Dottori: iodio e tiroide

elina

Utente
20 Settembre 2006
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l'endocrinologo mi ha dato da prendere sale iodato per un leggero ipotiroidismo con anticorpi lievemente alterati
poi ho letto in rete che lo iodio aumenta la produzione di anticorpi
è vero?
 

marina

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27 Agosto 2004
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Lo idio stimola la tiroide un po' pigra e, nel tuo caso, puo' farti solo bene, visto che hai gli anticorpi lievemente alterati (il medico ti ha parlato di ipotiroidismo subclinico?)
Puoi postare i risultati delle analisi del sangue?
Ciao
Marina
 

elina

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20 Settembre 2006
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Inoltre, nelle aree con sufficiente apporto iodico la supplementazione di tale oligoelemento può indurre un ipotiroidismo transitorio e reversibile poiché viene inibita la biosintesi ed il rilascio dell'ormone e aumentata l'autoimmunità tiroidea.
La terapia con amiodarone, ad esempio, è una causa frequente di ipotiroidismo indotto da iodio, per la presenza di questo in percentuale del 35% nella molecola farmaceutica e per la lunga emivita.
Anche il litio può determinare un ipotiroidismo transitorio in 1/3 dei pazienti con o senza anticorpi antitiroide mediante un meccanismo diretto sul rilascio degli ormoni tiroidei. Anticorpi antitiroide possono ritrovarsi in numerose altre condizioni cliniche: pazienti affetti da cancro, malattie mieloproliferative, sindromi mielodisplastiche e particolarmente interessante è il caso dei pazienti affetti da epatite virale trattata con interferone alfa che nel 20% dei casi sviluppano anticorpi antitiroide e nel 5% vanno incontro ad ipotiroidismo.
http://www.sitri.it/tiroidite/tiroidite.html
Da quello che dice Marliani non mi sembra che lo iodio sia sempre benefico!
 

rosarioe

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21 Febbraio 2007
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Un assunzione eccessiva di iodio per lunghi periodi può portare allo sviluppo di tiroidite di hashimoto in soggetti prediposti geneticamente?doc rispondete x fav
 

marina

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27 Agosto 2004
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Citazione:Messaggio inserito da elina
Da quello che dice Marliani non mi sembra che lo iodio sia sempre benefico!


Infatti, dice nelle zone con sufficiente apporto di iodio.
Elina, non e' che ti stai agitando un po' troppo? E comunque dovresti assumere quantita' veramente elevate... hai intenzione di mangiare sale a colazione, pranzo e cena?
Stai serena...
 

marina

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27 Agosto 2004
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Citazione:Messaggio inserito da RosarioE
Un assunzione eccessiva di iodio per lunghi periodi può portare allo sviluppo di tiroidite di hashimoto in soggetti prediposti geneticamente?doc rispondete x fav


Se sei predisposto geneticamente e' sufficiente molto meno, a volte anche un periodo di stress...
 

rosarioe

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21 Febbraio 2007
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marina se non hai predisposizione genetica è rarissimo sviluppare tiroidite di hashimoto il fattore di rischio per chi ha gli antigeni patologici aumenta di centinaia di migliaia di volte...
 

marina

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27 Agosto 2004
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Citazione:Messaggio inserito da RosarioE
marina se non hai predisposizione genetica è rarissimo sviluppare tiroidite di hashimoto il fattore di rischio per chi ha gli antigeni patologici aumenta di centinaia di migliaia di volte...


Dipende. Soprattutto per le donne, il fattore di rischio e' molto piu' alto, pensa che spesso ci si ammala di tiroidite dopo il parto.
E comunque, sopra ho specificato, se hai predisposizione genetica.

