Governare e gestire lo stress

qwerty__

Utente
8 Settembre 2007
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Negli ultimi tempi non me la passo davvero bene.
Le tensioni a casa sono sempre maggiori, 6 mattine su 7, mi sveglio di soprassalto sotto urla e imprecazioni, quando inizio a studiare (università, altri 7 esami), lo faccio con grande motivazione e impegno ma sempre con il fortissimo disturbo del resto della casa.
Mio padre tradisce mia madre, lei non lo sa, la trascura, la umilia e da qui nascono molti litigi, molti oggetti rotti.
Mio fratello vuole lasciare la scuola, probabilmente sta accusando l' assenza di mio padre (proprio come fu per me) e questa volontà non fa altro che aumentare le tensioni domestiche.
Caratterialmente, una delle mie capacità era quella di saper gestire le tensioni, spesso mi arrabbio anche per le cose minime ma dentro ho sempre portato molta serenità, tuttavia negli ultimi periodi mi sento sovraccaricato di tensioni, avverto dolori nella zona del collo e andando a salire verso la nuca.
Ho paura con questo stress di bruciare i buoni risultati conseguiti con le cure, quando mi passo le mani nei capelli e me ne cadono un paio ho paura che tutto sia collegato, ma forse è solo una mia sensazione visto che c'è fortunatamente una certa stabilizzazione almeno per i capelli.
Ho provato a gestire questo stress ma è come un male fortissimo che ti pesca dovunque e quindi è difficile non assorbirlo.
Voglio concludere al meglio questi studi e andarmene via di casa, perchè ormai la situazione in casa è sfuggita di mano.
La cosa che al momento più me preoccupa è che chi mi sta intorno (amici-ragazza-conoscenti) stanno avvertendo un leggero cambiamento in me, sentono la mia tensione e a volte me lo hanno fatto notare. E' la prima volta, e mi sto giustificando con gli esami e loro Beh è normale, dicono, Stiamo peggio di te.
Alla fine è una grande bugia, perchè gli esami non hanno mai costituito per me un problema, erano in fondo una tensione positiva e raramente hanno rappresentato un problema.

Come gestire questo stress?

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cleopatra

Utente
10 Agosto 2004
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Caro qwerty
mi dispiace moltissimo leggere di queste grandi tensioni e soprattutto della situazione così degerata in casa. Posso comprendere quanto sia difficile per te, non solo al livello di stress puro ma anche e soprattutto a livello psicologico. Alla fine la famiglia dovrebbe essere il punto di riferimento, la base a cui appoggiarci quando siamo impegnati nel portare avanti la nostra vita e quando questo manca vengono inevitabilmente intaccate sicurezza e serenità. Dalle tue parole si percepisce quanto tu sia già bravo a tenere tutto sotto controllo ed a portare avanti gli studi..sei da ammirare.
Quello che mi domando è perchè, con la tua ragazza ed i tuoi amici (quelli stretti, ovviamente) non sei sincero. Raccontare anche a loro una bugia non fa che aumentare la tensione interiore e il peso di qualcosa che sicuramente non è facile da sopportare. Magari parlarne con loro o, almeno, con la tua ragazza, potrebbe aiutarti a stare un pò meglio, a svagare con la testa.
Quanto all'università non hai possibilità di studiare in sede? Quando io voglio dedicarmi anima e corpo solo ad un esame non trovo modo migliore che cercarmi un angolino stesso nell'Ateneo.
Qualche tisana prima di andare a letto (passiflora, valeriana, melissa, tiglio) potrebbe stemperare un pò la tensione ma credo che ci sia ben poco sa fare se non si è predisposti mentalmente.
Dal mio punto di vista il più grande aiuto contro lo stress siamo NOI stessi, la nostra forza di volontà, il nostro impegno nel volerci bene. So che estraniarsi non è assolutamente facile ed allora perchè non provi a parlare con i tuoi facendogli capire che non ti stanno aiutando, che stanno destabilizzando anche tuo fratello? Forse così si renderebbero conto di quanto è importante, se anche tra di loro ci sono dei problemi, affrontarli con equilibrio e serenità...almeno per il vostro bene.
Per il resto prova a ricordare che TU sei la cosa più importante e che la tua vita, indipendentemente da quella dei tuoi genitori, deve seguire la sua strada nel bene o nel male.
Un enorme abbraccio ed un grande in bocca al lupo, sperando che presto tutto si sistemi.




