helicobacter pylori

maverik

Utente
26 Aprile 2004
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ho un familiare con helicobacter ha fatto la prima cura di antibiotici + un inibitore della pompa acida (esomeprazolo) per una settimana e non si e' eradicato, il medico ne ha prescritta una seconda diversa per far si che si toglie ma cmq il medico ha detto che se si toglie bene se non si toglie non e' proprio un problema magari ce l'avra' anche lui o almeno il 70 % delle persone,vedendo su internet non e' gravissimo pero' potrebbe portare piu' facilmente a malattie delle stomaco ulcera ecc.
vorrei sapere nel caso in cui con la seconda cura non si togliesse
che fare?tenerselo,continuare con le cure?che mi dite?spero che anche giampaolo legga
 

giampaolo

Utente
15 Ottobre 2003
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caro maverik, eccomi...per cio' che concerne l'eradicazione dell'Helycobacter Pylory, bisogna dire che le attuali terapie, possono sortire brillanti risultati nel 70/95% dei casi...il risultato positivo in assoluto, come sempre in medicina, non è mai garantito...probabilmente, il tuo parente ha utilizzato una terapia classica, ovvero:
PPI(inibitore di pompa protonica)in questo caso uno dell'ultima generazione ,l'Esomeprazolo(Esopral)+Amoxicillina (Velamox, Zimox,)+Claritromicina(Klacid,Macladin,Veclam)...esistono tuttavia ceppi resistenti di H.P., pertanto sono disponibili altre opzioni terapeutiche:
PPI+Amoxicillina+Metronidazolo(Flagyl) oppure
PPI+Claritromicina+Metronidazolo...in caso di fallimento, si puo' instaurare un trattamento piu' articolato:
PPI+Bismuto Sottosalicilato/subcitrato+Tetraciclina+Metronidazolo ooppure
PPI+ Bismuto+Amoxicillina+Metronidazolo oppure
PPI+ Bismuto+Claritromicina+Metronidazolo
Esistono poi altri protocolli con altre combinazioni meno utilizzate...con una di queste terapie l'H.P. dovrebbe venire eliminato...tuttavia, la sua eliminazione, non sempre è definitiva, in quanto, in un certo numero di casi si assiste ad una recidiva, ad un ritorno del non gradito ospite...
per cio' che concerne il permanere a livello dell'apparato digerente dell'H.P., vi sono pareri contrastanti...innanzitutto,non dobbiamo dimenticare, che moltissime persone, come ha giustamente sottolineato il tuo medico, sono portatrici del battere , senza sviluppare alcuna patologia degna di nota...esistono altresi' numerosi casi di patologie gastriche, una fra tutte l'ulcera, in cui, specie nella gastrica, il ruolo dell'H.P. non sembra essere cosi' decisivo, assoluto...d'altro canto, nella maggioranza dei casi di ulcera duodenale, gastriti di vario grado, si assiste alla presenza dell'H.P...anzi, numerosi studi, lo implicherebbero anche nella genesi del carcinoma e del linfoma gastrico...in quest'ultimo caso, addirittura, si assiste ad una regressione anche importante del tumore(parlo del linfoma), con il trattamento antibiotico...pertanto, nonostante tutte queste incertezze, sarebbe buona norma eliminare quella incomoda presenza, senza tuttavia essere spaventati se questa eliminazione non riesce...la sola presenza dell'H.P, non comporta la comparsa automatica di patologia gastrica...esistono molto verosimilmente numerosi co fattori immunologici, esogeni, endogeni, che possono rendere patogeno o silente, questo germe...il mio personale consiglio, è comunque di continuare con le cure, se possibile...pero'non ti preoccupare oltre il dovuto...dammi ulteriori ntizie circa la terapia instaurata e le successive evoluzioni...ciao


 

maverik

Utente
26 Aprile 2004
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grazie giampaolo appena posso ti faccio sapere la seconda cura che gli ha dato lo specialista, la prima era esomeprazolo(lucen) zimox e veclam....la seconda mi sembra sia piu' articolata mi faro' dare la ricetta quando posso...ti ringrazio ancora ....ciao
 

batgirl

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28 Giugno 2003
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Ho una zia che ha avuto H. pylori. Credeva che col trattamento l'avesse eliminata, eppure è riapparsa dopo due anni più forte. Per lei è stato un vero incubo perché la resistenza della H. pylori ai farmaci è stata una cosa impressionante.
 

giampaolo

Utente
15 Ottobre 2003
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cara Bat,purtroppo, l'H.P., in alcuni casi, è un ospite assai difficile da scacciare, e talvolta,anche se scacciato, tende, assai maleducatamente, a ripresentarsi...comunque, prima di ritenersi sconfitti è opportuno utilizzare tutte le armi a disposizione...la sua presenza, sebbene non sia catastrofica come si pensava, è ovviamente assai assai sgradita...ciao
 

batgirl

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28 Giugno 2003
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Ciao, Giampaolo!!! Merci!!! Cmq, è vero che ci sono degli alimenti che favoriscono la proliferazione del H. pylori?
 

