devi vergognarti

tempions

Utente
15 Maggio 2003
1,728
1
615
Stamattina vado in visita dal dermatologo.
Ho organizzato il viaggio in treno, ad eccezione dell'arrivo da casa alla stazione di partenza che avevo programmato di fare con un passaggio di mio padre.
Una operazione che gli sarebbe costata 25 minuti della sua vita, essendo la stazione a qualche decina di km.
Nei giorni precedenti mi aveva dato la sua disponibilità, stamattina invece per sopraggiunti motivi (è impegnato a lavare l'auto) non mi ha potuto accompagnare Devi andare a fare la visita? E io che ci devo fare...vedi come devi andare.
Poco importa, ho altre alternative.
Ancora una volta però colpisce più che il gesto il modo, o meglio i modi.
Una persona squallida che non meriterebbe un quarto dei suoi affetti. Un personaggio ai miei occhi ridicolo (o meglio ridicolissimo) da almeno un paio d'anni che non è nè un padre autoritario, nè l'amico dei figli. Una persona semplicemente mediocre, o giù di li' che inconsapevolmente si è giocata tutto : figli, moglie e sopratutto la sua stessa faccia (ma quella non fà testo).
Si parla tanto di famiglia, di unioni matrimonali e di valori. Alla luce di queste valutazione la sua vita sarebbe da cappio al collo, perchè è l'ultimo dei mediocri, le sue performance di ignoranza, incoerenza e sopratutto di slealtà (un giorno per una cosa che feci mi disse che ero poco uomo) hanno fatto storia nella mia vita.
In questi anni ho visto piangere miei amici per la morte di un loro padre. Io un padre non l'ho mai avuto, non potrei mai disperarmi per qualcosa che non c'è, non sono (vi giuro) mai riuscito a capire il dolore di chi ha perso un padre se non attraverso l'esperienza di vita di mia madre che bene (e anche male) è riuscita ad infondere un amore verso i figli che quell'uomo mediocre (o peggio) non è riuscito a dare.
Praticamente ho svuotato i ricordi di mio padre, ne avevo giusto un paio, per il resto mi rimane una persona che non riesco a collocare in cima alla classifica degli affetti.
Ormai sono grande, sono più maturo e eventi del genere non fanno altro che caricarmi dandomi fiducia incondizionata nel futuro e nella mia vita presente.
Mi dispiace per chi in famiglia dovrà sopportare la sua mediocrità che si trasforma non in un atteggiamento invadente quanto indifferente.
Per chi è padre : sappia amare i figli.
 

tempions

Utente
15 Maggio 2003
1,728
1
615
Stamattina vado in visita dal dermatologo.
Ho organizzato il viaggio in treno, ad eccezione dell'arrivo da casa alla stazione di partenza che avevo programmato di fare con un passaggio di mio padre.
Una operazione che gli sarebbe costata 25 minuti della sua vita, essendo la stazione a qualche decina di km.
Nei giorni precedenti mi aveva dato la sua disponibilità, stamattina invece per sopraggiunti motivi (è impegnato a lavare l'auto) non mi ha potuto accompagnare Devi andare a fare la visita? E io che ci devo fare...vedi come devi andare.
Poco importa, ho altre alternative.
Ancora una volta però colpisce più che il gesto il modo, o meglio i modi.
Una persona squallida che non meriterebbe un quarto dei suoi affetti. Un personaggio ai miei occhi ridicolo (o meglio ridicolissimo) da almeno un paio d'anni che non è nè un padre autoritario, nè l'amico dei figli. Una persona semplicemente mediocre, o giù di li' che inconsapevolmente si è giocata tutto : figli, moglie e sopratutto la sua stessa faccia (ma quella non fà testo).
Si parla tanto di famiglia, di unioni matrimonali e di valori. Alla luce di queste valutazione la sua vita sarebbe da cappio al collo, perchè è l'ultimo dei mediocri, le sue performance di ignoranza, incoerenza e sopratutto di slealtà (un giorno per una cosa che feci mi disse che ero poco uomo) hanno fatto storia nella mia vita.
In questi anni ho visto piangere miei amici per la morte di un loro padre. Io un padre non l'ho mai avuto, non potrei mai disperarmi per qualcosa che non c'è, non sono (vi giuro) mai riuscito a capire il dolore di chi ha perso un padre se non attraverso l'esperienza di vita di mia madre che bene (e anche male) è riuscita ad infondere un amore verso i figli che quell'uomo mediocre (o peggio) non è riuscito a dare.
Praticamente ho svuotato i ricordi di mio padre, ne avevo giusto un paio, per il resto mi rimane una persona che non riesco a collocare in cima alla classifica degli affetti.
Ormai sono grande, sono più maturo e eventi del genere non fanno altro che caricarmi dandomi fiducia incondizionata nel futuro e nella mia vita presente.
Mi dispiace per chi in famiglia dovrà sopportare la sua mediocrità che si trasforma non in un atteggiamento invadente quanto indifferente.
Per chi è padre : sappia amare i figli.
 

