Un saluto a tutti,
mi presento.
- 37 anni.
- Alopecia androgenetica diagnosticata da un dermatologo con master in tricologia, membro SITRI.
Scala HN: 3/4. Capelli fini da sempre, con un' altissima densità fino ai 25/27 anni. Successivamente lentissima miniaturizzazione che ha interessato dapprima il vertice (miniaturizzazione effettivamente visibile intorno ai 32, con prima area ipotricotica visibile a 33, e successivamente la zona fronto-temporale, con lieve retrocessione dell'hairline (intorno ai 35).
Ad oggi che ne ho 37, si era molto lentamente palesata un'area alopecica sul vertice, prevalente porzione sinistra che si spinge frontalmente, minore a destra (inferiore in dimensione e localizzata), parietali non interessati e attualmente di media/alta densità.
Premessa: sono un malato cronico. Ho una malattia infiammatoria intestinale, attualmente stabile o in remissione e controllata da anni con cicli di budesonide ad azione locale ed a basso impatto sistemico. E' un farmaco che avendo un elevato effetto di primo passaggio epatico (maggiore del 90%), agisce a livello intestinale e passa nel circolo sistemico in maniera minore (inferiore al 10%, probabilmente un 8%). Chiaramente un po' passa, e sono 10 anni che la assumo a cicli a scalare, non ho mai avvertito effetti sistemici importanti, probabilmente ipertricosi pettorale, anche se ho evidenza di una lieve osteoporosi (T score -1 della testa del femore), ma al momento non ho alternative, se non ricominciare un biologico.
Non ho idea di cosa possano aver fatto dosi minime e ripetute di corticosteroidi, alla salute dei miei capelli, e sicuramente della pelle (il cortisone è veleno per i fibroblasti, diceva sempre il mio professore"). e probabilmente li ha fatti.
Fatto sta che non ci è stato dato peso, e mi è stata diagnosticata solo AGA, sperando poi effettivamente che lo sia. Il pattern di localizzazione lo indicherebbe fortemente, così anche la familiarità. Nonni entrambi calvi, o quasi, padre ad oggi circa 5/6 scala H/N.
- Ho assunto da 18 mesi ad oggi:
- Serenoa Repens (tit. 85% ac.grassi tot) - 1 cps die
- Olio di semi di zucca - 500 mg
- A rotazione altri anti DHT naturali - mix di varie aziende (Pygeum africanum, ortica, etc.)- 1 cps die
- Astaxantina - 1 cps die (da giugno a tutt'oggi)
- Licopene - 5 mg die
- Estratti di avocado e soia - 50 mg die
- Cicli di estratto di mela anurca (ad alta tit. di antociani)
- Selenio - 55 µg die
- Zinco - 10 mg die
- Cistina - 200 mg die
- Metionina - 100 mg die
- Rame - 1 mg
- Vitamina D - 4000 UI die
- Vitamina C - (al bisogno ad integrare alimentazione)
- Vitamine gruppo B (al bisogno ad integrare alimentazione)
- 2 tazze di the verde al giorno
Fino a dieci giorni fa ero riuscito a tenere bene.
In questi 18 mesi la miniaturizzazione era arrestata, le aree ipotricotiche e alopeciche stabili, e una buona routine cosmetica con prodotti "gentili" (Biokap lavaggi frequenti) + condizionante al cocco, + fibre di cheratina sulle aree di interesse, asciugatura a freddo con diffusore, mi hanno permesso di andare avanti egregiamente, senza nessun accorgimento pubblico.
Decido allora di dare una svolta alla terapia, sicuro di aver fatto cosa buona ad insistere su una terapia anti DHT, che avevo volutamente intrapreso per molti mesi, perché conscio di assumere naturali (molto più lenti nell'azione, ma non per questo non efficaci), così mi reco dal medico curante che mi prescrive un topico.
- Applico dal 20 gennaio (sono 10 giorni), una lozione galenica magistrale così composta:
Minoxidil base 2,4 g
Progesterone 0,6 g
Cetirizina dicloridrato 0,8 g
Ciclosilicone Pentamero SF 16 g
Etanolo 96% (80,12 g)
Ho iniziato applicando 2 ml la sera, con una pipetta pasteur, e guanti, su vertice e frontale, dividendo lo scalpo in 6 linee, cogliendo anche alcune aree non molto miniaturizzate, o esenti, probabilmente non sensibili ai metaboliti degli androgeni, nelle quali non si notava ancora nessun diradamento.
