Ciao a tutti!
Il 12/06/23 mi sono sottoposto a trapianto di capelli per ricostruire l'hairline.
Premetto che ho sempre avuto la fronte altina e dall'età di 20 anni sono iniziati i primi diradamenti, partendo dalla zona tempie.
Oggi ho 34 anni.
Intro sperando di essere breve.
Ho sempre tenuto controllato questa perdita ma vuoi per timidezza o vergogna non ne ho mai parlato ai miei genitori e ovviamente mascheravo con pettinature in avanti.
La cosa però che più mi rode è stato il silenzio totale del parrucchiere che mi tagliava i capelli. Credo che nessuno più che il parrucchiere debba tenere conto della salute della cute dei suoi clienti. Purtroppo ancora oggi a distanza di anni troppi parrucchieri si adoperano a fare "trattamenti" che portano 5 minuti di freschezza alla testa e te lo decantano come il sacro graal, una volta al mese quando vai a fare il taglio, ma mai che senta un parrucchiere a consigliare una visita tricologica.
So che in questi ultimi anni molti parrucchieri si stanno "svegliando" da questa ibernazione di silenzio assordante.
Fino a due, tre anni fa il problema stempiature non mi dava noia ma poi sono cominciate le pubblicità mirate sui capelli. In pratica sui social tutti hanno i capelli, tutti perfetti e cominciavo piano piano a rosicare di questa cosa. O capelli perfetti oppure pelati e io mi trovavo nel mezzo.
Era diventato impensabile indossare la cuffia in inverno e andare in bici senza cappello non parliamone. Tuffo in acqua spensierato? Sia mai.
Tubi di lacca e mezz'ore davanti allo specchio prima di uscire per coprire le stempiate che ogni giorno mi sembravano sempre più evidenti. Nell'arco di due anni posso dire che psicologicamente questa cosa mi aveva tagliato in due. La mia fortuna è stata quella di avere un piccolo neo sulla parte sx della stempiata e misuravo i cm di distanza dalla tempi pelata ai capelli centrali. L'altro lato lo misuravo dalla sopracciglia. Un modo molto pratico e sicuro per confermarmi lo stop dell'arretramento.
Mi decido che cosi non posso continuare; faccio una visita tricologica e mi prescrivono 1 anno di fina e minoxidil in soluzione topica. Nessun segno di rinfoltimento, solo leggerissima peluria.
Dopo i 12 mesi mollo pian piano la cura e penso al trapianto come consigliato dalla tricologa; per il mio caso non c'era nessun'altra scappatoia.
A distanza di 6 mesi più o meno effettuo il trapianto.
Desideravo un trapianto semi rasato ed è quello che ho fatto, ma credetemi che è na roba impossibile da vedere; per chi ha da rinfoltire golfi e abbassare lievemente l'hl dopo qualche settimana li taglia a forbice perchè si è impresentabili. Parlo per me, magari ad altri è andata di lusso.
Il giorno del trapianto è stato abbastanza semplice, nessun dolore insopportabile di nota.
Il problemino fisico e psicologico l'ho avuto durante le prime notti insonni, dal dolore del collo e fastidio della donatrice fino al decimo giorno.
Insomma chi ne parla come una passeggiata gli direi di andarci cauto.
Alla fine dei dolori cominciano le prime grandi pippe mentali dovute dalla fretta e cosa ancor più tosta il dover ritornare tra la gente. In pochi ne parlano ma mi sono sentito preso per il culo quando mi hanno detto di indossare il cappello/bandana sul luogo di lavoro e di fatti essendo io un tipo molto carismatico non ho mai indossato nulla a lavoro; mostro il rossore, applico la lozione e rispondo dicendo che si tratta di dermatite.
Per molta gente tornare nella società sarà il problema più grande del post trapianto. Non esiste stratagemma o scappatoia che sia e questo è il prezzo da pagare.
Ora sono 18 giorni che i miei 2000 bulbi sono saldi e sono in leggera shock loss. Un pò di rossore rosaceo c'è ma lo sto gestendo con lozioni apposite e nell'arco di qualche giorno dovrebbe sparire. Nei giorni seguenti, magari al trentesimo metterò qualche foto cosi da testimoniare questo percorso.
Un caro saluto a tutti voi, qualsiasi percorso stiate seguendo! A presto.
