la ferritina è una forma di deposito del ferro; i valori sierici forniscono una stima di quanto ferro ci sia nel compartimento di deposito; le variazioni della stessa non possono essere prese in termini assoluti, vanno valutate riportandole ad altri valori e all'intero quadro clinico;
normalmente deve essere valutata:
-la sideremia, che nel caso di anemia sideropenica sarà ridotta
-la TIBC, cioè la capacità ferro legante: valore della transferrina nel caso di saturazione massima dei suoi legami, in questi casi sarà aumentata.
-la ferritina, indice appunto delle riserve dovrebbe solitamente essere diminuita; ma si deve fare attenzione ad una alterazione con aumento dei valori dovuta ad esempio ad una infiammazione in corso (poichè la ferritina è una proteina della fase acuta)
clinicamente avremo: pallore, astenia, malessere, glossite, esofagite,unghie e capelli fragili, disturbi mestruali; ed inoltre i segni comuni a tutte le anemie.
nelle anemie da malattie croniche le cose cambiano (ferritina aumenta, sideremia diminuiche, TIBC diminuisce)
nelle anemie megaloblastiche la cosa è ulteriormente diversa;
quindi attenzione a non generalizzare, i dati degli esami del sangue se possono dirci qualche cosa, devono essere studiati criticamente, considerando eventualità e interazioni, non esiste mai una diretta corrispondenza: valore alterato ---> patologia.