Dalla prima applicazione ho assistito ad effetti collaterali sistemici. Probabilmente sono un buon risponditore, o quantomeno con una grande espressione dei geni che codificano per sulfotransferasi, geni se non ricordo male fortemente inducibili, quantomeno credo che siano ben espressi quelle tissutali epatiche (si spera anche quella del cuoio capelluto). Noterei anche che analizzando la farmacocinetica della budesonide (farmaco che assumo come detto sopra per altri motivi), questa viene metabolizzata oltre che prettamente da un particolare citocromo anche da una sulfotransferasi, e comunque molto probabilmente è un induttore di reazioni di fase 2, e considerando gli anni che lo assumo... (Ma sono solo mie considerazioni che potrebbero lasciare il tempo che trovano).
Comunque, mi pare talmente rapido il metabolismo del minoxidil, che ho manifestato effetti sistemici già dopo 15 minuti dall'applicazione, e dunque nella primissima fase di assorbimento, e che manifestavano il picco a 3/4 ore dall'applicazione. Fase di permeazione probabilmente accelerata dall'alta gradazione alcolica, l'assenza di propilene glicolico, e la presenza di cyclopentasiloxane , che essendo un olio volatlle a bassa viscosità, evapora anche lui molto facilmente, determinando un aumento della concentrazione degli attivi, e un accelerazione della velocità di diffusione del minoxidil.
Gli effetti collaterali sistemici che ho manifestato sono in sequenza: 1° giorno (emicrania orbitale), 2° giorno (lieve ipotensione arteriosa, trascurabile, risalita con 2 tazze di tisana alla liquirizia), dal 3° giorno in poi (mialgia: una volta è toccato ad entrambi i mm. deltoidi, ancora leggermente dolenti, poi al polpaccio sinistro, dolente anche oggi).
Gli effetti sono diminuiti riducendo la dose di applicazione, al minimo indispensabile per coprire l'aria interessata, senza ripassarci una seconda volta al fine di consumare tutti e 2 gli ml. di soluzione.
Da ieri ne sto applicando 1 /1,5 ml, sufficienti a coprire vertice e frontale.
Capisco che un' altra persona avrebbe sospeso la terapia, spaventandosi degli effetti sistemici, ma mi sembrano ancora trascurabili e gestibili, considerando che sono ormai notori gli effetti del farmaco, seppur con frequenze ancora ben da definire, studi in vitro ben fatti, ma studi in vivo da perfezionare.
Tralasciamo per un attimo gli effetti collaterali, e veniamo al punto di domanda.
Subito dal 1-2 giorno ho notato un cambiamento nel capello terminale, che solitamente li vedo forti e molto melanici (sono praticamente neri). Conosco i miei capelli, e so anche che forma hanno. Improvvisamente sono sempre meno mossi/ondulati o a riccio, e sempre più lisci, ricordandomi la beata gioventù.
Da ieri giorno 9 , e con oggi 10, noto un effluvio importante!!!
In 2 giorni ho svuotato tutte le aree di applicazione, non solo il vertice, ma anche il frontale, che in 37 anni di vita non mi ha mai dato problemi. E quando dico mai, intendo mai. Il frontale è sempre stato il mio forte. Il diradamento si nota prevalentemente seguendo le linee di applicazione e soprattutto le aree dove ho insistito maggiormente. E noto in maniera disomogena una riduzione della pigmentazione.
Ora io sono conscio e mi aspettavo una possibile accelerazione del ciclo cellulare, quello che molto spesso sento chiamare "caduta indotta", ma mai mi sarei aspettato in così poco tempo.
Premetto che prima dell'inizio dell'applicazione, avevo una caduta giornaliera trascurabile, compresa tra i 50 e gli 80. Avevo già passato l'effluvio stagionale, ma sempre nelle solite aree di interesse. Il frontale non è stato mai interessato da nessun fenomeno. In linea generale i miei effluvi sono sempre durati poco, e senza dare tragici epiloghi.
E invece nel giro di 2 giorni, ho avuto un declino incredibile, concomitante con l'applicazione del topico su aree mai interessate dal problema.
La domanda è la seguente.
Che casistica abbiamo sul forum, di grandi risponditori, con effetti sistemici visibili e con effluvio indotto in 10 giorni?
Se continuo così mi toccherà il rasoio (e non l'ho mai fatto).
Sono un tipo coraggioso.
Continuo per altri 3 mesi e vedo cosa succede?
Non gradirei risposte: "sei in effluvio stagionale", "... si somma all'effluvio stagionale". Non è così.
Conosco i miei capelli e so che questo è un effetto indotto dall'azione del farmaco.
Attendo gentili consigli, impressioni su terapie, effluvio, effetti collaterali, ma soprattutto vi ringrazio dell'accoglienza e complimenti per la gestione ventennale del forum.
Perdonate il papiro, ma non possiedo il dono della sintesi!
mi presento.
