In effetti ogni tanto qualche ragazzo ha lamentato l'insorgere della prostatite dopo uso di finasteride da 1 mg. Al di là delle supposizioni soggettive però, non c'è scientificamente alcun nesso fra le due situazioni. Addirittura invece a rigor di logica la finasteride, ammesso che a dosaggi così bassi possa agire sulla prostata, è un inibitore della 5 fosfo diesterasi e pertanto dell'utilizzo del testosterone da parte delle cellule prostatiche. Poichè il testosterone è una componente fondamentale per il metabolismo cellulare prostatico, il farmaco (per estremizzare), dovrebbe funzionare eventualmente mettendo a riposo le cellule prostatiche e pertanto abbassandone il metabolismo, dovrebbe comportarsi come un antiinfiammatorio. A questo proposito ci sono infatti dei trials in cui sono stati somministrati a pazienti prostatitici dosi terapeutiche di finasteride (in realtà poi i risultati sbandierati da NIkel come positivi, sono caduti nel dimenticatoio).