Esaurimento nervoso

stefania

Utente
25 Ottobre 2004
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Ho un grosso problema, a parte quello dei capelli... [|)]
Io inizio fermamente a credere che qualcuno della mia famiglia sia affetto da un esaurimento nervoso molto lampante.... Anche se questo soggetto, avrebbe tutti i motivi per non essere soddisfatto della sua vita.... vedo che nel tempo, sono sempre qui frequenti le crisi di urla... pianti... e soprattutto, pensa sempre che sono tutti contro di lui... Ha delle fissazioni... deve comandare sempre, dunque... bisogna per forza assecondarlo... tende, in ogni caso, a farsi vittima delle situazioni.. vuole fare cose pazzesche... tipo spendere 50000.00 o 100000.00 Euro in ristrutturazioni... senza che abbia un'indipendenza economica... tende ad identificare la sua felicità con una casa ben arredata, invece di guardarsi intorno... e capire che prima ancora che una casa ben arredata, dovrebbe mettersi a posto la testa... E' affetto da una brutta malattia autoimmune, e secondo me, questa situazione di continuo stress/tenzione non gli giova per niente.
Nelle crisi peggiori....io non riesco nemmeno a parlarci, tanto che sragiona [:(] Chiaramente non ammette che gli venga detto che ha bisogno di curarsi... o comunque di calmarsi... anzi, è peggio... PERCHE' CREDE CHE HA RAGIONE!
Questo esaurimento l'ha fatto diventare iperattivo... come se avesse bisogno di sfogare...e sfoga sulla casa... sulla pulizia della casa... Alla continua ricerca di un capello per terra... una briciola... si innervosisce per tutto...
Io sinceramente sono parecchio avvilita... ad un certo punto... inizio a pensare che sia meglio togliere le tende... egoisticamente parlando... perchè se continua così, il soggetto in questo lo porteranno ad una casa di cura... o non so' se farà qualche sciocchezza ( [xx(])... ma a tutto il resto del nucleo familiare... verrà sicuramente una nevrosi....

Cosa si fa' in questi casi? Come si procede?

Sono molto molto preoccupata [:(]
 

gordon

Utente
4 Marzo 2004
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se ti sei accorta che l'esaurimento e' lampante, non migliora in nessun modo e non si lascia curare allora fallo portare in una casa di cura, e' la miglior soluzione per lui e per voi.
 

giampaolo

Utente
15 Ottobre 2003
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cara Stefania, è evidente che questo tuo parente, piu' che da esaurimento nervoso, termine ormai in disuso per indicare una notevole varieta' di patologie psichiatriche, dalle piu' banali alle piu' serie, sia affetto da una vera e propria Psicosi, che deve essere prontamente valutata da specialisti in Psichiatria e trattata di conseguenza...non è completamente da escludere che i disturbi psichici, siano da mettere in rapporto alla patologia autoimmune, o alla sua terapia...fa uso cronico di cortisonici, suppongo...direi pertanto che sia necessaria una urgente visita psichiatrica/neurologica, per la valutazione e le terapie del caso, cercando di convincere il paziente della necessita' del consulto...in alcuni casi, tuttavia, è necessario il ricovero coatto...ciao
 

lortas

Utente
10 Luglio 2004
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Capisco cosa voglia dire vivere situazioni simili...una sorta di incubo dal quale è difficile risvegliarsi. Impeccabile come sempre la puntalizzazione di Giampaolo...certo che il ricovero coatto anche se necessario è una bella botta...[xx(] sia per chi viene rinchiuso che per chi rimane....
In bocca al lupo, di tutto cuore
 

marina

Utente
27 Agosto 2004
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Citazione:Messaggio inserito da giampaolo
in alcuni casi, tuttavia, è necessario il ricovero coatto...


Ciao Giampaolo!
ma il ricovero coatto è difficile da attuare o sbaglio? Il mio medico di famiglia, alla quale avevo chiesto come intervenire su una persona probabilmente schizofrenica e pericolosa, mi aveva risposto che era necessario cogliere la persona sul fatto... o si rischiava una denuncia. Forse nel caso di Stefania è più semplice perché la persona dà segni evidenti di disturbi?
Ti ringrazio per la risposta,
Marina
 

giampaolo

Utente
15 Ottobre 2003
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il ricovero coatto, e' l'ultima spiaggia,la soluzione estrema da adottare, in caso di pazienti psichiatrici...si tratta in genere di situazioni complesse, in cui il paziente puo' essere pericoloso per se' e per gli altri, che necessita di un intervento terapeutico inderogabile e non effettuabile a domicilio...la procedura è lunga e complessa...ne so qualcosa[:(]...sono da avvisare le Forze dell'Ordine, avere l'autorizzazione del sindaco del Comune di residenza del soggetto e la collaborazione di altri colleghi medici, che confermino la diagnosi fatta dal primo medico intervenuto...si tratta in genere di una situazione assai spiacevole per medici, parenti ed Autorita'...ciao
 

