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CON IL FAGIOLO SILVIO: MENO CHILI PER TUTTI (21/04)
Il Cnr ha brevettato un fagiolo, un borlotto nano, da cui saranno ricavati degli integratori dietetici privi di rischi per la salute. Il fagiolo è stato battezzato Silvio.
Per confezionare pillole dimagranti sicure, l’Istituto di biologia e biotecnologia agraria del Cnr di Milano ha brevettato Silvio, un fagiolo privo di componenti tossici per l’organismo. Dai suoi estratti si potranno ricavare integratori dietetici efficaci e innocui per la salute.
Hanno un mercato vastissimo. La loro vendita sale vertiginosamente prima dell’estate e della temutissima prova bikini. Sono le pillole dimagranti. Eppure molte di quelle in commercio contengono sostanze tossiche per l’organismo. Per ridurre il rischio di chi fa uso di questi prodotti dietetici, presso l’Ibba, Istituto di biologia e biotecnologia agraria del Cnr di Milano, sono state brevettate una varietà di fagiolo, denominata Silvio, e una metodica di estrazione con cui ottenere integratori che fanno perdere peso in tutta sicurezza.
“Il fagiolo è da tempo utilizzato nella produzione di preparati per la riduzione o il mantenimento del peso corporeo per la presenza di faseolamina, una proteina che inibisce l’assimilazione degli zuccheri complessi”, spiega Roberto Bollini dell’Ibba - Cnr, coautore dei brevetti. “Questo legume”, prosegue, “ contiene però anche la fitoemoagglutinina, una sostanza tossica, in grado di resistere alla digestione intestinale e di legarsi alla mucosa intestinale, disorganizzando la struttura dei microvilli e aumentando il turn over cellulare, fino a provocare la morte. I suoi effetti negativi”, prosegue il ricercatore dell’Ibba – Cnr, “sono completamente eliminati con la cottura, ma negli estratti contenuti nelle compresse dimagranti questa proteina è, ovviamente, cruda e perciò risulta pericolosa”.
Per ottenere fagioli privi di tossicità, Bollini, in collaborazione con i ricercatori dell’Istituto sperimentale per l’orticoltura del Mipaf, dopo aver individuato genotipi privi per mutazione genetica di fitoemoagglutinina, ha effettuato una serie di reincroci con varietà agronomicamente valide. La selezione è proseguita fino al raggiungimento di una varietà di borlotti nani con un corredo genetico ad hoc, in grado di sintetizzare la faseolamina, ma inca