Salve a tutti!
Mi chiamo Marco, sono nuovo del forum.
Ho 35 anni compiuti. Mi sono inscritto perché, in vista di visite con specialisti medici (ho scritto oggi sul suo portale, per prendere appuntamento con Dott. Gigli) volevo fare chiarezza in merito alla possibilità di AGA o calvizie comune.
I miei capelli sono fisiologicamente mediamente sottili. Mio padre (68 anni) è nella situazione III/Vertex sulla scala Norwood ferma da età ca. 40/45 anni salvo imbianchimento; mio nonno paterno tra VI/VII sin dai 40/45 anni; mio nonno materno III/Vertex dai 40 anni. Le mie nonne entrambe con folta capigliatura anche in età avanzata, così mia madre.
Io ho una attaccatura frontale ad “M” molto “arrotondata” sin dall’età puberale; credo sia l’attaccatura “normale” della mia capigliatura e sia poco indicativa nella definizione di una eventuale stempiatura. Dalla scorsa metà primavera (Apr/Maggio 2018) assisto ad un diradamento progressivo su tutto lo scalpo; esteticamente è ancora gestibile (non saprei quindi determinare un livello su qualche scala) ma certamente visibile, ovviamente si accentua a capelli umidi.
Lavo i capelli tre/quattro volte a settimana con shampoo privi di petrolati e parabeni. Non faccio uso di gel o altri trattamenti.
Non assumo farmaci, salvo antistaminici nel periodo primaverile.
Sono stato sottoposto a intervento chirurgico in sedazione generale lo scorso Giugno, sedazione per altro moderna con farmaci ad emivita di pochissime ore.
Dallo scorso Aprile ho modificato sensibilmente il mio regime dietetico in uno più proteico / lipidico (precedentemente era prevalentemente in carboidrati) con cui ho acquistato peso (ora 178cm/75Kg) perché sceso precedentemente a 68/69Kg. Tra l’autunno 2017 e 2018 ho subito una situazione di stress personale/familiare.
I miei esami del sangue sono nella norma per la mia età, qualche impegno renale maggiore dovuto al maggiore apporto proteico della dieta (non ho marker indicativi per la tricologia da esporre) che ora è nella fase di mantenimento quindi con quantità progressivamente da aggiustare.
Non mi sono ancora recato da uno specialista tricologo, cosa che farò nei prossimi giorni come indicato; ho un po’ di timore per eventuale diagnosi e volevo sapere qualsiasi vostra liberissima opinione.
Vi ringrazio e saluto.
Mi chiamo Marco, sono nuovo del forum.
Ho 35 anni compiuti. Mi sono inscritto perché, in vista di visite con specialisti medici (ho scritto oggi sul suo portale, per prendere appuntamento con Dott. Gigli) volevo fare chiarezza in merito alla possibilità di AGA o calvizie comune.
I miei capelli sono fisiologicamente mediamente sottili. Mio padre (68 anni) è nella situazione III/Vertex sulla scala Norwood ferma da età ca. 40/45 anni salvo imbianchimento; mio nonno paterno tra VI/VII sin dai 40/45 anni; mio nonno materno III/Vertex dai 40 anni. Le mie nonne entrambe con folta capigliatura anche in età avanzata, così mia madre.
Io ho una attaccatura frontale ad “M” molto “arrotondata” sin dall’età puberale; credo sia l’attaccatura “normale” della mia capigliatura e sia poco indicativa nella definizione di una eventuale stempiatura. Dalla scorsa metà primavera (Apr/Maggio 2018) assisto ad un diradamento progressivo su tutto lo scalpo; esteticamente è ancora gestibile (non saprei quindi determinare un livello su qualche scala) ma certamente visibile, ovviamente si accentua a capelli umidi.
Lavo i capelli tre/quattro volte a settimana con shampoo privi di petrolati e parabeni. Non faccio uso di gel o altri trattamenti.
Non assumo farmaci, salvo antistaminici nel periodo primaverile.
Sono stato sottoposto a intervento chirurgico in sedazione generale lo scorso Giugno, sedazione per altro moderna con farmaci ad emivita di pochissime ore.
Dallo scorso Aprile ho modificato sensibilmente il mio regime dietetico in uno più proteico / lipidico (precedentemente era prevalentemente in carboidrati) con cui ho acquistato peso (ora 178cm/75Kg) perché sceso precedentemente a 68/69Kg. Tra l’autunno 2017 e 2018 ho subito una situazione di stress personale/familiare.
I miei esami del sangue sono nella norma per la mia età, qualche impegno renale maggiore dovuto al maggiore apporto proteico della dieta (non ho marker indicativi per la tricologia da esporre) che ora è nella fase di mantenimento quindi con quantità progressivamente da aggiustare.
Non mi sono ancora recato da uno specialista tricologo, cosa che farò nei prossimi giorni come indicato; ho un po’ di timore per eventuale diagnosi e volevo sapere qualsiasi vostra liberissima opinione.
Vi ringrazio e saluto.