marina

Utente
27 Agosto 2004
2,241
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Ciao Scuccoball,
purtroppo quanto dici è vero: essendo il ricovero coatto una limitazione della libertà personale, va tutelato in via precauzionale. Però ti posso dire che in giro si sentono sempre più spesso tragedie famigliari, che non sono sempre dettate dai raptus improsivvisi ma a volte da malattie mentali, disturbi psichici già presenti nell'individuo prima del misfatto. Chi tutela i famigliari? Nessuno, caro Scuccoball. Provare che una persona soffra di disturbi è molto spesso difficile e nel frattempo non ti resta che sperare che il congiunto se ne stia buono e calmo. E' una tortura, credimi, sapere di vivere sotto lo stesso tetto con una persona potenzialmente pericolosa. L'unico modo per bloccarlo sarebbe coglierlo sul fatto: espediente quasi del tutto impossibile. Quando sei sul fatto, è già troppo tardi. Non puoi tantomeno cercare di convincere la persona a sottoporsi ad un controllo, non lo farebbe mai. Prova a spiegare ad un schizofrenico che soffre di schizofrenia... Il ricovero coatto è l'unica soluzione per salvaguardare se stessi, le persone che vivono accanto e anche il malato. Se poi i medici, dopo i dovuti controlli, capiscono l'errore, beh, tanto meglio. Nel frattempo però puoi aver salvato la vita a qualcuno.
Ciao
Marina
 

marina

Utente
27 Agosto 2004
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Citazione:Messaggio inserito da Scuccoball

Scusa, questa tua ultima parte di frase non l'ho capita... nel dubbio lo mettiamo in manicomio , e poi se i medici lo liberano perchè si accorgono che non è pazzo tanto meglio ? [:D]



Stavo parlando di stabilire se si trattasse di schizofrenia oppure no. Il ricovero coatto non consiste nel chiudere una persona al manicomio: la persona viene portata in una struttura ospedialiera e viene visitata da medici competenti. Durante la visita si rendono conto del tipo di infermità, se si tratta di schizofrenia o di altri disturbi mentali. Se il ricovero può servire a bloccare un'azione violenta, mi spiace, ma sono totalmente a favore.

Forse non tu hai la più pallida idea di cosa significhi vivere sotto lo stesso tetto con una persona schizofrenica che non si sottopone alla dovute cure. E' una persona pericolosa per sé e per gli altri, che non può condurre una vita normale, che vive in un mondo tutto suo, dove la realtà appare distorta e può diventare seriamente violento. Per i famigliari è un vero calvario, e l'unica soluzione in questi casi, mi spiace, ma è il ricovero coatto.

Non è il caso di Stefania, è chiaro. Per quanto mi riguarda, ho fatto sempre riferimento ad infermità serie.

Ciao
Marina
 

khil

Utente
6 Febbraio 2004
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Il caso esposto da Stefania non è evidentemente da ricovero coatto,aggiungo purtroppo di fronte al tono sofferente con cui lei descrive la situazione.Se già è terribile avere in famiglia uno schizofrenico che abbia esplosioni di violenza cieca,non meno tragico diventa convivere con una persona che magari non arriverebbe mai a picchiarti ma che ti rovina l'esistenza provocandoti livelli di stress che assurgono al livello di vero e proprio trauma psichico.Sono le situazione di mezzo dove la diagnosi non è delle peggiori nel senso appunto dell'effetto diretto e materiale che la malattia puà avere sugli altri,deliri di vario genere che vedono sempre inconsapevole il diagnosticato il quale,pur non essendo da 'ricovero coatto', rifiuta ogni cura con il serio rischio di caratterizzare in negativo e pregiudicare la vita della famiglia per decenni.In certi casi 'di mezzo' in questo come in altri ambiti la legislazione,ma non solo italiana,è fortemente carente e inadeguata.Neppure si può dire a Stefania di abbandonare il parente,seppur ciò potrebbe costituire la salvezza,ma una salvezza raggiunta al prezzo del sicuro affondamento di una figura che in altri momenti deve aver rappresentato qualcos'altro.E' la vita e non è per nulla facile.
 

batgirl

Utente
28 Giugno 2003
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Citazione:Messaggio inserito da giampaolo
non è completamente da escludere che i disturbi psichici, siano da mettere in rapporto alla patologia autoimmune, o alla sua terapia...fa uso cronico di cortisonici, suppongo...direi pertanto che sia necessaria una urgente visita psichiatrica/neurologica
La sorella di una mia amica prende cortisonici da una vita per conto dell'asma e direi anche di una certa ipocondria. Ha cercato di liberarsi dei farmaci attraverso le sezioni terapeutiche con psicologhi e psichiatri; cmq, i docs hanno concluso che sarebbe miciadiale farla vivere senza i cortisonici. Nonostante, tutte le terapie che fa, la vedo ogni volta piú depressa e sfoga la sua ansia nel cibo di modo ad essere ormai obesa. Credi che i cortisonici possano essere responsabile per questo stato di animo?