tempions

Utente
15 Maggio 2003
1,728
1
615
Stamattina vado in visita dal dermatologo.
Ho organizzato il viaggio in treno, ad eccezione dell'arrivo da casa alla stazione di partenza che avevo programmato di fare con un passaggio di mio padre.
Una operazione che gli sarebbe costata 25 minuti della sua vita, essendo la stazione a qualche decina di km.
Nei giorni precedenti mi aveva dato la sua disponibilità, stamattina invece per sopraggiunti motivi (è impegnato a lavare l'auto) non mi ha potuto accompagnare Devi andare a fare la visita? E io che ci devo fare...vedi come devi andare.
Poco importa, ho altre alternative.
Ancora una volta però colpisce più che il gesto il modo, o meglio i modi.
Una persona squallida che non meriterebbe un quarto dei suoi affetti. Un personaggio ai miei occhi ridicolo (o meglio ridicolissimo) da almeno un paio d'anni che non è nè un padre autoritario, nè l'amico dei figli. Una persona semplicemente mediocre, o giù di li' che inconsapevolmente si è giocata tutto : figli, moglie e sopratutto la sua stessa faccia (ma quella non fà testo).
Si parla tanto di famiglia, di unioni matrimonali e di valori. Alla luce di queste valutazione la sua vita sarebbe da cappio al collo, perchè è l'ultimo dei mediocri, le sue performance di ignoranza, incoerenza e sopratutto di slealtà (un giorno per una cosa che feci mi disse che ero poco uomo) hanno fatto storia nella mia vita.
In questi anni ho visto piangere miei amici per la morte di un loro padre. Io un padre non l'ho mai avuto, non potrei mai disperarmi per qualcosa che non c'è, non sono (vi giuro) mai riuscito a capire il dolore di chi ha perso un padre se non attraverso l'esperienza di vita di mia madre che bene (e anche male) è riuscita ad infondere un amore verso i figli che quell'uomo mediocre (o peggio) non è riuscito a dare.
Praticamente ho svuotato i ricordi di mio padre, ne avevo giusto un paio, per il resto mi rimane una persona che non riesco a collocare in cima alla classifica degli affetti.
Ormai sono grande, sono più maturo e eventi del genere non fanno altro che caricarmi dandomi fiducia incondizionata nel futuro e nella mia vita presente.
Mi dispiace per chi in famiglia dovrà sopportare la sua mediocrità che si trasforma non in un atteggiamento invadente quanto indifferente.
Per chi è padre : sappia amare i figli.
 

