Istrizi: le avventure di un pelato..

basilio

Utente
25 Febbraio 2004
4,203
0
915
Di ca**ate se ne leggono tanate ma queste le battae tutte....



ISTIRZI, AVVENTURE DI UN PELATO
racconto di
Daniele Orlandini

1978: Era un sabato mattina estivo. Alla fabbrica c’era rimasta poca gente a lavorare perché era periodo di ferie. La gente normale infatti andava andare o al mare o comunque a fare le cose che gli piacevano. Il lavoro per i più era un male necessario da evitare quando era possibile.

Istirzi invece la pensava diversamente, lui amava il suo lavoro in officina ai torni, lo considerava

Un dono di Dio, un opportunità di essere utili alla società.

Quella mattina avrebbe avuto appuntamento al mare con una bionda mozzafiato, ma nonostante

Ciò non rinunciò ad andare al lavoro quando gli venne chiesto la sera prima.

Lavorava velocemente e bene, era amato sia dai colleghi, per la sua generosità e il suo altruismo, che dai datori di lavoro per il suo impegno e la sua capacità lavorativa.

La mattinata era quasi finita quando il suo datore di lavoro si avvicinò a lui. Poi si mise a gironzolare camminando avanti e indietro, e guardandolo, come se avesse da chiedergli qualcosa

Ma si peritasse.

Istirzi lo guardò dritto negli occhi come invitandolo a parlare senza problemi.

Faticosamente egli parlò: Senti Istirzi, ho avuto una telefonata… so che non ho nessun diritto

Di chiedertelo….

Domandare è lecito, rispondere è cortesia, parla pure.

No, vedi il fatto è questo: la maggior parte degli operai, praticamente tutti, sono in ferie. A

parte questo non mi fido di loro, infatti pensano a tutto fuorché a quello che fanno. No, solo

di te mi fido per questo lavoro di precisione. Nemmeno io sono in grado di eseguirlo come

te. La ditta stava per chiudere, non avevamo più ordinativi e ora grazie alla tua abilità siamo

sulla cresta dell’onda, però l’altra faccia della medaglia è che siamo sommersi di lavoro.

Infatti arrivano sempre alti ordinativi e ora mi è giunta la richiesta di altri 300 pezzi. Si tratta

Di un cliente che può darmi l’opportunità di ingrandire per cui sarebbe bene farglieli.

Dovresti venire al lavoro anche stasera e magari domattina.

Si! Finirò il lavoro stasera, anche a costo di fare tardi, ma domattina assolutamente no, devo

andare in chiesa, inoltre le sacre scritture proibiscono di lavorare perché è il giorno del Signore,

e se io devo a te la mia lealtà, soprattutto però c’è lui. Disse serenamente Istirzi.

Uscì per andare a pranzo. Per strada
 

basilio

Utente
25 Febbraio 2004
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Di ca**ate se ne leggono tanate ma queste le battae tutte....



ISTIRZI, AVVENTURE DI UN PELATO
racconto di
Daniele Orlandini

1978: Era un sabato mattina estivo. Alla fabbrica c’era rimasta poca gente a lavorare perché era periodo di ferie. La gente normale infatti andava andare o al mare o comunque a fare le cose che gli piacevano. Il lavoro per i più era un male necessario da evitare quando era possibile.

Istirzi invece la pensava diversamente, lui amava il suo lavoro in officina ai torni, lo considerava

Un dono di Dio, un opportunità di essere utili alla società.

Quella mattina avrebbe avuto appuntamento al mare con una bionda mozzafiato, ma nonostante

Ciò non rinunciò ad andare al lavoro quando gli venne chiesto la sera prima.

Lavorava velocemente e bene, era amato sia dai colleghi, per la sua generosità e il suo altruismo, che dai datori di lavoro per il suo impegno e la sua capacità lavorativa.

La mattinata era quasi finita quando il suo datore di lavoro si avvicinò a lui. Poi si mise a gironzolare camminando avanti e indietro, e guardandolo, come se avesse da chiedergli qualcosa

Ma si peritasse.

Istirzi lo guardò dritto negli occhi come invitandolo a parlare senza problemi.

Faticosamente egli parlò: Senti Istirzi, ho avuto una telefonata… so che non ho nessun diritto

Di chiedertelo….

Domandare è lecito, rispondere è cortesia, parla pure.

No, vedi il fatto è questo: la maggior parte degli operai, praticamente tutti, sono in ferie. A

parte questo non mi fido di loro, infatti pensano a tutto fuorché a quello che fanno. No, solo

di te mi fido per questo lavoro di precisione. Nemmeno io sono in grado di eseguirlo come

te. La ditta stava per chiudere, non avevamo più ordinativi e ora grazie alla tua abilità siamo

sulla cresta dell’onda, però l’altra faccia della medaglia è che siamo sommersi di lavoro.

Infatti arrivano sempre alti ordinativi e ora mi è giunta la richiesta di altri 300 pezzi. Si tratta

Di un cliente che può darmi l’opportunità di ingrandire per cui sarebbe bene farglieli.