Il 12/06/23 mi sono sottoposto a trapianto di capelli per ricostruire l'hairline.
Premetto che ho sempre avuto la fronte altina e dall'età di 20 anni sono iniziati i primi diradamenti, partendo dalla zona tempie.
Oggi ho 34 anni.
Intro sperando di essere breve.
Ho sempre tenuto controllato questa perdita ma vuoi per timidezza o vergogna non ne ho mai parlato ai miei genitori e ovviamente mascheravo con pettinature in avanti.
La cosa però che più mi rode è stato il silenzio totale del parrucchiere che mi tagliava i capelli. Credo che nessuno più che il parrucchiere debba tenere conto della salute della cute dei suoi clienti. Purtroppo ancora oggi a distanza di anni troppi parrucchieri si adoperano a fare "trattamenti" che portano 5 minuti di freschezza alla testa e te lo decantano come il sacro graal, una volta al mese quando vai a fare il taglio, ma mai che senta un parrucchiere a consigliare una visita tricologica.
So che in questi ultimi anni molti parrucchieri si stanno "svegliando" da questa ibernazione di silenzio assordante.
Fino a due, tre anni fa il problema stempiature non mi dava noia ma poi sono cominciate le pubblicità mirate sui capelli. In pratica sui social tutti hanno i capelli, tutti perfetti e cominciavo piano piano a rosicare di questa cosa. O capelli perfetti oppure pelati e io mi trovavo nel mezzo.
Era diventato impensabile indossare la cuffia in inverno e andare in bici senza cappello non parliamone. Tuffo in acqua spensierato? Sia mai.
Tubi di lacca e mezz'ore davanti allo specchio prima di uscire per coprire le stempiate che ogni giorno mi sembravano sempre più evidenti. Nell'arco di due anni posso dire che psicologicamente questa cosa mi aveva tagliato in due. La mia fortuna è stata quella di avere un piccolo neo sulla parte sx della stempiata e misuravo i cm di distanza dalla tempi pelata ai capelli centrali. L'altro lato lo misuravo dalla sopracciglia. Un modo molto pratico e sicuro per confermarmi lo stop dell'arretramento.
Mi decido che cosi non posso continuare; faccio una visita tricologica e mi prescrivono 1 anno di fina e minoxidil in soluzione topica. Nessun segno di rinfoltimento, solo leggerissima peluria.
Dopo i 12 mesi mollo pian piano la cura e penso al trapianto come consigliato dalla tricologa; per il mio caso non c'era nessun'altra scappatoia.
A distanza di 6 mesi più o meno effettuo il trapianto.
Desideravo un trapianto semi rasato ed è quello che ho fatto, ma credetemi che è na roba impossibile da vedere; per chi ha da rinfoltire golfi e abbassare lievemente l'hl dopo qualche settimana li taglia a forbice perchè si è impresentabili. Parlo per me, magari ad altri è andata di lusso.
Il giorno del trapianto è stato abbastanza semplice, nessun dolore insopportabile di nota.
Il problemino fisico e psicologico l'ho avuto durante le prime notti insonni, dal dolore del collo e fastidio della donatrice fino al decimo giorno.
Insomma chi ne parla come una passeggiata gli direi di andarci cauto.
Alla fine dei dolori cominciano le prime grandi pippe mentali dovute dalla fretta e cosa ancor più tosta il dover ritornare tra la gente. In pochi ne parlano ma mi sono sentito preso per il culo quando mi hanno detto di indossare il cappello/bandana sul luogo di lavoro e di fatti essendo io un tipo molto carismatico non ho mai indossato nulla a lavoro; mostro il rossore, applico la lozione e rispondo dicendo che si tratta di dermatite.
Per molta gente tornare nella società sarà il problema più grande del post trapianto. Non esiste stratagemma o scappatoia che sia e questo è il prezzo da pagare.
Ora sono 18 giorni che i miei 2000 bulbi sono saldi e sono in leggera shock loss. Un pò di rossore rosaceo c'è ma lo sto gestendo con lozioni apposite e nell'arco di qualche giorno dovrebbe sparire. Nei giorni seguenti, magari al trentesimo metterò qualche foto cosi da testimoniare questo percorso.
Un caro saluto a tutti voi, qualsiasi percorso stiate seguendo! A presto.