batgirl

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28 Giugno 2003
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Come cause? Stiamo a parlare di un batterio...basta entrare nell'organismo per cominciare il suo mestiere.[xx(]
 

batgirl

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28 Giugno 2003
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X Stefania:Le metodiche a disposizione per diagnosticare la presenza di H. pylori sono essenzialmente quattro:

Esofagogastroduodenoscopia (EGDS)
E' l'esame senz'altro più affidabile perchè permette la visione diretta della mucosa esofagea e gastrica, il prelievo di materiale mediante biopsia e la coltura del materiale prelevato per H. pylori. Tuttavia è un esame invasivo e piuttosto costoso.
All'inizio dell'esame viene iniettato al paziente un sedativo per via endovenosa, e viene spruzzato un anestetico locale in gola. Viene quindi introdotto un piccolo tubo flessibile (pressappoco del diametro di un dito mignolo), e sebbene molti pazienti hanno un po' di fastidio durante i primi 5 secondi dell'esame, una volta che il tubo ha oltrepassato la parete posteriore della gola, il fastidio si attenua molto.

Attraverso l'endoscopio, il medico esamina l'interno dell'esofago, dello stomaco e del duodeno e preleva campioni bioptici da inviare all'esame istologico e colturale.

Dopo aver effettuato l'esame, non è possibile guidare la macchina per il resto della giornata. E' importante anche ricordare che per una buona riuscita dell'esame è necessario sospendere qualunque terapia antibiotica da un mese prima, terapie con inibitori di pompa protonica (omeprazolo, lansoprazolo, pantoprazolo ecc.) da una settimana prima e terapie con H2 inibitori (zantac, ranidi, ulcex, famodil ecc.) da almeno 24 ore prima.



Ricerca degli anticorpi anti-Helicobacter (esame del sangue)
Con un semplice prelievo di sangue, si possono ricercare gli anticorpi anti-Helicobacter Pylori. Si tratta di un test economico ed abbastanza rapido, che tuttavia presenta importanti limiti: un test nel sangue positivo, indica infatti semplicemente che il paziente ha avuto negli ultimi 3 anni circa una infezione da H. pylori.
Non è possibile quindi dire se l'infezione è ancora in atto oppure no. In pratica: se il test è negativo abbiamo una ragionevole certezza che il paziente NON ha una infezione da Hp, ma se il test è positivo, non possiamo dire se l'infezione è in atto oppure se c'è stata in passato.

Questo test inoltre non può essere utilizzato per valutare l'efficacia di una terapia contro l'Hp, in quanto gli anticorpi si riducono lentamente e possono rimanere alti anche dopo che l' Hp è stato eliminato.



Test del respiro all'urea marcata (Urea Breath Test)
Viene eseguito generalmente al mattino, dopo un digiuno di almeno 6 ore.
Si somministra una bustina di citrato di sodio e dopo 10 minuti, soffiando in un'apposita provetta, viene raccolto un primo campione di aria espirata. Viene quindi somministrata al paziente una piccola compressa di Urea-C14 e viene raccolto un nuovo campione di aria espirata in un'altra provetta dopo circa 30 minuti.

Dalla quantità di CO2 presente nel respiro dopo 30 minuti, si risale alla presenza di Hp nello stomaco: l'Hp infatti, come già visto, scinde l'urea in bicarbonato (e quindi anche CO2) ed ammoniaca e quindi nel paziente con una infezione da Hp, la CO2 espirata dopo mezz'ora sarà di superiore a quella espirata da una persona senza infezione.

Questo test è rapido, indolore, economico (costa in genere circa € 50) e molto affidabile: rileva la presenza di Hp in tempo reale e può essere utilizzato anche per controllare se una eventuale terapia praticata è stata efficace nell'eradicare l'infezione da Hp



Ricerca dell' antigene fecale dell' H. pylori
Questa metodica ricerca nelle feci, la presenza di un antigene dell' Hp, il cosiddetto antigene fecale (HpSA). La presenza dell'antigene è segno di infezione in atto ed è quindi un test più attendibile della ricerca di anticorpi nel sangue, tuttavia i falsi negativi (cioè la negatività del test quando invece l' Hp è presente) sono superiori a quelli dell' Urea Breath Test
Per sapere di più su questo batterio:http://www.torrinomedica.it/studio/generaframe.asp?variabile=http://www.torrinomedica.it/studio/helicobacter_pylori.htm
 

maverik

Utente
26 Aprile 2004
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bat dicevo che ancora non si sa come evitarlo , cioe' come si prende chi dice col cibo chi con altre cose ancor oggi i medici non sono precisi su come si irradia nell'organismo..e perche'.........baci
 

giampaolo

Utente
15 Ottobre 2003
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Grazie Bat, come sempre...laurea in Medicina Ad honorem[8)]...
caro Maverik, purtroppo, come tu gia' saprai, non vi sono ancora dati precisi circa le vie di trasmissione dell'H.P....qualcuno parla di contagio interumano con saliva, specie in tenera eta'(baci ecc...)...per cio' che concerne i cibi, si pensa che latte e latticini, possano favorire la proliferazione dell'H.P...ma non si tratta di certezze...Ciao
 

batgirl

Utente
28 Giugno 2003
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Se ricevo la Laurea di Medicina ad honorem mia sorella psicologa t'invierà un certificato di pazzia ipso facto!!!
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