Ecco quelli che accusavano Hitler

dihablo

Utente
6 Maggio 2004
212
0
165
[Ecco quelli che accusavano Hitler]
(in alto a destra la celeberrima foto di Yalta...con roosvelt, churchill e stalin)

Un cittadino saudita rinchiuso nel carcere di Abu Ghreb afferma di aver visto con i propri occhi l'uccisione di un neonato di fronte a sua madre e lo stupro di una giovane ventenne irachena. Ha vissuto in condizioni bestiali esclusivamente a causa della sua nazionalità
Haydar al-Muzri', un saudita che ha passato 11 mesi in quella prigione, ha affermato che fu proprio la sua cittadinanza la causa del suo arresto a Kerbela, in Iraq, nonostante fosse entrato legalmente nel paese attraverso il confine siriano. Haydar ha inoltre affermato di aver visto
almeno una trentina di detenuti sauditi nel carcere di Abu Ghreb.
Haydar afferma inoltre che la tortura psicologica in inverno fu la più dura, quando ci mettevano in una vasca d'acqua fredda e poi ci lasciavano con quasi niente addosso. Ci picchiavano spesso, alla faccia dei diritti dell'uomo e delle sue libertà tanto decantate da loro (...). Il cibo, invece, dice Haydar, era dei peggiori; non lo davano nemmeno ai
cani che avevano. Nel mese di Ramadan rimanemmo tutti avvelenati dal cibo.
Al-Muzri' ha affermato inoltre di aver visto i secondini americani buttare un neonato in un corridoio, strappandolo dalle mani di sua madre perché dava loro fastidio. Il neonato morì sul colpo. La madre invece ebbe uno shock e perse i sensi. L'ex-detenuto ha inoltre sottolineato che fra I prigionieri sauditi c'erano medici e una squadra di volontari arrivati in Iraq per dar sollievo alla popolazione irachena dopo la caduta del regime.
I loro documenti non avevano nessun valore e non permisero il loro rilascio. Furono interrogati come sostenitori della resistenza irachena.

fonte:noreporter.org
 

dihablo

Utente
6 Maggio 2004
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[Ecco quelli che accusavano Hitler]
(in alto a destra la celeberrima foto di Yalta...con roosvelt, churchill e stalin)

Un cittadino saudita rinchiuso nel carcere di Abu Ghreb afferma di aver visto con i propri occhi l'uccisione di un neonato di fronte a sua madre e lo stupro di una giovane ventenne irachena. Ha vissuto in condizioni bestiali esclusivamente a causa della sua nazionalità
Haydar al-Muzri', un saudita che ha passato 11 mesi in quella prigione, ha affermato che fu proprio la sua cittadinanza la causa del suo arresto a Kerbela, in Iraq, nonostante fosse entrato legalmente nel paese attraverso il confine siriano. Haydar ha inoltre affermato di aver visto
almeno una trentina di detenuti sauditi nel carcere di Abu Ghreb.
Haydar afferma inoltre che la tortura psicologica in inverno fu la più dura, quando ci mettevano in una vasca d'acqua fredda e poi ci lasciavano con quasi niente addosso. Ci picchiavano spesso, alla faccia dei diritti dell'uomo e delle sue libertà tanto decantate da loro (...). Il cibo, invece, dice Haydar, era dei peggiori; non lo davano nemmeno ai
cani che avevano. Nel mese di Ramadan rimanemmo tutti avvelenati dal cibo.
Al-Muzri' ha affermato inoltre di aver visto i secondini americani buttare un neonato in un corridoio, strappandolo dalle mani di sua madre perché dava loro fastidio. Il neonato morì sul colpo. La madre invece ebbe uno shock e perse i sensi. L'ex-detenuto ha inoltre sottolineato che fra I prigionieri sauditi c'erano medici e una squadra di volontari arrivati in Iraq per dar sollievo alla popolazione irachena dopo la caduta del regime.
I loro documenti non avevano nessun valore e non permisero il loro rilascio. Furono interrogati come sostenitori della resistenza irachena.

fonte:noreporter.org
 

dihablo

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6 Maggio 2004
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[Ecco quelli che accusavano Hitler]
(in alto a destra la celeberrima foto di Yalta...con roosvelt, churchill e stalin)