Dovresti venire al lavoro anche stasera e magari domattina.

Si! Finirò il lavoro stasera, anche a costo di fare tardi, ma domattina assolutamente no, devo

andare in chiesa, inoltre le sacre scritture proibiscono di lavorare perché è il giorno del Signore,

e se io devo a te la mia lealtà, soprattutto però c’è lui. Disse serenamente Istirzi.

Uscì per andare a pranzo. Per strada
 

basilio

Utente
25 Febbraio 2004
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Di ca**ate se ne leggono tanate ma queste le battae tutte....



ISTIRZI, AVVENTURE DI UN PELATO
racconto di
Daniele Orlandini

1978: Era un sabato mattina estivo. Alla fabbrica c’era rimasta poca gente a lavorare perché era periodo di ferie. La gente normale infatti andava andare o al mare o comunque a fare le cose che gli piacevano. Il lavoro per i più era un male necessario da evitare quando era possibile.

Istirzi invece la pensava diversamente, lui amava il suo lavoro in officina ai torni, lo considerava

Un dono di Dio, un opportunità di essere utili alla società.

Quella mattina avrebbe avuto appuntamento al mare con una bionda mozzafiato, ma nonostante

Ciò non rinunciò ad andare al lavoro quando gli venne chiesto la sera prima.

Lavorava velocemente e bene, era amato sia dai colleghi, per la sua generosità e il suo altruismo, che dai datori di lavoro per il suo impegno e la sua capacità lavorativa.

La mattinata era quasi finita quando il suo datore di lavoro si avvicinò a lui. Poi si mise a gironzolare camminando avanti e indietro, e guardandolo, come se avesse da chiedergli qualcosa

Ma si peritasse.

Istirzi lo guardò dritto negli occhi come invitandolo a parlare senza problemi.

Faticosamente egli parlò: Senti Istirzi, ho avuto una telefonata… so che non ho nessun diritto

Di chiedertelo….

Domandare è lecito, rispondere è cortesia, parla pure.

No, vedi il fatto è questo: la maggior parte degli operai, praticamente tutti, sono in ferie. A

parte questo non mi fido di loro, infatti pensano a tutto fuorché a quello che fanno. No, solo

di te mi fido per questo lavoro di precisione. Nemmeno io sono in grado di eseguirlo come

te. La ditta stava per chiudere, non avevamo più ordinativi e ora grazie alla tua abilità siamo

sulla cresta dell’onda, però l’altra faccia della medaglia è che siamo sommersi di lavoro.

Infatti arrivano sempre alti ordinativi e ora mi è giunta la richiesta di altri 300 pezzi. Si tratta

Di un cliente che può darmi l’opportunità di ingrandire per cui sarebbe bene farglieli.

Dovresti venire al lavoro anche stasera e magari domattina.

Si! Finirò il lavoro stasera, anche a costo di fare tardi, ma domattina assolutamente no, devo

andare in chiesa, inoltre le sacre scritture proibiscono di lavorare perché è il giorno del Signore,

e se io devo a te la mia lealtà, soprattutto però c’è lui. Disse serenamente Istirzi.

Uscì per andare a pranzo. Per strada
 

basilio

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25 Febbraio 2004
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WEH non l'ho inventata io....sono delle aventure di sto pelato che girano su Internet...anche a me sembra che sia una cazzata eppure si sta diffondendo molto...

BASILIO
 

claudia

Utente
5 Maggio 2003
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Si secondo me sto Daniele Orlandino avrebbe bisogno di un buon psicologo! Ma per carità.... A parte tutto, lo stile è orrendo, la tematica trita e ritrita e i contenuti di una superficialità da far vomitare.....[xx(] Se questi racconti piacciono, Santo Cielo come siamo messi male....
baci
Claudia
 

basilio

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25 Febbraio 2004
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già sono pienamnete d'accordo con te Claudia...l'autore incentra il tutto sulla rabbia sctenata dalla calvizie e quindi sulla distruzione di ogni fine e valore a casau di questa...[:O]

BASILIO
 

marlin

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Già ma perché prendersela col parroco ? Al limite con qualche frate tonsurato che magari non ha mai sofferto di a.a.[:D]

MA - r l i n
 

basilio

Utente
25 Febbraio 2004
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Vi ricordo che ho uno zio prete davvero una persona in gamba e di pensieri moderni..unica pecca ha il vizietto delle donne [:D]

Basilio
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Beh, da dei fuori di testa mi aspettavo qualcosa di meno scontato del prendersela coi preti ! Un film già visto e rivisto...

Io Cris, ho una cugina suora davvero una persona in gamba, che dici li facciamo incontrare ? [:D]

MA - r l i n
 

basilio

Utente
25 Febbraio 2004
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Mah sembra che nel prossimo istizi dopo avere notato la stempiatura che avanza dallo specchietto della sua macchiana ...cominci a falciare un po di passanti senza risparmiarne uno....a partire prima da quelli pelati per estirpare la piaga..[:D]

Basilio