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qwerty__

Utente
8 Settembre 2007
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In verità la mia ragazza, sa dei problemi in famiglia, però cerco di non appesanrtirla perchè quando le ho parlato di queste situazioni è stata fin troppo apprensiva (ed è bello) ma sembrava che la vivesse male più lei che io.
Riguardo agli amici non posso che fingere, perchè sono sincero...non mi piace che gli altri mi vedano soffrire e non lo faccio per un discorso di vedermi bello agli occhi degli altri ma perchè voglio essere un punto di riferimento per gli altri.
Ti posso assicurare che la situazione è davvero difficile a casa, molto..molto più di quanto credessi, e molto più di tante illusioni che mi ero creato in adolescenza. Alla fine io ho sempre detto che questa era una famiglia allo sbando, semplicemente perchè mio padre è stato un uomo lontano sentimentalmente dalla mia famiglia e sopratutto è stato tragico nella relazione matrimoniale con mia madre. Sfido qualunque donna di voi, a riuscire a resistere per oltre 20 anni ad un matrimonio fatto di sopprusi, angherie, violenze fisiche e sopratutto psicologiche.
Penso che ricorderai la tristezza con cui scrivevo di mio padre anni fa...beh oggi c'è mio fratello, come me solo ad affrontare la vita, perchè puoi avere tutte le amicizie che vuoi ma quando sei giovane non avere un nucleo familiare che sia da sostegno e da conforto è difficile per tutti e si rischia di sbandare, proprio come sta facendo lui.
Mi ammiri per l' università? Beh si, ho il grande merito di averci sempre creduto...sempre, di aver trovato nello studio una motivazione ed un impegno per uscire da questa famiglia ...una volta per sempre.
Voti alti o bassi o medi, non importa, chi agisce col cuore è sempre un vincente.
Amo mia madre e farò di tutto per cercare di farla star meglio, anche se come un perfetto effetto domino, molto spesso scaglia su di me qualche malumore.
Però mia madre, con tutti i suoi difetti, ha sempre messo il cuore davanti ad ogni cosa, facendo bene o sbagliando ha sempre agito per il mio interesse. Comprendo l' amore dei suoi gesti e per questa la ringrazio, perchè ha fatto sempre il doppio lavoro di madre e padre.
In più in famiglia stiamo sopportando mia nonna, una donna di una cattiveria e di una irriconoscenza sprezzante.
Inutile approfondire la vicenda, ti dico solo che parla male di mia madre (nuora), dopo che mia madre ha fatto tanto per lei.
In Uni non posso studiare, perchè sono fuorisede, sto a quasi un ora e non posso viaggiare, altrimenti già lo avrei fatto.

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cleopatra

Utente
10 Agosto 2004
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Caro qwerty
si, ricordo perfettamente il triste legame tra te e tuo padre e mi addolora pensare che adesso, oltre a te stesso che, se pur cresciuto, sei ancora sofferente (si percepisce ad ogni parola), anche tuo fratella debba attraversare ciò che hai attraversato tu allora.
Ammiro tua madre per la forza di volontà e il coraggio di portare avanti qualcosa di indefinito pur sapendo(sono certa che ne era e ne è consapevole) che avrebbe potuto rifarsi una vita cercando una stabilità che le desse la serenità necessaria per sobbarcarsi una famiglia. Probabilmente ha portato avanti la speranza di un miglioramento ed il desiderio (purtroppo infondato) di garantirvi una parvenza di calore familiare. Io, al suo posto, credo avrei ceduto molto molto prima.
Purtroppo in queste condizioni è davvero difficile non essere stressati e concentrarsi sugli studi, ma hai dimostrato più di una volta di essere forte e determinato e sono certa che anche adesso soprai ritagliarti lo spazio che ti è necessario. E' bello l'amore che provi per tua madre e sono sicura che sai dimostrarglielo ogni giorno. In questo modo, voi tre, a dispetto di tuo padre e di questa nonna poco riconoscente, saprete sostemervi a vicenda andando avanti per la vosta strada.
E' naturale che la tua ragazza risenta della tua condizione personale e familiare e non deve meravigliarti il fatto che sia apprensiva e viva lei stessa male la sitazione...è normale ed è sinonimo di un legame forte. Nonostante tutto sii sempre te steso con lei e non aver paura di pesarle...dividendo i problemi in due avrete la possibilità di camminare più spediti..credimi! [;)]
Stringi i denti e arriva al traguardo più veloce che puoi dopo, come ricompensa, potrai impossessarti completamente della tua vita magaria anche uscendo di casa.
Ti abbraccio