Un cittadino saudita rinchiuso nel carcere di Abu Ghreb afferma di aver visto con i propri occhi l'uccisione di un neonato di fronte a sua madre e lo stupro di una giovane ventenne irachena. Ha vissuto in condizioni bestiali esclusivamente a causa della sua nazionalità
Haydar al-Muzri', un saudita che ha passato 11 mesi in quella prigione, ha affermato che fu proprio la sua cittadinanza la causa del suo arresto a Kerbela, in Iraq, nonostante fosse entrato legalmente nel paese attraverso il confine siriano. Haydar ha inoltre affermato di aver visto
almeno una trentina di detenuti sauditi nel carcere di Abu Ghreb.
Haydar afferma inoltre che la tortura psicologica in inverno fu la più dura, quando ci mettevano in una vasca d'acqua fredda e poi ci lasciavano con quasi niente addosso. Ci picchiavano spesso, alla faccia dei diritti dell'uomo e delle sue libertà tanto decantate da loro (...). Il cibo, invece, dice Haydar, era dei peggiori; non lo davano nemmeno ai
cani che avevano. Nel mese di Ramadan rimanemmo tutti avvelenati dal cibo.
Al-Muzri' ha affermato inoltre di aver visto i secondini americani buttare un neonato in un corridoio, strappandolo dalle mani di sua madre perché dava loro fastidio. Il neonato morì sul colpo. La madre invece ebbe uno shock e perse i sensi. L'ex-detenuto ha inoltre sottolineato che fra I prigionieri sauditi c'erano medici e una squadra di volontari arrivati in Iraq per dar sollievo alla popolazione irachena dopo la caduta del regime.
I loro documenti non avevano nessun valore e non permisero il loro rilascio. Furono interrogati come sostenitori della resistenza irachena.

fonte:noreporter.org
 

ares

Utente
19 Febbraio 2004
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265
Yuza, se anche fosse un caso su un milione sarebbe qualcosa di agghiacciante. Se anche ad un solo prigioniero è stato torto un solo capello si tratta di una cosa abominevole.

La tortura è una delle pratiche più diffuse ad oggi nel mondo e vale sempre la parola del singolo detenuto contro la parola del grande Accusatore e degli sciocchi che lo seguono acriticamente.

Le abbiamo avute in casa nostra le torture, non so se le abbiamo adesso, ma ancora chiudiamo gli occhi.

Non so se l'articolo riportato da Dihablo dica il vero o meno (non vorrei sbagliarmi ma quel sito riporta un gran numero di notizie prese da varie fonti e non conosco la fonte di questa notizia), ma rimane il fatto che dire a priori no, gli USA non fanno torture in quanto sono gli USA non significhi nulla.

Ne abbiamo già discusso, Yuza, e già eravamo in disaccordo, cmq aspetto con ansia il rapporto che preparerà Amnesty International.
 

batgirl

Utente
28 Giugno 2003
12,792
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2,015
A proposito di tortura, vorrei denunciare il mio dentista
happy48.gif
happy69.gif
...ehehehe, a mio avviso ieri ha usato un apparecchio di tortura del medioevo...
 
18 Maggio 2003
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x Ares: sono daccordo con te nel dire che se ci fosse un solo caso su un milione sarebbe già agghiacciante. Però non si può accusare una nazione e il suo esercito per qualche svitato!
 

dekko

Utente
28 Maggio 2004
354
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265
Io credo che chi non condanna queste cose e cerca di coprirle, come già è stato fatto in passato e responsabile quanto chi le ha compiute.
Come sempre l'uomo per fare vedere quanto vale agli altri compie azioni disdicevoli, non serve sempre la forza per farlo, l'esempio più banale del mondo: io ho degli amici come tutti voi spero, non le ho mica dovuti picchiare per conquistare la loro fiducia e amicizia ne tanto meno devo far vedere di essere più forte di loro, ma bensì li devo aiutare nel momento del bisogno devo saperli ascoltare e incoraggiare ed essere sempre disponibile nei loro confronti, solo così posso essere contento di me e del mio comportamento e essere sicuro che mai mi lasceranno nei guai quando verra il momento anche per me.

Impariamo a ascoltare non solo a parlare