I 4 dell'AGA selvaggia

dal

Utente
13 Febbraio 2005
318
0
265
Frequento questo forum (partendo da salusmaster) da più di 5 anni e vorrei proporre una riflessione sulla ricerca tricologica in Italia basandomi sui dati ricavati in rete (e non) relativi ai più rinomati dermatologi. In Italia, a parte la miriade di dermatologi molto bravi e competenti ma purtroppo non esperti in tricologia, esistono due scuole di pensiero: quella milanese, Rinaldi, Cappio e Sarchi (con l’aggiunta della Tosti) e quella toscana, Gigli e Marliani (con l’aggiunta di Campo) che sono agli antipodi su molti aspetti.
Credo che su ciò si basi la mancanza di una linea guida sicura e valida in termini assoluti nell’ambito della ricerca, anzi alcune cose lasciano pensare (male) che ci sia quasi un gruppo quasi massonico al Nord che prediliga alcuni prodotti e sottostimi altri senza un chiaro motivo.
1)I doc milanesi prescrivono solo PROPECIA adducendo una distribuzione eterogenea del principio attivo sconsigliando sempre PROSCAR.
“Che strano: sono, a detta loro, in possesso di studi svolti sulla distribuzione della fina nel Proscar, ma nessun ente ha mai fatto ricerche su un aspetto ben più importante: il bugiardino del Propecia dice che non sono mai stati eseguiti studi a lungo termine sulla fertilità maschile nei pazienti trattati!!!
2)Rinaldi sostiene inutili gli antiandrogeni topici su cui vi sono molti studi, anche remoti, ed una esperienza reale di diversi anni. “Che strano: in compenso prescrive la Nipo ed ora l’Adenosil su cui sono stati svolti pochi studi in vitro e di cui si ha una esperienza reale limitissima in termini di tempo e numero di pazienti!!!
3)La Tosti fa ancora di più: un suo paziente nel forum ha scritto che per lei gli antiandrogeni sono persino dannosi. “Che strano: è l’unica in Italia a prescivere Duta, non certo il farmaco più sicuro!!!
4)Tali doc sostengono di aver sempre un occhio puntato sulle nuove scoperte made in USA: “Che strano: nei forum americani pare che lo spironolattone sia usato dalla stragrande maggioranza delle persone!!! E molti altri principi da noi non sono mai arrivati, se non con ordini in rete!!!
Gigli gioca invece su un altro campo: si è conquistato (meritatamente) sul forum la stima degli iscritti e di conseguenza si è accaparrato molti pazienti delusi da altri doc. Sta svolgendo un trial empirico (forse fin troppo) su Psorinase ma ad un anno di distanza non si sa nulla sulla sua efficacia e nemmeno in quali casi potrebbe essere necessario come complemento alla cura!!! Peccato: se avesse i
 

dal

Utente
13 Febbraio 2005
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Frequento questo forum (partendo da salusmaster) da più di 5 anni e vorrei proporre una riflessione sulla ricerca tricologica in Italia basandomi sui dati ricavati in rete (e non) relativi ai più rinomati dermatologi. In Italia, a parte la miriade di dermatologi molto bravi e competenti ma purtroppo non esperti in tricologia, esistono due scuole di pensiero: quella milanese, Rinaldi, Cappio e Sarchi (con l’aggiunta della Tosti) e quella toscana, Gigli e Marliani (con l’aggiunta di Campo) che sono agli antipodi su molti aspetti.
Credo che su ciò si basi la mancanza di una linea guida sicura e valida in termini assoluti nell’ambito della ricerca, anzi alcune cose lasciano pensare (male) che ci sia quasi un gruppo quasi massonico al Nord che prediliga alcuni prodotti e sottostimi altri senza un chiaro motivo.
1)I doc milanesi prescrivono solo PROPECIA adducendo una distribuzione eterogenea del principio attivo sconsigliando sempre PROSCAR.
“Che strano: sono, a detta loro, in possesso di studi svolti sulla distribuzione della fina nel Proscar, ma nessun ente ha mai fatto ricerche su un aspetto ben più importante: il bugiardino del Propecia dice che non sono mai stati eseguiti studi a lungo termine sulla fertilità maschile nei pazienti trattati!!!
2)Rinaldi sostiene inutili gli antiandrogeni topici su cui vi sono molti studi, anche remoti, ed una esperienza reale di diversi anni. “Che strano: in compenso prescrive la Nipo ed ora l’Adenosil su cui sono stati svolti pochi studi in vitro e di cui si ha una esperienza reale limitissima in termini di tempo e numero di pazienti!!!
3)La Tosti fa ancora di più: un suo paziente nel forum ha scritto che per lei gli antiandrogeni sono persino dannosi. “Che strano: è l’unica in Italia a prescivere Duta, non certo il farmaco più sicuro!!!
4)Tali doc sostengono di aver sempre un occhio puntato sulle nuove scoperte made in USA: “Che strano: nei forum americani pare che lo spironolattone sia usato dalla stragrande maggioranza delle persone!!! E molti altri principi da noi non sono mai arrivati, se non con ordini in rete!!!
Gigli gioca invece su un altro campo: si è conquistato (meritatamente) sul forum la stima degli iscritti e di conseguenza si è accaparrato molti pazienti delusi da altri doc. Sta svolgendo un trial empirico (forse fin troppo) su Psorinase ma ad un anno di distanza non si sa nulla sulla sua efficacia e nemmeno in quali casi potrebbe essere necessario come complemento alla cura!!! Peccato: se avesse i
 