Io vivo nella bergamasca dove c'e' carenza di iodio e questa e' una delle zone con maggior concentrazione di malati di tiroidite. Lo stesso avviene a Stoccolma (altra citta' dove ho abitato): il mare non e' particolarmente salato, anzi e' dolciastro e c'e' forte carenza di iodio. L'incidenza e' molto elevata anche lassu'. Ti basti che in ufficio siamo 4 donne e due (togli me perche' io ora non ho piu' l'hashimoto) ne abbiamo sofferto, e nel mio palazzo conosco almeno 4 donne che ne soffrono, e siamo una ventina di famiglie.
Purtroppo la tiroidite di hashimoto e' una patologia di scoperta abbastanza recente e quindi diagnosticata in ritardo, ma ne soffrono molte persone...
 

rosarioe

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21 Febbraio 2007
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ciò che hai scritto non mi è molto chiaro, ti spiego in breve quello che so:
dunque la tiroidite di hashimoto è diagnosticabile dalla presenza di autoanticorpi contro la tireoglobulina e le cellule microsomiali della tiroide uniti alla presenza dei noduli che sono il primo sintomo della tiroidite, forse il vero danno non lo fanno gli anticorpi ma i linfociti t forse anche cellule nk con meccanismo anticorpo mediato.Comunque i sintomi della malattia si sviluppano nel tempo perchè la tiroide continua a funzionare perfettamente finchè ce la fa poi si va verso l'ipotiroidismo(secondo alcuni preceduto da una fase di ipertiroidismo non so).Il fatto che dopo il parto si verifichi la tiroidite credo tu ti riferisca ai sintomi,perchè immagino gli autoanticorpi erano già presenti,poi che molti soffrano di tiroide dove c'è carenza di iodio è dovuto al morbo di Basedow-graves,che porta a ipertiroidismo oltre al gozzo.Quando scrivi che non hai più l'hashimoto non capisco perchè non è nota ad oggi la remissione di una patologia autoimmune,mentra è possibile che non se ne manifestino i sintomi o che possano essere curati(sempre i sintomi).Ciao spero di essere stato chiaro,cmq attendo il parere dei doc,è ora che entrino nella discussione[:D]
 

marina

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27 Agosto 2004
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Citazione:Messaggio inserito da RosarioE
Il fatto che dopo il parto si verifichi la tiroidite credo tu ti riferisca ai sintomi,perchè immagino gli autoanticorpi erano già presenti

Ci sono casi di persone con tiroidi nella norma prima della gravidanza e che sviluppano tiroiditi in seguito al lieto evento (vedi allegato). Io stessa conosco dei casi di questo tipo.

Citazione:Quando scrivi che non hai più l'hashimoto non capisco perchè non è nota ad oggi la remissione di una patologia autoimmune

Gli anticorpi possono ritornare nella norma, come e' successo a me. Sono noti diversi casi, anche se non sono molti, secondo il mio medico.

Un problema al femminile
Perché sono soprattutto le donne a soffrire di questi disturbi? Una risposta precisa ancora non c'è, sembra però che tutto dipenda dal più complesso equilibrio ormonale della donna rispetto all'uomo. La prova è che le malattie tiroidee spesso compaiono in coincidenza con fasi ormonali particolarmente delicate, come la gravidanza o la menopausa. Si è scoperto, poi, che gli estrogeni aumentano la perdita di iodio attraverso le urine, quindi la tiroide della donna si trova a lavorare con meno carburante ed è così più a rischio di malattie.
Un recente studio di Lancet ha svelato, però, che la tiroide di alcune donne può essere un organo chimerico. Che cosa significa? Semplice, le cellule che la compongono hanno caratteristiche genetiche sia maschili sia femminili. Lo studio effettuato dagli statunitensi ha analizzato con sonde molecolari apposite il tessuto tiroideo di una trentina di donne sottoposte a tiroidectomia per gozzi nodulari e tiroiditi croniche. In poco più della metà delle pazienti operate sono state trovate cellule maschili, mentre in nessuna delle tiroidi dei soggetti del gruppo di controllo sono apparsi elementi con il cromosoma Y. Non sembra casuale che oltre la metà delle donne con il chimerismo abbia avuto un figlio maschio e sia risultata affetta dalla tiroidite di Hashimoto. Pur non potendo affermare con certezza che queste cellule siano responsabili delle malattie autoimmuni della tiroide, è evidente un'associazione tra chimerismo, figli maschi e tireopatie.

http://www.dica33.it/argomenti/endocrinologia/tiroide/tiroide1.asp