Da un post Facebook della Professoressa Alessandra Tosti.
Sono felice di essere fra i ricercatori che hanno preso parte allo studio clinico che ha dimostrato l’efficacia del JAK inibitore Baricitinib nell’alopecia areata. I risultati sono stati appena pubblicati sul New England Medical Journal, e si aspetta l’approvazione del farmaco da parte dell’FDA nei prossimi mesi. I JAK inibitori rappresentano una terapia finalmente mirata a interrompere la risposta immunitaria anomala che è causa dell’alopecia areata. Bloccano infatti l’azione di alcune citochine (interferone gamma ed interleuchina 15) che inducono e mantengono l’aggressione autoimmune del follicolo che provoca la caduta ed impedisce la ricrescita dei peli nell’alopecia areata.
Sono felice di essere fra i ricercatori che hanno preso parte allo studio clinico che ha dimostrato l’efficacia del JAK inibitore Baricitinib nell’alopecia areata. I risultati sono stati appena pubblicati sul New England Medical Journal, e si aspetta l’approvazione del farmaco da parte dell’FDA nei prossimi mesi. I JAK inibitori rappresentano una terapia finalmente mirata a interrompere la risposta immunitaria anomala che è causa dell’alopecia areata. Bloccano infatti l’azione di alcune citochine (interferone gamma ed interleuchina 15) che inducono e mantengono l’aggressione autoimmune del follicolo che provoca la caduta ed impedisce la ricrescita dei peli nell’alopecia areata.