dal

Utente
13 Febbraio 2005
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Frequento questo forum (partendo da salusmaster) da più di 5 anni e vorrei proporre una riflessione sulla ricerca tricologica in Italia basandomi sui dati ricavati in rete (e non) relativi ai più rinomati dermatologi. In Italia, a parte la miriade di dermatologi molto bravi e competenti ma purtroppo non esperti in tricologia, esistono due scuole di pensiero: quella milanese, Rinaldi, Cappio e Sarchi (con l’aggiunta della Tosti) e quella toscana, Gigli e Marliani (con l’aggiunta di Campo) che sono agli antipodi su molti aspetti.
Credo che su ciò si basi la mancanza di una linea guida sicura e valida in termini assoluti nell’ambito della ricerca, anzi alcune cose lasciano pensare (male) che ci sia quasi un gruppo quasi massonico al Nord che prediliga alcuni prodotti e sottostimi altri senza un chiaro motivo.
1)I doc milanesi prescrivono solo PROPECIA adducendo una distribuzione eterogenea del principio attivo sconsigliando sempre PROSCAR.
“Che strano: sono, a detta loro, in possesso di studi svolti sulla distribuzione della fina nel Proscar, ma nessun ente ha mai fatto ricerche su un aspetto ben più importante: il bugiardino del Propecia dice che non sono mai stati eseguiti studi a lungo termine sulla fertilità maschile nei pazienti trattati!!!
2)Rinaldi sostiene inutili gli antiandrogeni topici su cui vi sono molti studi, anche remoti, ed una esperienza reale di diversi anni. “Che strano: in compenso prescrive la Nipo ed ora l’Adenosil su cui sono stati svolti pochi studi in vitro e di cui si ha una esperienza reale limitissima in termini di tempo e numero di pazienti!!!
3)La Tosti fa ancora di più: un suo paziente nel forum ha scritto che per lei gli antiandrogeni sono persino dannosi. “Che strano: è l’unica in Italia a prescivere Duta, non certo il farmaco più sicuro!!!
4)Tali doc sostengono di aver sempre un occhio puntato sulle nuove scoperte made in USA: “Che strano: nei forum americani pare che lo spironolattone sia usato dalla stragrande maggioranza delle persone!!! E molti altri principi da noi non sono mai arrivati, se non con ordini in rete!!!
Gigli gioca invece su un altro campo: si è conquistato (meritatamente) sul forum la stima degli iscritti e di conseguenza si è accaparrato molti pazienti delusi da altri doc. Sta svolgendo un trial empirico (forse fin troppo) su Psorinase ma ad un anno di distanza non si sa nulla sulla sua efficacia e nemmeno in quali casi potrebbe essere necessario come complemento alla cura!!! Peccato: se avesse i
 

dal

Utente
13 Febbraio 2005
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265
Corretto subito una inesattezza scritta nel mio post sopra:
Dercos SP94 contiene l' Acido linoleico che è un acido grasso e tra i principali costituenti del Revivogen. Scusate
 

juliensorel

Utente
21 Marzo 2005
6,223
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1,415
Citazione:Messaggio inserito da dalì
Corretto subito una inesattezza scritta nel mio post sopra:
Dercos SP94 contiene l' Acido linoleico che è un acido grasso e tra i principali costituenti del Revivogen. Scusate


La distinzione che hai fatto è errata. Ha più senso parlare di Gitri (a cui appartiene la Tosti) o Gruppo italiano di tricologia e Sitri, ( a cui appartiene anche Rinaldi, Gigli, Marliani ecc...) o Società italiani di tricologia.
Ovvio che nella pratica medica ognuno agisce secondo le proprie convinzioni: I medici Gitri non usano antiandrogeni reputandoli inutili, anche se francamente non ho mai capito perché. L'unico antiandrogeno topico che si degnano di prendere in considerazione è il 17 alpha estradiolo.

la sitri ha un sito www.sitri.it, il Gitri invece www.capellichefare.it che stranamente è proprietà della Merk...
 

