4 – GLI ESERCIZI
GINNASTICA ATTIVA
Esercizi semplici
Per il muscolo frontale:
- alzare le sopracciglia e spingere verso l’alto: è il movimento da preferire per questo muscolo;
- aggrottare (verso il centro della fronte) le sopracciglia e spingere verso l’alto: è simile al precedente ma provoca un’accentuazione delle rughe per questo è da evitare;
- aggrottare (verso il centro della fronte) le sopracciglia e spingere in giù.
Per i muscoli occipitali:
- Sdraiarsi sul letto, alzare la testa e guardare i piedi finché non si sentono bruciare gli occipitali cercando di muoverli o muovendo la manibola lateralmente da una parte e dall'altra.
- aprire leggermente la bocca e mandare la mandibola in avanti, sempre più avanti e poi indietro, sempre più indietro.
- muovere le orecchie all'indietro.
- effettuare delle contrazioni volontarie con i muscoli occipitali (quando si ha il controllo).
Il muscolo frontale e quelli occipitali sono antagonisti: quando uno si contrae l'altro si distende e viceversa.
Per i muscoli auricolari:
- serrare la mandibola e concentrandosi sulle orecchie, continuare a forzare la chiusura sulla mandibola (senza esagerare) pian piano si cominceranno a muovere anche i muscoli auricolari.
Altri muscoli:
- per il platisma (muscolo che sta tra la gola ed il mento): spingere la lingua contro il palato dopo aver serrato le mascelle, si dovrebbe sentire una pressione sul vertex esattamente sulla verticale che unisce palato e platisma.
- per il collo: fare delle contrazioni volontarie del tipo di quelle che faceva Bruce Lee nei sui film.
Movimento rallentato di Jacopo Fo: muovere lentamente, 1-2 cm al minuto, le orecchie all’indietro e i muscoli frontali fino a sentire un forte calore senza che i muscoli brucino.
In alternativa si può contrarre per 3 secondi e poi lasciare ascoltando il rilassamento spontaneo per 10 secondi.
Se il movimento è corretto anche in questo modo si ottiene il riscaldamento della zona dovuto al rilassamento delle fasce muscolari profonde e al conseguente aumento della circolazione del sangue nei capillari.
Esercizi complessi
Scalp exercise (SE) di Hagerty: consiste nell'alternare il movimento del muscolo frontale, spingendo verso l’alto delle sopracciglia (e non aggrottarle, così si eviteranno le rughe ), col movimento indietro delle orecchie (si contraggono i muscoli occipitali).
In questo modo si muove l'intero scalpo. Per farlo bene bisogna prima imparare a controllare i muscoli occipitali.
Una variante suggerita da Hagerty (che lui chiama esercizi avanzati) è effettuare separatamente i due movimenti tenendo i capelli tra le mani (la trazione deve essere leggera per non danneggiare i bulbi).
GINNASTICA PASSIVA
E’ la ginnastica fatta con le mani che muovono muscoli pellicciai e la galea.
- Porre le mani aperte sopra le orecchie e spingere verso l’alto
- Porre le mani sopra la chierica e spingere su all’infuori e giù all’infuori.
- Una variante al precedente consiste nel porre le mani sopra la chierica (come sopra) e spingere soltanto su e giù.
- Con i gomiti poggiati su un piano mettere i palmi della mano sulle tempie (un po’ sotto l'attaccatura) e cercare di spingere verso l'alto la galea.
- Con un palmo sulla fronte e l'altro sulla nuca, muovere lo scalpo verso l'alto;
- Poggiare le 4 dita della mano (pollice escluso) orizzontalmente sulla fronte e fare su e giù velocemente: si sente lo scalpo che si stacca anche sul vertice se lo si fa con una certa potenza.
MASSAGGI
- Porre le mani sulle tempie (poi man mano farle scorrere verso la nuca) e con le dita che non devono sfregare la cute ma devono trasportarla, massaggiare in senso orario e/o antiorario.
- Strizzare il cuoio capelluto comprimendolo ritmicamente tra le dita di due mani (o i pizzicotti) meglio partire con due mani sui lati opposti che vanno progressivamente avvicinandosi. Si tratta in pratica di frollare una cute per facilitare la ridiscesa dei bulbi in profondità.
- Con i polpastrelli esercitare per 3-5 secondi una pressione graduale ma decisa sul cuoio capelluto.
Sollevare le dita, attendere qualche secondo e ripetere in un'altra zona della cute. Procedere in sequenza su tutto il cuoio capelluto.
- Creare onde sul cuoi capelluto con le mani.
- Far vibrare con le mani il cuoio capelluto.
- Accarezzare con la mano i capelli in varie direzioni (dalla nuca alla fronte, dalla fronte alla nuca, dall'orecchio sinistro a quello destro, ect.).
- Pettinare i capelli per diversi minuti in diverse direzioni.
ALTRI ESERCIZI
Per creare una pressione utile per scollare la galea dall’interno:
- fare un profondo respiro poi chiudere la bocca, mantenendo mascella e mandibola separate, soffiare gonfiando le guance: si
dovrebbe avvertire una pressione positiva sulla fronte e nello scalpo.
- inspirate poi chiudete la bocca e gli occhi e tappatevi il naso e le orecchie e provate a buttare fuori l'aria con il naso: si dovrebbe avvertire una pressione provocata dall’ossigeno che si è intrappolato, sulla zona frontale.
Per attivare i canali linfatici e sanguigni e sbloccare le articolazioni del collo:
- mandare indietro prima verso destra la nuca come per guardare il soffitto, quindi portando in alto il mento inspirate profondamente. Dovrete sentire i nervi del collo tirare è quello è il momento di inspirare. Tenetelo per alcuni secondi poi mandante questa volta indietro a sinistra la nuca e fate lo stesso.
Per rendere più resistenti i capelli:
- tirare i capelli ponendo le mani con le dita aperte (su una zona per volta), poi serrare le dita in modo da afferrare i capelli tra un dito e l’altro, e tirare con piccoli colpetti: così si stimola la circolazione e le radici s’irrobustiscono.
Non preoccuparsi se cade qualche capello, cadono quelli già in fase di telogen.
ESERCIZI TRATTI DALLA MEDICINA ORIENTALE
Con i Cinque Tibetani si può raggiungere il benessere del corpo, della mente, dello spirito e il risveglio della forza vitale perché sono il modo più rapido per riattivare il normale movimento rotatorio dei centri energetici, i chakra.
Nel corpo ci sono sette chakra che possono essere considerati come campi elettrici invisibili a occhio nudo. Ogni chakra ha il centro in una delle sette ghiandole endocrine che hanno la funzione di stimolare la produzione di ormoni che regolano le funzioni del corpo incluso il processo di invecchiamento. Equilibrando i chakra viene normalizzato anche lo squilibrio ormonale, perciò le cellule possono replicarsi e prosperare come quando eravamo giovani. In una persona sana ogni centro energetico ruota a grande velocità, facendo in modo che l’energia vitale (prana) scorra verso l’alto attraverso il sistema endocrino. Se uno di questi centri rallenta, si blocca il flusso di energia vitale influendo così sullo stato di salute.
Per sapere in cosa consistono, come vanno eseguiti i cinque tibetani e approfondire l’argomento chakra visitate questo pagina:
http://www.ilnuovomondo.it/art5tibetani.htm
Posizione sirsàsana o regina delle asana (yoga): si attua ponendo la testa in giù i piedi in su. Il peso del corpo deve cadere sulla parte della testa vicino alla fronte e non sul centro della stessa. Bisogna evitare d’eseguirla durante la digestione, può dare u