Diagnosi AGA

chad

Utente
10 Maggio 2017
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Buongiorno a tutti.
Ho 32 anni e purtroppo sembrerebbe che è arrivato anche per me il momento di confrontarmi con un principio di alopecia.
Già una decina di anni fa notai un diradamento di capelli nella parte frontale ma dopo alcune visite dermatologiche non risultò nulla di evidente. Non nascondo che all'epoca la cosa mi inquietò parecchio perchè sono sempre stato molto attaccato ai miei capelli e speravo che il sentimento fosse reciproco. Da allora non ci ho più fatto caso, la zona è rimasta sempre uguale, ho sempre continuato a perdere capelli ma non notando un peggioramento evidente ho archiviato il caso e sono andato avanti senza crearmi paranoie inutili. Nell'ultimo anno ho cominciato a notare una leggera stempiatura (una cosa davvero minima). All'inizio ho lasciato perdere poi mi sono deciso, visto che non ho più 20 anni, a fare una visita tricologica. Ieri ho fatto la visita e finita la tricoscopia (durata qualche minuto) il verdetto è stato pesante: aga. Mi è stato detto che nella parte frontale, quella per l'appunto che già da parecchi anni mi è sempre sembrata più diradata (non apprezzabile a capello asciutto ma visibile a capello bagnato) ha effettivamente una percentuale di capelli normali tra il 30 ed il 50% mentre le restanti porzioni sono formate da capelli più fini con bulbi più piccoli e ci sono punti in cui il bulbo non c'è più. In conseguenza di ciò mi è stata prescritta la finasteride. Ora, non voglio mettere in dubbio la competenza di chi mi ha visitato ma volevo sapere se effettivamente solo con una tricoscopia sia possibile diagnosticare l'aga in maniera inequivocabile o se è necessario procedere con altri test per togliere ogni ombra di dubbio. Chiedo questo perchè mi rendo conto che la finasteride non è una caramella e vorrei essere sicuro di incominciare la cura per un motivo valido ed inequivocabile.
Grazie mille a tutti voi!
 

chad

Utente
10 Maggio 2017
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Grazie mille dott. Gigli per la sua celere e gentile risposta.
Non nascondo che purtroppo la cosa mi ha scosso parecchio a livello emotivo ma almeno posso attingere dalla fonte della speranza nel fatto che, la cura, con il tempo, possa rallentare l'inevitabile e magari riesca a regalarmi ancora qualche anno in compagnia dei miei capelli.
 

chad

Utente
10 Maggio 2017
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Gentile dott. Gigli, buongiorno.

Approfitto della sua disponibilità per chiederle un'ultima cosa.
Non nascondo che ho letto molto in merito ai benefici ma anche agli effetti collaterali legati all'uso di finasteride e ho un dubbio. In famiglia c'è stato un caso di tumore al seno (mia nonna materna fu colpita da questo male all'età di 47 anni) e volevo sapere se questo precedente rappresenta un fattore di rischio di una certa importanza per me visto che sarei intenzionato ad intraprendere la cura. Le chiedo questo perchè ho letto di casi (non documentati) in cui gli utilizzatori del farmaco accusavano problemi di ginecomastia maschile.

Grazie mille!