claudia

Utente
5 Maggio 2003
13,601
10
2,015
Eppure ci soffri ancora tempions, nonostante tutto continui a dimostrare il tuo rancore verso tuo padre e il fatto che non ti abbia saputo dimostrare affetto... Se non ti importasse nulla non ci staresti nemmeno a pensare, tantomeno gli dedicheresti un post qui.
Ma certo che é normale restarci male. I genitori non sono esseri perfetti ma hanno il loro problemi e i loro difetti, sono persone piú o meno capaci di relazionarsi, e non solo con gli altri, ma anche con i figli. Dovresti piuttosto cercare di capire cosa l'ha portato a chiudersi in se stesso o ad avere questo tipo di atteggiamento e quindi cercare di capire anche il suo punto di vista, non solo guardandolo dalla tua prospettiva. Certo questo richiede un atto di generositá e di voglia di capire, ma credo che capendo poi riuscirai a comprenderlo e forse a sotterrare un po' del tuo disprezzo e a vederlo per quello che é, pregi e difetti. Purtroppo non é sempre automatico che un padre sia perfetto o che si comporti esattamente come ci si aspetterebbe da un padre. Ma se stai diventando adulto credo che sia giusto da parte tua almeno cercare di capire e forse riuscire a spostare il rapporto da figlio-padre ad adulto-adulto. Secondo me gioverebbe anche al vostro rapporto.
un abbraccio
 

tempions

Utente
15 Maggio 2003
1,728
1
615
Citazione:Messaggio inserito da Claudia
Eppure ci soffri ancora tempions, nonostante tutto continui a dimostrare il tuo rancore verso tuo padre e il fatto che non ti abbia saputo dimostrare affetto...


Soffro il fatto che qualcuno mi si metta contro, lui lo fà.
Si stesse da parte come ha fatto negli ultimi 8-10 anni e sicuramente non dedicherei nulla a lui, nemmeno un post.
Claudia, comunque ne parlammo già : mi sembri una persona molto preparata e sopratutto dolce. Sei sensibile e ciò che sei ti porterà ad essere una madre ideale.
Gli errori si fanno, sopratutto come genitori, ma nessuno condanna gli errori quanto la negligenza di non imparare dai propri errori.
Io non sò dove ho preso anni fà la forza, forse questo schifo di padre (ringrazio tanto e comunque Dio..) che ho avuto mi ha fatto capire che dovevo rigirare in positivo il rancore, la paura e l'incertezza.
Mia madre di errori ne ha fatti tanti, ma come persona è stata sempre in grado di rimediare e darsi una seconda chance.
 

tempions

Utente
15 Maggio 2003
1,728
1
615
Citazione:Messaggio inserito da Claudia
Dovresti piuttosto cercare di capire cosa l'ha portato a chiudersi in se stesso o ad avere questo tipo di atteggiamento e quindi cercare di capire anche il suo punto di vista, non solo guardandolo dalla tua prospettiva.


Un bambino di 9 anni che fà le elementare : un bel bambino col viso d'angelo, dolce e bravo a scuola. Un figlio che poteva essere la soddisfazione di qualsiasi genitore.
Mio padre tradi' quel bambino di 9 anni che ero io, lo tradii' perchè ogni sabato che aveva libero (dal lavoro) e con la scuola a 400 metri da casa lui non lo accompagnava nè lo veniva a riprendere a scuola.
Il bambino tornava con qualche amichetto.
Non penso che allora meritassi questo rapporto, nè a 9 anni potevo razionalizzare il rapporto con mio padre.
Più che indagare c'è da confidare nella cattiva natura delle persone.
 

claudia

Utente
5 Maggio 2003
13,601
10
2,015
Peró vedi stella,
il fatto é che se tu gli chiedi un favore (quello di accompagnarti dalla stazione a casa) automaticamente ti rimetti nelle sue mani di padre, per cosí dire, quindi non é che lui ti vada contro, ha preferito il suo egoismo (lavare la macchina) ad aiutarti. Con questo devi venire prima o poi a patti... Quindi o lo escludi dalla tua vita come hanno peraltro fatto in tanti, oppure cerchi di capirlo ma non ti aspetti che lui reagisca come vorresti in determinate situazioni. Te lo dico davvero come consiglio....
Probabilmente quello di non imparare dai suoi errori é un suo limite...
un abbraccio