- 37 anni.
- Alopecia androgenetica diagnosticata da un dermatologo con master in tricologia, membro SITRI.
Scala HN: 3/4. Capelli fini da sempre, con un' altissima densità fino ai 25/27 anni. Successivamente lentissima miniaturizzazione che ha interessato dapprima il vertice (miniaturizzazione effettivamente visibile intorno ai 32, con prima area ipotricotica visibile a 33, e successivamente la zona fronto-temporale, con lieve retrocessione dell'hairline (intorno ai 35).
Ad oggi che ne ho 37, si era molto lentamente palesata un'area alopecica sul vertice, prevalente porzione sinistra che si spinge frontalmente, minore a destra (inferiore in dimensione e localizzata), parietali non interessati e attualmente di media/alta densità.
Premessa: sono un malato cronico. Ho una malattia infiammatoria intestinale, attualmente stabile o in remissione e controllata da anni con cicli di budesonide ad azione locale ed a basso impatto sistemico. E' un farmaco che avendo un elevato effetto di primo passaggio epatico (maggiore del 90%), agisce a livello intestinale e passa nel circolo sistemico in maniera minore (inferiore al 10%, probabilmente un 8%). Chiaramente un po' passa, e sono 10 anni che la assumo a cicli a scalare, non ho mai avvertito effetti sistemici importanti, probabilmente ipertricosi pettorale, anche se ho evidenza di una lieve osteoporosi (T score -1 della testa del femore), ma al momento non ho alternative, se non ricominciare un biologico.
Non ho idea di cosa possano aver fatto dosi minime e ripetute di corticosteroidi, alla salute dei miei capelli, e sicuramente della pelle (il cortisone è veleno per i fibroblasti, diceva sempre il mio professore"). e probabilmente li ha fatti.
Fatto sta che non ci è stato dato peso, e mi è stata diagnosticata solo AGA, sperando poi effettivamente che lo sia. Il pattern di localizzazione lo indicherebbe fortemente, così anche la familiarità. Nonni entrambi calvi, o quasi, padre ad oggi circa 5/6 scala H/N.
- Ho assunto da 18 mesi ad oggi:
- Serenoa Repens (tit. 85% ac.grassi tot) - 1 cps die
- Olio di semi di zucca - 500 mg
- A rotazione altri anti DHT naturali - mix di varie aziende (Pygeum africanum, ortica, etc.)- 1 cps die
- Astaxantina - 1 cps die (da giugno a tutt'oggi)
- Licopene - 5 mg die
- Estratti di avocado e soia - 50 mg die
- Cicli di estratto di mela anurca (ad alta tit. di antociani)
- Selenio - 55 µg die
- Zinco - 10 mg die
- Cistina - 200 mg die
- Metionina - 100 mg die
- Rame - 1 mg
- Vitamina D - 4000 UI die
- Vitamina C - (al bisogno ad integrare alimentazione)
- Vitamine gruppo B (al bisogno ad integrare alimentazione)
- 2 tazze di the verde al giorno
Fino a dieci giorni fa ero riuscito a tenere bene.
In questi 18 mesi la miniaturizzazione era arrestata, le aree ipotricotiche e alopeciche stabili, e una buona routine cosmetica con prodotti "gentili" (Biokap lavaggi frequenti) + condizionante al cocco, + fibre di cheratina sulle aree di interesse, asciugatura a freddo con diffusore, mi hanno permesso di andare avanti egregiamente, senza nessun accorgimento pubblico.
Decido allora di dare una svolta alla terapia, sicuro di aver fatto cosa buona ad insistere su una terapia anti DHT, che avevo volutamente intrapreso per molti mesi, perché conscio di assumere naturali (molto più lenti nell'azione, ma non per questo non efficaci), così mi reco dal medico curante che mi prescrive un topico.
- Applico dal 20 gennaio (sono 10 giorni), una lozione galenica magistrale così composta:
Minoxidil base 2,4 g
Progesterone 0,6 g
Cetirizina dicloridrato 0,8 g
Ciclosilicone Pentamero SF 16 g
Etanolo 96% (80,12 g)
Ho iniziato applicando 2 ml la sera, con una pipetta pasteur, e guanti, su vertice e frontale, dividendo lo scalpo in 6 linee, cogliendo anche alcune aree non molto miniaturizzate, o esenti, probabilmente non sensibili ai metaboliti degli androgeni, nelle quali non si notava ancora nessun diradamento.
