La dismorfofobia
(ovvero la non-malattia)
Sono sempre più frequenti i pazienti dermatologici e segnatamente tricologici che si vedono affetti da dermatite, malattie dermatologiche, alopecia o disturbi cutanei che li rendono ai loro occhi brutti ... ma obiettivamente tutto questo non c'è! Una volta si sarebbe parlato di una fissazione.
La dismorfofobia è definita come l'ossessione per un difetto immaginario dell'aspetto esteriore.
L'eccessiva preoccupazione comporta una significativa tensione emozionale, isolamento sociale e una deficitaria funzione nella vita di relazione, nel lavoro e nell'istruzione.
I pazienti sviluppano comportamenti ritualistici ripetitivi e ossessivi, come il guardarsi alla specchio, l'acconciarsi in modo eccessiva e il porre frequenti domande per ottenere rassicurazioni dalla famiglia, dagli amici e dai medici.
L'autoconsapevolezza può essere di grado elevato, inesistente o variabile nel tempo. La comparsa del disturbo avviene generalmente durante l'adolescenza ma la patologia può diventare cronica.
L'incidenza è sconosciuta, si ritiene che ne sia affetto fino all' 1% della popolazione degli USA ma l'affezione è ubiquitaria.
La non-malattia dermatologica consta spesso anche di disturbi dolorosi caratterizzati da bruciore nella sede corporea affetta, in assenza di un'evidente patologia cutanea. La variante delirante è considerata un disturbo distinto, una psicosi ipocondriaca monosintomatica.
I pazienti con dismorfofobia sono in genere ossessionati dalle sedi corporee più importanti nell'immagine esteriore e le fissazioni più frequenti riguardano il volto, il cuoio capelluto e i genitali. Le donne sono più propense a focalizzarsi sui capelli, sul volto e sulle mammelle, mentre gli uomini tendono a concentrare la propria attenzione sui genitali. I problemi di natura dermatologica comprendono rughe, cicatrici, acne, eccessiva peluria sul volto, cute untuosa e alopecia. I pazienti possano lamentare inoltre intenso bruciore, spesso invalidante, sul cuoio capelluto, sul volto, sulla bocca, sulle labbra, sulla lingua o sui genitali, senza che esista una patologia dermatologica significativa. L' 80% circa dei pazienti risulta ossessionato da più di una regione corporea.
Il disturbo psichico più frequentemente associato alla dismorfofobia è la depressione, che si sviluppa però nella maggior parte dei pazienti in seguito alla comparsa della dismorfofobia e può rappresentare una risposta al disturbo.
I pazienti sono
(ovvero la non-malattia)
Sono sempre più frequenti i pazienti dermatologici e segnatamente tricologici che si vedono affetti da dermatite, malattie dermatologiche, alopecia o disturbi cutanei che li rendono ai loro occhi brutti ... ma obiettivamente tutto questo non c'è! Una volta si sarebbe parlato di una fissazione.
La dismorfofobia è definita come l'ossessione per un difetto immaginario dell'aspetto esteriore.
L'eccessiva preoccupazione comporta una significativa tensione emozionale, isolamento sociale e una deficitaria funzione nella vita di relazione, nel lavoro e nell'istruzione.
I pazienti sviluppano comportamenti ritualistici ripetitivi e ossessivi, come il guardarsi alla specchio, l'acconciarsi in modo eccessiva e il porre frequenti domande per ottenere rassicurazioni dalla famiglia, dagli amici e dai medici.
L'autoconsapevolezza può essere di grado elevato, inesistente o variabile nel tempo. La comparsa del disturbo avviene generalmente durante l'adolescenza ma la patologia può diventare cronica.
L'incidenza è sconosciuta, si ritiene che ne sia affetto fino all' 1% della popolazione degli USA ma l'affezione è ubiquitaria.
La non-malattia dermatologica consta spesso anche di disturbi dolorosi caratterizzati da bruciore nella sede corporea affetta, in assenza di un'evidente patologia cutanea. La variante delirante è considerata un disturbo distinto, una psicosi ipocondriaca monosintomatica.
I pazienti con dismorfofobia sono in genere ossessionati dalle sedi corporee più importanti nell'immagine esteriore e le fissazioni più frequenti riguardano il volto, il cuoio capelluto e i genitali. Le donne sono più propense a focalizzarsi sui capelli, sul volto e sulle mammelle, mentre gli uomini tendono a concentrare la propria attenzione sui genitali. I problemi di natura dermatologica comprendono rughe, cicatrici, acne, eccessiva peluria sul volto, cute untuosa e alopecia. I pazienti possano lamentare inoltre intenso bruciore, spesso invalidante, sul cuoio capelluto, sul volto, sulla bocca, sulle labbra, sulla lingua o sui genitali, senza che esista una patologia dermatologica significativa. L' 80% circa dei pazienti risulta ossessionato da più di una regione corporea.
Il disturbo psichico più frequentemente associato alla dismorfofobia è la depressione, che si sviluppa però nella maggior parte dei pazienti in seguito alla comparsa della dismorfofobia e può rappresentare una risposta al disturbo.
I pazienti sono