Sono rimasto veramente sconcertato da come la stampa sia caduta in basso, accettando di pubblicare e commentare la lettera della moglie di Berlusconi.
Qualche riflessione sparsa
1) In Italia (fino ad oggi) vigeva la buona abitudine di non intrommetersi mai nella vita privata di un uomo politico (a meno che la cosa non avesse dei riflessi pubblici) si vuole oltrepassare anche l'ultima frontiera del cattivo gusto?
2) A mio parere la lettera della moglie di Berlusconj non doveva essere pubblicata: che questo sia un pensiero ingenuo, sono d'accordo. Ma che valore informativo può avere una tale lettera su un giornale che si occupa di politica? Non è avvilente la notizia quanto la decisione di riportarla? Si criticano le tv di Berlusconi perchè pensano solo a fare programmi per lo share...e pubblicare una notizia del genere non è altro che applicare lo stesso principio!.
3) Ho profonda pena per la moglie di Berlusconi: cerca di scuotere il marito, forse dovrebbe scuotere se stessa e domandarsi se ha scoperto dopo più di 20 anni di vita insieme la natura ed il caratter del marito: e dovrebbe chiedersi quale dignità c'è nell'esebire un degrado di vita coniugale ai commenti stupidi e superficiali della gente comune, esponendo (indirettamente) anche i suoi figli. Quale dignità c'è , mi domando, nel dire
Citazione:
Nel corso del rapporto con mio marito ho scelto di non lasciare spazio al conflitto coniugale, anche quando i suoi comportamenti ne hanno creato i presupposti. Questo per vari motivi: per la serietà e la convinzione con la quale mi sono accostata a un progetto familiare stabile, per la consapevolezza che, in parallelo alla modifica di alcuni equilibri di coppia che il tempo produce, è cresciuta la dimensione pubblica di mio marito, circostanza che ritengo debba incidere sulle scelte individuali, anche con il ridimensionamento, ove necessario, dei desideri personali. Ho sempre considerato le conseguenze che le mie eventuali prese di posizione avrebbero potuto generare a carico di mio marito nella sua dimensione extra familiare e le ricadute che avrebbero potuto esserci sui miei figli.
Quando una persona (donna o uomo) afferma e mette in pratica questo principio, abdica completamente a qualsiasi forma di rispetto ottenibile dalla controparte. In
Qualche riflessione sparsa
1) In Italia (fino ad oggi) vigeva la buona abitudine di non intrommetersi mai nella vita privata di un uomo politico (a meno che la cosa non avesse dei riflessi pubblici) si vuole oltrepassare anche l'ultima frontiera del cattivo gusto?
2) A mio parere la lettera della moglie di Berlusconj non doveva essere pubblicata: che questo sia un pensiero ingenuo, sono d'accordo. Ma che valore informativo può avere una tale lettera su un giornale che si occupa di politica? Non è avvilente la notizia quanto la decisione di riportarla? Si criticano le tv di Berlusconi perchè pensano solo a fare programmi per lo share...e pubblicare una notizia del genere non è altro che applicare lo stesso principio!.
3) Ho profonda pena per la moglie di Berlusconi: cerca di scuotere il marito, forse dovrebbe scuotere se stessa e domandarsi se ha scoperto dopo più di 20 anni di vita insieme la natura ed il caratter del marito: e dovrebbe chiedersi quale dignità c'è nell'esebire un degrado di vita coniugale ai commenti stupidi e superficiali della gente comune, esponendo (indirettamente) anche i suoi figli. Quale dignità c'è , mi domando, nel dire
Citazione:
Nel corso del rapporto con mio marito ho scelto di non lasciare spazio al conflitto coniugale, anche quando i suoi comportamenti ne hanno creato i presupposti. Questo per vari motivi: per la serietà e la convinzione con la quale mi sono accostata a un progetto familiare stabile, per la consapevolezza che, in parallelo alla modifica di alcuni equilibri di coppia che il tempo produce, è cresciuta la dimensione pubblica di mio marito, circostanza che ritengo debba incidere sulle scelte individuali, anche con il ridimensionamento, ove necessario, dei desideri personali. Ho sempre considerato le conseguenze che le mie eventuali prese di posizione avrebbero potuto generare a carico di mio marito nella sua dimensione extra familiare e le ricadute che avrebbero potuto esserci sui miei figli.
Quando una persona (donna o uomo) afferma e mette in pratica questo principio, abdica completamente a qualsiasi forma di rispetto ottenibile dalla controparte. In