matteo

Utente
6 Maggio 2003
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ciao dali mi permetto di dire il mio parere sulle tue considerazioni:
1)io sono paziente della dottoressa Tosti da tanti anni e a parte qualche volta che di mia iniziativa prendevo propecia lei mi ha sempre prescritto proscar 1/4 dicendomi che andava bene lo stesso....
2)Rinaldi in passato usava gli antiandrogeni topici poi ha smesso di usarli forse perchè nella sua esperienza li ritiene poco efficaci o non sicuri prferendo altri prodotti che gli danno gli stessi risultati
3) è vero la Tosti li ritiene pericolosi e anche poco efficaci bisogna anche dire che non è mai uscito nessun prodotto antiandrogeno topico per la cura della calvizie androgenetica e mi chiedo se erano cosi efficaci e senza side perchè non c'è nessun prodotto? a parte il 17 alfa estradiolo che in molti paesi in europa è presente in alcuni prodotti
 

matteo

Utente
6 Maggio 2003
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e poi non sono prodotti nati per una applicazione nella calvizie androgenetica o sbaglio?!
 

dr_paolo gigli

Moderatore
Staff
16 Marzo 2003
31,027
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Il fatto che non siano piu' mmercio non significa niente( le logiche commerciali esulano da queste argomentazioni) comunque come gia' detto la mole di letteratura sigli antioandrogeni topici e l'esperienza di uso e' indiscutibile, che poi per mottivi burocratici e quant'altro...non vengano prescritti da alcuni non inficia assolutamente la loro efficacia.
Saluti
 

matteo

Utente
6 Maggio 2003
1,225
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ma è mai uscito un prodotto antiandrogeno topico per la calvizie androgenetica con sperimentazioni di almeno 1 anno??
 

dal

Utente
13 Febbraio 2005
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Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato (e parteciperanno alla discussione).
Hai pienamente ragione Juliene Sorel: SITRI e GITRI hanno enormi differenze.
Tra l'altro nel sito WWW. capellichefare.it nella sezione fina e minoxidil è palese una stima enorme verso la fina (che rimane cmq l'arma miglioreper l'AGA) mentre il giudizio sul minox è un pò limitato: Riporto alcune frasi prese da tale sito sul minox:
- L’efficacia del farmaco nelle malattie dei capelli è stata scoperta casualmente in quanto i pazienti trattati con il farmaco per via orale per il trattamento dell’ipertensione arteriosa presentavano una ipertricosi (crescita di peli superflui).
Per via orale??? Perchè non hanno proseguito la sperimentazione in tal senso allora!!!
- Gli studi attuali indicano che il trattamento con minoxidil al 5% è utile solo nella calvizie del vertice mentre non nella calvizie della regione frontale.
Nella mia ignoranza ho sempre pensato che fossero queste caratteristiche della fina, e che il minox sia lo strumento + forte per il frontale!!!
- ... nello studio (sul minox al 5%) è stato osservato il picco di efficacia di minoxidil a 4 mesi dall’inizio del trattamento, che poi è decresciuta nel corso dello studio della durata di 2 anni..
Mi pare (ma nn sono medico) un bel pò sottostimata questa cifra
- Associazione minoxidil 5% + finasteride 1 mg nel trattamento dell’alopecia androgenetica maschile: non vi sono studi clinici che dimostrano che questa associazione è più efficace del trattamento con sola finasteride 1 mg. E’ comunque auspicabile ipotizzare un effetto sinergico dei due farmaci.
La penultima frase poi mi lascia senza parole
 

neroazzurro

Utente
2 Febbraio 2005
441
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Citazione:Messaggio inserito da matteo
... bisogna anche dire che non è mai uscito nessun prodotto antiandrogeno topico per la cura della calvizie androgenetica...

Questa domanda me la sono posta anch'io, sembra strano che con tanti studi che ne dimostrano l'efficacia non ci sia stata una casa farmaceutica che non abbia sperimentato e brevettato una lozione a base di antiandrogeni.
Stesso discorso si potrebbe fare per l'adenosina che addirittura dovrebbe essere più efficace del minoxidil, possibile che nessuna casa farmaceutica se ne sia accorta prima?
L'unica risposta che mi sono dato è che questi principi attivi sono in commercio da tempo e non sono brevettabili oppure che prevedendo che ci sarebbero stati sempre dei galenici sottobanco a fare concorrenza il ritorno economico non era allettante o addirittura prevedevano perdite. Può essere? Sono risposte che reggono?
 

matteo

Utente
6 Maggio 2003
1,225
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415
allora il discorso poteva essere fatto per la finasteride e il minoxidil anche loro si possono fare galenicamente (anche se adesso per la fina ci sono alcuni problemi)
 

superman84

Utente
11 Dicembre 2005
1,374
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chissà che gli antiandrogeni non facciano propio nulla e li usano solamente per costringerci ad andare puntualmente dal dermatologo a farci le visite per i composti.per essere sicuri che funzionino forse andrebbero utilizzati senza fina e minox allora ci renderemmo conto.
condivido quel che pensate
ciao