in DHT.
Indicavano invece una normale attivazione dei recettori della 5a reduttasi senza necessità di trattare con fina/duta.
Inoltre infine il test mostrava una tabella di prodotti utili per la mia personale situazione (tra cui melatonina, cetrizina, pantenolo ecc.)
Ecco una parte dei risultati genetici
Cominciai quindi con la terapia topica, senza però sospendere Finasteride, il medico decise di continuare anche con quella, sebbene non fu consigliata dai risultati della stessa analisi genetica.
Non convinto della situazione effettuai a maggio 2021 anche una prima analisi ormonale completa, dopo essere stato da un endocrinologo portandogli questo risultato genetico, e il risultato per me fu sconvolgente: DHT fuori controllo, i miei valori erano 2165 su limite di 990, praticamente 2 volte e mezza il limite ormonale di una persona normale (ed ecco che il test genetico trova la sua affidabilità, il deficit di aromatase sembra quindi essere confermato) gli altri valori invece erano tutti nella norma, sia testosterone totale che estrogeni (questi ultimi stranamente nella norma dato appunto il presunto deficit).
MA COME?! Quasi un anno di Finasteride e il mio DHT è alle stelle?
La risposta dell’endoceinologo fu che probabilmente il deficit era fondato e che era già tanto che il problema si fosse manifestato solo a livello pilifero e non in altre maniere più gravi.
In ogni caso per tutto il 2021 la caduta continuava ad essere abbondante sebbene più di un anno con Finasteride e da poco anche integrazione con terapia topica, così ad ottobre 2021 passai a 2,5mg di Finasteride, ed ora arriva il bello: nessun tipo di miglioramento, ne nella caduta e ne nella stempiatura, anzi dopo aver iniziato con 2,5 mg mi preoccupai per i valori ormonali poiché un blocco ulteriore della conversione di testo in DHT fa diminuire i livelli di quest’ultimo ma fa aumentare quelli di testo, quest’ultimo ormone però è più dannoso per la zona delle tempie rispetto al DHT.
Allora dopo 4 mesi di Finasteride a 2,5 mg rieseguo altre seconde analisi ormonali a fine gennaio 2022 e il risultato è stato disarmante, il mio DHT è aumentato del 30%… da 2165 a 2772.
Sconvolto e disperato comincia a consultata 3 endocrinologi contemporaneamente che si rivelarono tutti molto sorpresi e confusi di tali risultati.
Insomma FINASTERIDE AUEMTA IL DHT?! ma come è possibile? È come dire che un diabetico assume insulina e la glicemia gli si alza al posto di scendere…
Fatto sta che la situazione non è chiara, anche il dermatologo stesso è preoccupato della situazione e pensa ci sia qualcosa che non va, infatti ad ora sono il lista d’attesa per una risonanza magnetica ad addome e pelvi, per verificare che nelle ghiandole surrenali, testicoli ecc non ci sia seriamente qualche problema, perché tutto questo è letteralmente surreale…
A voi le opinioni (grazie per aver letto fin qui)
Sono un ragazzo di 25 anni, nato da entrambi i rami generici, sia paterno che materno, con calvizie sparse qua e la, però c’è anche chi si è salvato.
Ma andiamo per ordine inverso: mio fratello maggiore capellone, mio padre calvo, i fratelli di mio padre uno calvo e l’altro capellone, mio nonno paterno capellone, mia nonna paterna capellona, il nonno materno di mio padre calvo (eccolo il gene maledetto!), il nonno paterno di mio padre capellone… mia madre capellona, mio nonno materno calvo, mia nonna materna non molti capelli oramai e fratelli di nonne e nonni calvi/non calvi qua e la… insomma c’è geneticamente un po’ di tutto :’)
Ed io? Bhe… bella domanda, ad ora vi direi ancora capellone, ma chi lo sa per quanto, questa è la mia storia:
Da sempre ho avuto il timore di perdere i capelli proprio come successe a mio padre alla tenera età di 19 anni e per tutta la vita mi sono guardato allo specchio con la paura un giorno di vedermi pelato.
Quel giorno mi sembrò arrivare nei primi mesi del 2016, a 19 anni, cominciai ad avere un effluvio spaventoso, centinaia e centinaia di capelli che cadevano ad ogni doccia, le mie mani erano nere da quanti capelli mi rimanevano sui palmi durante il lavaggio e il piano doccia un tappeto! Questa situazione continuò per mesi sebbene la mia chioma (al tempo potevo chiamarla decisamente così) rimaneva folta, lucente e senza nessun tipo di diradamento o stempiatura, con tutte le probabilità i capelli persi venivano serenamente rimpiazzati da altrettanti capelli sani, però questo non lo avevo realizzato al tempo e per me era il panico totale, fino a quando non decisi di rivolgermi ad un bravo dermatologo della zona (Treviso) che però non volle prescrivermi la Finasteride, siccome per lui, avendomi visitato, non avevo nessun tipo di sintomo di calvizie sebbene abbia riconosciuto una certa “cedevolezza” dei capelli, un effluvio insomma, per cui dopo varie suppliche, verso fine 2016, mi prescrisse Finasteride 1mg (anche solo per effetto placebo) e fu letteralmente il miracolo, dopo 1 settimana di assunzione cominciai a vedere il ridursi della caduta, dopo 1 mese il blocco totale, passai dai centinaia di capelli persi in doccia a 2/3 totali. Continuai quindi con Finasteride per circa 4/5 mesi e poi cominciai un processo di assunzione ad intermittenza per andare a interrompere la terapia su consiglio del medico che continuava a sostenere non servire.
