Genetica (x i Docs)

maryanne

Utente
19 Maggio 2003
162
0
165
Scusate ma se una donna non ha casi di a.a. in famiglia (a meno che non si conti che la madre e la nonna si sono diradate ma dopo la menopausa)può mai sviluppare un'androgenetica???
 

maryanne

Utente
19 Maggio 2003
162
0
165
Scusate ma se una donna non ha casi di a.a. in famiglia (a meno che non si conti che la madre e la nonna si sono diradate ma dopo la menopausa)può mai sviluppare un'androgenetica???
 

maryanne

Utente
19 Maggio 2003
162
0
165
Scusate ma se una donna non ha casi di a.a. in famiglia (a meno che non si conti che la madre e la nonna si sono diradate ma dopo la menopausa)può mai sviluppare un'androgenetica???
 
6 Marzo 2003
867
4
265
La patogenesi dell’alopecia androgenetica è ancora in gran parte sconosciuta ma è ormai accettato che sia dovuta ad un messaggio genetico che per realizzarsi ha bisogno di ormoni steroidi maschili. Il genotipo (calvo) diventa cioè fenotipo (e la calvizie si manifesta clinicamente) solo in presenza di androgeni. Numerosi studi, da Hamilton in poi, hanno confermato che in assenza di androgeni la calvizie non si manifesta, per questo motivo è detta “androgenetica”.
I livelli ormonali necessari a provocare la calvizie sono quelli normali del maschio adulto sano. Nei maschi calvi non è esiste alcuna alterazione degli androgeni ed i valori ormonali sono identici a quelli dei soggetti non calvi. Solo nelle donne calve si può talvolta riscontrare un eccesso, per il sesso, di ormoni maschili. Maschi, precocemente castrati, non vanno incontro a calvizie (Hamilton).
Le ricerche sulla ereditarietà della calvizie sono rese difficili dal fatto che il gene responsabile sembra avere una penetranza estremamente variabile. Se in un albero genealogico è infatti facile definire calvo chi ha una vera calvizie a corona, assai più difficile risulta inquadrare chi presenta solo un lieve diradamento. Comunque, anche la sola esperienza di ogni giorno, ci fa vedere che molti alberi genealogici presentano una successione di individui calvi, e che il figlio di un calvo ha molte probabilità di diventare calvo: ciò prova che la calvizie è ereditaria .

Per quanto le modalità di trasmissione del “carattere calvizie” non siano ancora ben definite e non sia ancora chiaro se tale carattere sia l’espressione di una sola coppia di geni o di un mosaico, possiamo provvisoriamente ancora accettare un modello secondo il quale un singolo paio di geni autosomici (CC) controlla il carattere calvizie nel seguente modo:




genotipo fenotipo M fenotipo F
CC calvo calva
Cc calvo non calva
cc non calvo non calva




Gli uomini (M) omozigoti o eterozigoti per il gene autosomico C perderanno pertanto i capelli; le donne (F) invece perderanno i capelli solo se omozigoti CC. Il gene C si comporta quindi come dominante nel maschio e come recessivo nella donna. Possiamo pertanto ipotizzare che il gene C manifesti il suo effetto solo in presenza degli ormoni androgeni; gli eunuchi ben raramente diventeranno calvi, mentre donne portatrici di tumori ormonosecernenti possono sviluppare un androgenismo e diventare calve anche in pochi mesi.
Nel mondo animale sono ben conosciuti molti modell