Gentile dott.Gigli avrei una domanda da porle,
spesso online si legge di gente che accusa cali di efficacia della finasteride sul lungo arco di tempo dopo anni di assunzione, e spesso la causa è ritenuta l'aga che avanza.
Ragionando mi è venuta in mente un'idea che vorrei valutasse e su cui esprimesse un parere.
La finasteride è un inibitore di tipo competitivo della 5 alfa reduttasi, quindi compete con il testosterone per il sito attivo dell'enzima.
Può essere che nel tempo la minore efficacia della finasteride sia dovuta ad un aumento del substrato (testosterone) disponibile al legame con l'enzima e che quindi per sopperire a tale aumento si renda necessario un aumento del dosaggio di finasteride?
Posto un grafico sulla cinetica inibitoria per chiarire le idee qualora non mi sia spiegato bene.
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/2/28/Inibizione_enzimatica.png/300px-Inibizione_enzimatica.png
La ringrazio in anticipo per la partecipazione
spesso online si legge di gente che accusa cali di efficacia della finasteride sul lungo arco di tempo dopo anni di assunzione, e spesso la causa è ritenuta l'aga che avanza.
Ragionando mi è venuta in mente un'idea che vorrei valutasse e su cui esprimesse un parere.
La finasteride è un inibitore di tipo competitivo della 5 alfa reduttasi, quindi compete con il testosterone per il sito attivo dell'enzima.
Può essere che nel tempo la minore efficacia della finasteride sia dovuta ad un aumento del substrato (testosterone) disponibile al legame con l'enzima e che quindi per sopperire a tale aumento si renda necessario un aumento del dosaggio di finasteride?
Posto un grafico sulla cinetica inibitoria per chiarire le idee qualora non mi sia spiegato bene.
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/2/28/Inibizione_enzimatica.png/300px-Inibizione_enzimatica.png
La ringrazio in anticipo per la partecipazione