In effetti gli anni passarono, i capelli furono sempre forti e folti, non ebbi più effluvi come nel 2016, però…
Arrivò però il 2020, coincidenza volle che esattamente con l’arrivo del COVID cominciai anche a vedere una regressione delle tempie, con caduta abbondante ma direi nei limiti dell’accettabilità.
Così, rivoltomi nuovamente al dermatologo, di cui vi ho appena parlato, a luglio 2020 cominciai con Finasteride 1mg, ma questa volta non ci fu nessun miracolo, nessuna riduzione della caduta, nessun miglioramento, niente di nulla dopo mesi… così il dermatologo mi consiglió un test del DNA, eseguito da Fagron, per valutare le migliori terapie funzionali al mio caso personale. Qui la cosa cominciò a farsi “interessante”.
Arrivati i risultati del test a marzo 2021, con analisi specifica di 16 geni, il verdetto in termini di terapia fu: Mimoxidil 4%, 17a estradiolo 0,05% e carnitina 0.7%, una lozione praticamente, niente Finasteride, niente durasteride, nulla orale.
Il 17a estradiolo in particolare fu molto consigliato dai risultati genetici siccome questi definivano un “deficit dell’aromatasi” con conseguente alti livelli di testosterone disponibili per essere convertiti in DHT.
Indicavano invece una normale attivazione dei recettori della 5a reduttasi senza necessità di trattare con fina/duta.
Inoltre infine il test mostrava una tabella di prodotti utili per la mia personale situazione (tra cui melatonina, cetrizina, pantenolo ecc.)
Ecco una parte dei risultati genetici
Cominciai quindi con la terapia topica, senza però sospendere Finasteride, il medico decise di continuare anche con quella, sebbene non fu consigliata dai risultati della stessa analisi genetica.
Non convinto della situazione effettuai a maggio 2021 anche una prima analisi ormonale completa, dopo essere stato da un endocrinologo portandogli questo risultato genetico, e il risultato per me fu sconvolgente: DHT fuori controllo, i miei valori erano 2165 su limite di 990, praticamente 2 volte e mezza il limite ormonale di una persona normale (ed ecco che il test genetico trova la sua affidabilità, il deficit di aromatase sembra quindi essere confermato) gli altri valori invece erano tutti nella norma, sia testosterone totale che estrogeni (questi ultimi stranamente nella norma dato appunto il presunto deficit).
MA COME?! Quasi un anno di Finasteride e il mio DHT è alle stelle?
La risposta dell’endoceinologo fu che probabilmente il deficit era fondato e che era già tanto che il problema si fosse manifestato solo a livello pilifero e non in altre maniere più gravi.
In ogni caso per tutto il 2021 la caduta continuava ad essere abbondante sebbene più di un anno con Finasteride e da poco anche integrazione con terapia topica, così ad ottobre 2021 passai a 2,5mg di Finasteride, ed ora arriva il bello: nessun tipo di miglioramento, ne nella caduta e ne nella stempiatura, anzi dopo aver iniziato con 2,5 mg mi preoccupai per i valori ormonali poiché un blocco ulteriore della conversione di testo in DHT fa diminuire i livelli di quest’ultimo ma fa aumentare quelli di testo, quest’ultimo ormone però è più dannoso per la zona delle tempie rispetto al DHT.
Allora dopo 4 mesi di Finasteride a 2,5 mg rieseguo altre seconde analisi ormonali a fine gennaio 2022 e il risultato è stato disarmante, il mio DHT è aumentato del 30%… da 2165 a 2772.
Sconvolto e disperato comincia a consultata 3 endocrinologi contemporaneamente che si rivelarono tutti molto sorpresi e confusi di tali risultati.
Insomma FINASTERIDE AUEMTA IL DHT?! ma come è possibile? È come dire che un diabetico assume insulina e la glicemia gli si alza al posto di scendere…
Fatto sta che la situazione non è chiara, anche il dermatologo stesso è preoccupato della situazione e pensa ci sia qualcosa che non va, infatti ad ora sono il lista d’attesa per una risonanza magnetica ad addome e pelvi, per verificare che nelle ghiandole surrenali, testicoli ecc non ci sia seriamente qualche problema, perché tutto questo è letteralmente surreale…
A voi le opinioni (grazie per aver letto fin qui)