Aggiungo visto che ho letto solo ora il tuo post....
E' ovvio che a 9 anni un bambino non puó capire e ci soffre, ma adesso che sei adulto lo puoi fare. Devi cercare solo di capire cosa ti aspetti adesso da lui. Non sono passaggi facili ma secondo me lo devi fare per tua serenitá. Ti mando un pvt...
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
2,222
0
615
Cerca di svincolarti ed autonomizzarti dai genitori, ormai sei grande. Dopodichè forse - fra qualche anno - apprezzerai certe cose che ora ti paiono odiose. Succede sempre cosi' nell'adolescenza.
Per quanto mi riguarda quando avevo 17 anni mio padre lo odiavo, poi le cose sono cambiate e se non ho preso la strada (sbagliata) del mio amico (e compagnetto) di allora il merito è stato di mio padre per cui ora lo apprezzo, a distanza di tanti anni.

Un abbraccio

 

jador

Utente
7 Agosto 2006
2,061
0
615
Potrebbe risultare difficile anche, se non impossibile, spostare il rapporto da figlio-padre ad adulto-adulto.
Come in ogni situazione, ci si sente gli unici sfortunati, ma non e' cosi'. Quanti figli non hanno avuto l'amore del padre o della madre! Puo' sembrare inconcepibile, ma succede.

In tutto questo si corre un grosso rischio: ODIARE. L'odio rovina la vita piu' dell'amore non ricevuto. L'odio è l'altra faccia dell'amore, che dilania l'anima, anche se si nega a se stessi di provarlo.
Va elaborato e superato. Soprattutto accettando il fatto che quella persona più che non volere, NON E' CAPACE di provare e dare amore.
Se riuscirai a fare questo, e capisco che non e' semplice, quel vuoto che rimane in te, e che ti accompagnerà per sempre (si, perchè non potrà rimpiazzare nessuno quella figura), lo amerai perchè diventarà esso stesso la fonte della tua capcacità di amare.

E paradossalmente, sarà stato tuo padre stasso a dartela.









 

khil

Utente
6 Febbraio 2004
1,883
1
615
Il grosso problema del rapporto mancato o 'malato' col PADRE, e dal quale si consiglia il ragazzo di svincolarsi, è che tale figura rimane centrale nell'acquisire quegli strumenti che dovrebbero poi servire a svincolarsi da essa e non solo.

Inevitabilmente invece, e a meno di episodi traumatici e ben più gravi che spesso consentono al figlio di mettere la pietra sopra per sempre al rapporto col 'padre', in questi casi si osserva un doloroso e ciclico ritornare sui propri passi, alla ricerca di quelle corde emotive paterne che, ahimè, danno struttura alla propria personalità, per poi tentare di nuovo la deriva o il 'disimpegno'.

Non smetterai tanto presto di venire ferito dalla sua mediocrità e dal suo poco affetto, Tempions.Però puoi cercare di accettare con coraggio il fatto di avere un padre che nn ti ama e quindi smettere di nutrire attese.Hai cmq tutto il diritto di continuare per altri 20 anni a dirgli quanto è testa di kazzo, a patto che questo nn ti distolga dalla TUA esistenza e dai tuoi obiettivi.
 

samyb

Utente
10 Settembre 2006
601
0
265
Ivo ha ragione, lo sostengo. Se hai un rapporto tra virgolette malato con un genitore e comunque chiedi il suo aiuto in un momento di bisogno, continui a creare un rapporto di dipendenza, come un circolo vizioso. Staccati da lui piano piano e vedrai che una volta allontanato apprezzerai più cose di te stesso e di lui.
Per esperienza personale ti dico che funziona. Io e mio padre non abbiamo mai avuto un buon rapporto. Diciamo che non gliene fregava un ca**o. Ora che vivo sola da 5 anni con lui va benissimo, mi fa la spesa, mi telefona, mi invita a pranzo.
Prova non hai niente da perdere, al massimo non cambia niente
 

klaus meine

Utente
8 Febbraio 2006
3,359
0
915
perdonali, perchè non sanno quello che fanno.