Dalla prima applicazione ho assistito ad effetti collaterali sistemici. Probabilmente sono un buon risponditore, o quantomeno con una grande espressione dei geni che codificano per sulfotransferasi, geni se non ricordo male fortemente inducibili, quantomeno credo che siano ben espressi quelle tissutali epatiche (si spera anche quella del cuoio capelluto). Noterei anche che analizzando la farmacocinetica della budesonide (farmaco che assumo come detto sopra per altri motivi), questa viene metabolizzata oltre che prettamente da un particolare citocromo anche da una sulfotransferasi, e comunque molto probabilmente è un induttore di reazioni di fase 2, e considerando gli anni che lo assumo... (Ma sono solo mie considerazioni che potrebbero lasciare il tempo che trovano).
Comunque, mi pare talmente rapido il metabolismo del minoxidil, che ho manifestato effetti sistemici già dopo 15 minuti dall'applicazione, e dunque nella primissima fase di assorbimento, e che manifestavano il picco a 3/4 ore dall'applicazione. Fase di permeazione probabilmente accelerata dall'alta gradazione alcolica, l'assenza di propilene glicolico, e la presenza di cyclopentasiloxane , che essendo un olio volatlle a bassa viscosità, evapora anche lui molto facilmente, determinando un aumento della concentrazione degli attivi, e un accelerazione della velocità di diffusione del minoxidil.
Gli effetti collaterali sistemici che ho manifestato sono in sequenza: 1° giorno (emicrania orbitale), 2° giorno (lieve ipotensione arteriosa, trascurabile, risalita con 2 tazze di tisana alla liquirizia), dal 3° giorno in poi (mialgia: una volta è toccato ad entrambi i mm. deltoidi, ancora leggermente dolenti, poi al polpaccio sinistro, dolente anche oggi).
Gli effetti sono diminuiti riducendo la dose di applicazione, al minimo indispensabile per coprire l'aria interessata, senza ripassarci una seconda volta al fine di consumare tutti e 2 gli ml. di soluzione.
Da ieri ne sto applicando 1 /1,5 ml, sufficienti a coprire vertice e frontale.
Capisco che un' altra persona avrebbe sospeso la terapia, spaventandosi degli effetti sistemici, ma mi sembrano ancora trascurabili e gestibili, considerando che sono ormai notori gli effetti del farmaco, seppur con frequenze ancora ben da definire, studi in vitro ben fatti, ma studi in vivo da perfezionare.
Tralasciamo per un attimo gli effetti collaterali, e veniamo al punto di domanda.
Subito dal 1-2 giorno ho notato un cambiamento nel capello terminale, che solitamente li vedo forti e molto melanici (sono praticamente neri). Conosco i miei capelli, e so anche che forma hanno. Improvvisamente sono sempre meno mossi/ondulati o a riccio, e sempre più lisci, ricordandomi la beata gioventù.
Da ieri giorno 9 , e con oggi 10, noto un effluvio importante!!!
In 2 giorni ho svuotato tutte le aree di applicazione, non solo il vertice, ma anche il frontale, che in 37 anni di vita non mi ha mai dato problemi. E quando dico mai, intendo mai. Il frontale è sempre stato il mio forte. Il diradamento si nota prevalentemente seguendo le linee di applicazione e soprattutto le aree dove ho insistito maggiormente. E noto in maniera disomogena una riduzione della pigmentazione.
Ora io sono conscio e mi aspettavo una possibile accelerazione del ciclo cellulare, quello che molto spesso sento chiamare "caduta indotta", ma mai mi sarei aspettato in così poco tempo.
Premetto che prima dell'inizio dell'applicazione, avevo una caduta giornaliera trascurabile, compresa tra i 50 e gli 80. Avevo già passato l'effluvio stagionale, ma sempre nelle solite aree di interesse. Il frontale non è stato mai interessato da nessun fenomeno. In linea generale i miei effluvi sono sempre durati poco, e senza dare tragici epiloghi.
E invece nel giro di 2 giorni, ho avuto un declino incredibile, concomitante con l'applicazione del topico su aree mai interessate dal problema.
La domanda è la seguente.
Che casistica abbiamo sul forum, di grandi risponditori, con effetti sistemici visibili e con effluvio indotto in 10 giorni?
Se continuo così mi toccherà il rasoio (e non l'ho mai fatto).
Sono un tipo coraggioso.
Continuo per altri 3 mesi e vedo cosa succede?
Non gradirei risposte: "sei in effluvio stagionale", "... si somma all'effluvio stagionale". Non è così.
Conosco i miei capelli e so che questo è un effetto indotto dall'azione del farmaco.
Attendo gentili consigli, impressioni su terapie, effluvio, effetti collaterali, ma soprattutto vi ringrazio dell'accoglienza e complimenti per la gestione ventennale del forum.
Perdonate il papiro, ma non possiedo il dono della sintesi!
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