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danisole

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16 Ottobre 2007
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scusa qwerty
certo è molto bello l'amore che provi per tua madre ma perchè non l'ha mai lasciato un uomo simile?
sai mi fai ricordare la mamma del mio compagno che dice di essere stata insieme al padre (si è separata quando aveva 60 anni finalmente) solo perchè lo faceva per i figli.
invece i figli sono stati molto segnati da questa coppia che non parlava, non si baciava, nón aveva nessun tipo di rapporto e ha dovuto sopportare le continue lamentele della madre (non c'è mai stata violenza, solo divergenze caratteriali).
I figli a un certo punto hanno preferito seguire un percorso psicologico perchè non avevano idea di cosa fosse una relazione tra uomo e donna, dato che in casa loro vigeva il silenzio e il lamento e la tristezza. Non c'erano liti ma non c'era mai nemmeno la gioia. Solo i soldi, ma non bastano evidentemente
in realtà la madre del mio compagno non voleva perdere la sua tranquillità economica e non voleva lavorare tutto il giorno come facciamo in tante.
scusa se mi permetto ma nella coppia si è sempre in due.
ci vuole coraggio e fatica per mandare ´tutto all'aria e scegliere la solitudine ma penso ne valga la pena.
Io credo non sia mai troppo tardi. Se c'è violenza, tradimento, io preferisco mangiar pane e cipolle ma andarmene in un luogo tranquillo.


 

qwerty__

Utente
8 Settembre 2007
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Mia madre dice di essere ancora a casa per amore dei propri figli, ma dubito fortemente che la convivenza con mio padre per lei e per noi figli sia stata utile e quindi positiva alla nostra vita, anzi.
L' aspetto che più mi sconvolge è il fatto che mia madre ha perso la dignità di donna, un piatto lanciato in terra sarebbe anche stato ben accetto ma non il tradimento e la continua mortificazione fisica (talvolta) e morale (sempre) a cui è ed è stata sottoposta.
Mio padre è un tipo gretto, ignorante fino al midollo, ed in più è un uomo mediocre, di una mediocrità abissale.
La mediocrità di una persona non si misura con titoli di studio, o con il lavoro, nè quanto ricco o povero è lo stipendio, la sua mediocrità di uomo è misurata dalla sua slealtà e dalla sua vigliaccheria.
Io sono l' unico a sapere del tradimento di mio padre, o meglio l' unico che lo sa con certezza, perchè mia madre ha solo sospetti ma tutti molto compromettenti.
Mio padre tempo fa spacciò per un viaggio di lavoro, una sua scappatella, peccato che quando si presentò a casa commise il grave errore di avere scontrini fiscali provenienti da una città molto diversa e lontana da quella che dice abbia visitato per lavoro.
Oggi sono sincero, mi interessa poco di mio padre, tant'è vero che davanti a questo suo ennesimo flop non ho battuto ciglio, perchè per molti versi era un qualcosa di atteso da un uomo di questo spessore.
Rispetto ad anni fa in cui la sofferenza era una tortura che mi rimase inerte e soffocante, attualmente studio più il piano di fuga che il modo per vivere serenamente.
Dalla vita io pretendo lealtà e rispetto, tutto il resto si può sbagliare ma guai a venir meno la fiducia.
Non giustifico mio padre, per nulla perchè lui sbaglia consapevolmente, e la riprova di questo è visibile ogni giorno.
Pian piano io sto trovando la mia strada, e spesso la mia salita fino alla cima è come quella di un trattore, lento ma infaticabile.
Non piango (metaforicamente) più di fronte alla vita, come mi capitava in adolescenza, mi sento grande e forte da poter alzarmi le maniche e lottare, un giorno si riesce a lottare di più e un altro meno, ma mai perdere la forza e la fiducia di se stessi.
Sarò un padre stupendo per i miei figli, ne sono certo, come sono certo che per la mia credibilità e per la mia lealtà che non tradirò mai l' amore che gli altri hanno per me.

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qwerty__

Utente
8 Settembre 2007
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Grazie danisole, l' importante è andare avanti e riuscire sembra a vedere il bello nella propria vita perchè penso che la mia tolta questa parentesi sia una vita piacevole e felice.
Certo gli schiaffi fanno male, sopratutto se si è giovani, sopratutto se certi eventi ti hanno fatto crescere prima del tempo e ti hanno maturato cosi tanto che ti senti quasi un vecchio in un corpo giovane.
E' la voglia di andare avanti e di non mollare, l' arma in più.
Questi ultimi giorni non sono stati molto positivi, mi sono sentito fiacco...molto fiacco, ma ora mi sento nuovamente forte e pronto per riprendere la vita di ogni giorno, ho ancora il potere e la forza di convertire il male in forza e la mia forza sarà sempre la mia più grande alleata.


Tutti i nodi tornano al pettine..