Ognuno è come è. Un genitore non deve essere ottimo x contratto... c'è chi nasce moro, chi biondo; Chi sa fare il padre e chi no (che poi questo varia anche in relazione alle aspettative di un figlio... si può affermare che esiste lo standard ideale di genitore?). A te, come a tanti altri, è andata male. Ricorda però: tuo padre, come te, è semplicemente un uomo.. Magari con più difetti degli altri, ma pur sempre un uomo. quindi non puoi pretendere che sia perfetto.
Giudichi tuo padre una persona mediocre? Benissimo. Se tu sei migliore di lui comportati come tale: slegati dal pensiero/idea che hai nei suoi confronti e che ti porti dietro a mo di fardello, e fa di te stesso l'uomo che avresti voluto vedere in lui. Prova a considerare la tua esperienza di vita non nell'ottica della condanna, ma in quella dell'opportunità: coglila, e regala ai figli che avrai un uomo migliore, e non carico di rancore e risentimento. Giunti ad una certa età non è più tempo di piangersi addosso, ma di prendere in mano le redini della propria vita, e da come parli sembra che tu abbia sia le potenzialità che le opportunità per farlo. Pensa a tutti quei ragazzi che devono sottostare ai dispotismi di genitori violenti (mi riferisco alle violenze morali, quelle fisiche non voglio nemmeno considerarle), i quali tirano su persone insicure e con qualsiasi altro tipo di turba che si ripercuoterà su tutta la loro esistenza. Credi, quelli sono i veri problemi.

In bocca al lupo


 

tempions

Utente
15 Maggio 2003
1,728
1
615
Io credo di aver superato brillantemente la mia adolescenza, ora avendo superando i 20 posso ritenermi una persona che stà venendo sù bene nonostante l'assenza di mio padre.
Mi sono fatto una ragione, ma quanti al posto mio non ce l'hanno fatta?
Settimane fà ho perso un mio amico. Morto in un incidente stradale a 20 anni...anche sotto effetto di stupefacenti. Ha pagato con la vita una scelta sbagliata, ma ti assicuro il padre l'ultima volta che l'ha visto è stato 10 anni fà e ci soffriva (e si è rifiugiato nelle droghe anche per questo)....forse se colui che l'avesse messo al mondo avrebbe avuto per questo figlio (in fondo un ottimo ragazzo) un pò di amore avrebbe oggi avuto suo figlio ancora in vita.
 

merlin

Utente
10 Febbraio 2004
431
1
265
...ognuno raccoglie ciò che semina....
Sono padre da 13 anni, non so che padre sono, ma ci metto amore nel mio rapporto.. cerco di capire dove mi è possibile e di parlargli quando mi sta a sentire, e se non ho ottenuto il contatto, ci riprovo e ci riprovo. Non ho l'opportunità di vederlo ogni giorno ma non serve la quantità, bensì quello che gli trasmetti quando si è insieme. A volte la sera non lo chiamo per vedere se mi cerca lui, sono semplici espedienti per capire il contatto che abbiamo... ma non è facile, poi qualche volta mi chiama, solo per sentire come sto o per raccontarmi quello che fa o della scuola.... allora capisco che sto seminando. E' una utopia, ma quello che faccio adesso vorrei trovarlo un giorno in lui, che mi chiamasse magari anche di rado ma che mi dicesse papà andiamo fuori per una pizza e ci facciamo due chiacchere.... Vedi ognuno di noi ha mille difficoltà e mille problemi e la ricetta magica non esiste, ho visto padri scomparire dai propri figli e qualcuno di loro solo per la vergogna di una vita fallita o meschina... non erano e non sono dei cattivi padri, sono solo degli uomini deboli e con tanta amarezza di una vita spezzata. Ma non li giudico perchè mai vorrei essere giudicato, ognuno di noi dentro se conosce la verità e deve trovare la forza per vedere il mondo in un modo diverso e forse ritroverà anche i propri figli. Non ti do consigli e nessun sugggerimento perchè non servono, ti dico solo di sentire e non ascoltare... riflettici sono una parte importante per te e per lui.
Con affetto
Un papà.
 

