Che pizza lista... bisogna sempre mettere i puntini sulle i....
Citazione:Ma sia il cortisolo che altri ormoni come il testosterone, possono avere una naturale secrezione a sé stante da ogni estranea motivazione; siamo quindi di fronte alla naturale secrezione ormonale circadiana. Quello che regola la decadenza delle molteplici risposte ormonali, è la condizione di tregua più importante, ovverosia il sonno.
Analizziamo ora la vita di una persona, immaginando che questa compia una vita regolare: supponiamo che si svegli nella maggior parte dei giorni settimanali intorno alle 8.00 e, allo stesso modo vada a dormire a mezzanotte circa. Possiamo contare 8 ore di sonno, una cifra che a mio parere è più che sufficiente per un totale recupero fisiologico. Ecco che questa persona, inconsapevolmente attua una precisa risposta del proprio andamento ormonale, incontrando durante la giornata, l’alternanza dei vari picchi. In base a questa certezza andiamo ad individuarne la precisa decadenza:
Appena sveglio, in questo caso alle 8.00, il nostro soggetto avrebbe un picco di produzione di testosterone, da parte dei testicoli se è un uomo, o da parte delle ghiandole surrenali se egli fosse una donna. Tale picco avrebbe una durata di circa 60-90 minuti, il che significa che terminerebbe alle 9.30 circa. Ultimata l’azione sopraccitata, ecco che vediamo sopraggiungere gli ormoni cortisonici (cortisolo e ACTH ciclico), i quali “domineranno” nelle successive 5 ore circa, giungendo così intorno alle 14 – 14.30. A questo punto nelle 3 ore seguenti, si ha un’interazione dei principali ormoni tiroidei. Trascorse, 11-12 ore dopo il risveglio, si ha un nuovo picco di testosterone, la cui azione potrebbe durare nuovamente 60-90 minuti, quindi agirà presumibilmente nella fascia tra le 19.00 e le 21.00. Durante la notte, a circa 2 ore dall’inizio del sonno, si avrebbe in teoria la contemporanea secrezione di GH e di insulina, situazione alquanto remota dal momento che quest’ultima ostacolerebbe l’azione del primo. A tale proposito, come spiegavo nella sezione alimentare, non devono essere consumati carboidrati nelle ore notturne, al fine di potenziare al massimo il picco di GH da parte della ghiandola pituitaria. Così il ciclo ha seguito, una sequenza che per adattarsi ad un eventuale sconvolgimento degli orari, necessita di tempo: ecco spiegati i disordini fisici che comporta il fuso orario o, le difficoltà delle persone turniste nel riuscire a mantenere costante una situazione di benessere.
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