the cure

Utente
7 Ottobre 2005
3,694
0
915
Non scordiamoci che questo padre ridicolo e mediocre però sta consentendo gli studi universitari del figlio e non solo quelli, penso. Sarà per natura poco affettuoso e sensibile ma non vedo nemmeno una mostruosità immonda in tutto questo. Mi scuso se sbaglio ma non mi risulta che ti abbia obbligato a lavorare a 14 anni, lasciando la scuola o chissà quali altre terribili angherie. Il mondo è pieno di gente del genere. Persone con limitate capacità per essere genitori. Andrò controcorrente ma penso che per coerenza rifiuterei ogni cosa appartenesse a lui se lo odiassi così tanto. C'è chi ha passato di peggio e lo ha fatto. Non vedo un dramma epocale, al limite solo le difficoltà pratiche di simili scelte.
Ora non bastonatemi, è solo un idea diversa da quelle espresse fno ad ora. Nessuna polemica o mancanza di rispetto ma solo un mio personale concetto di coerenza.
 

khil

Utente
6 Febbraio 2004
1,883
1
615
Citazione:Messaggio inserito da Klaus Meine
Pensa a tutti quei ragazzi che devono sottostare ai dispotismi di genitori violenti (mi riferisco alle violenze morali, quelle fisiche non voglio nemmeno considerarle)...

Bhè, da quello che dice e da come lo dice, perchè escludere che lui sia tra questi?
 

tempions

Utente
15 Maggio 2003
1,728
1
615
Citazione:Messaggio inserito da Klaus Meine
Da quello che dice, direi che c'è di peggio... anche se non mi permetto di giudicare





Sono il primo a dire che c'è di peggio, visto però che la mia famiglia bene o male è un ambiente sereno, perchè un padre come il mio non ha coltivato un rapporto con i propri figli?
Questo non lo saprò mai, ma l'ho giustificato con la natura delle persone.
Ringrazio comunque mio padre di aver reso possibile il mio diploma e il mio attuale corso di studi.
C'è di peggio, è verissimo.
 

antoxx

Utente
20 Febbraio 2007
984
0
265
Io ho due genitori splendidi, eppure...

Eppure credo che siano le persone per cui ho sofferto di più in vita mia. Ce l'hanno messa tutta, ma non ce l'hanno mai fatta a capirmi fino in fondo.

Nemmeno adesso, che sono una vecchia babbiona e che avrei tutti gli strumenti per farmi i fatti miei.

C'era un tempo in cui li colpevolizzavo tantissimo. Adesso li vedo, teneri e indifesi, con tutti i loro limiti di persone, e con tutto il loro eccesso d'amore spesso mal veicolato.

Stringi i denti, e non pretendere nulla da loro, specie se nel male che ti hanno fatto non c'è stata cattiva fede.

Prima o poi imparerai ad amarli esattamente per quello che sono.

 

tempions

Utente
15 Maggio 2003
1,728
1
615
AntoXX capisco le tue sofferenze, sicuramente non è possibile confrontare i modi di pensare di quando uno è adolescente e di quando diventa grande. Da grande si riesce a razionalizzare (inteliggenza permettendo) tutto, mentre da piccoli (10-15 anni) è facile incolpare gli altri e i nostri genitori.
Io sicuramente sarò un padre più presente.