International Hair Research Foundation lancia una ricerca per stabile se le cause della calvizie possono risiedere nell’uso del botox
Il problema della calvizie è in costante aumento, a dimostrarlo il crescente ricorso a trattamenti anti caduta e la sempre maggior richiesta di trapianti. Si è lungamente parlato di diverse cause che portano alla perdita di capelli: ereditarietà, carenze alimentari, stress, problemi ormonali o medicinali, infezioni, ma sinora pochi hanno puntato il dito sull’impiego del botox. A quanto sembra, da recenti segnalazion, la questione sarebbe invece degna di nota e secondo i dermatologi il botox potrebbe costituirsi tra le più incidenti cause della calvizie se si esclude quella di carattere ereditario. A lanciare l’allarme è il team del Dott. Fabio Rinaldi, presidente dell’IHRF – International Hair Research Foundation – e docente alla Sorbona. (www.ihrf.it)
Utilizzata sin dagli anni ’80 in ambito patologico torcicollo, strabismo, ecc.., per la sua ormai nota azione a livello muscolare, la tossina botulinica, è ai più conosciuta per la correzione delle rughe d’espressione del volto in medicina estetica e per l’ipersudorazione focale.
Gli effetti collaterali sinora segnalati nella letteratura medica sono rari e transitori e dipendono in caso di elevate quantità di prodotto della tossina stessa dalla diffusione locale o sistemica. Quelli maggiormente segnalati sono asimmetria del viso, cedimento della palpebra e debolezza dei piccoli muscoli della mano per le iperidrosi palmari.
A chiarire la questione e verificarne la portata si è impegnato il Dott. Fabio Rinaldi, che dichiara:
“Tre nostre pazienti, che si sono sottoposte a un trattamento di tossina botulinica nell’arco dell’anno precedente hanno riscontrato un aumento della perdita dei capelli della regione frontale, con un visibile arretramento della linea frontale dei capelli” – che prosegue - “Nessuno dei soggetti, in questione, aveva mai avuto problemi di capelli prima, ma circa tre mesi dopo un trattamento con tossina botulinica per la correzione delle rughe frontali, tutte e tre le riferivano di essersi accorte di un significativo arretramento dell’attaccatura. Nessuna delle pazienti aveva effettuato precedenti trattamenti con la tossina botulinica né altre terapie per il ringiovanimento del volto né trattamenti per i capelli”.
“Stiamo cercando di verificare se ci sia o meno un legame tra l’utilizzo della tossina botulina e la perdita di capelli – spiega il Dott. Rinaldi – “Non potendo definire un nesso di causalità sulla base di tre casi, il nostro team di dermatologi in collaborazione con Ihrf hanno deciso di raccogliere dati più approfonditi per valutare la reale possibilità di questo effetto collaterale”. Infine Rinaldi lancia un appello: “Per questo motivo invitiamo tutte le persone, donne e uomini, che abbiano notato una perdita di capelli conseguentemente ad un trattamento di tossina botulinica di scrivere all’indirizzo e-mail segreteria@ihrf.eu per una consulenza gratuita. E’ indispensabile che ogni persona che richieda questo controllo esibisca una prova certa di aver effettuato il trattamento con la tossina botulinica”.
Il problema della calvizie è in costante aumento, a dimostrarlo il crescente ricorso a trattamenti anti caduta e la sempre maggior richiesta di trapianti. Si è lungamente parlato di diverse cause che portano alla perdita di capelli: ereditarietà, carenze alimentari, stress, problemi ormonali o medicinali, infezioni, ma sinora pochi hanno puntato il dito sull’impiego del botox. A quanto sembra, da recenti segnalazion, la questione sarebbe invece degna di nota e secondo i dermatologi il botox potrebbe costituirsi tra le più incidenti cause della calvizie se si esclude quella di carattere ereditario. A lanciare l’allarme è il team del Dott. Fabio Rinaldi, presidente dell’IHRF – International Hair Research Foundation – e docente alla Sorbona. (www.ihrf.it)
Utilizzata sin dagli anni ’80 in ambito patologico torcicollo, strabismo, ecc.., per la sua ormai nota azione a livello muscolare, la tossina botulinica, è ai più conosciuta per la correzione delle rughe d’espressione del volto in medicina estetica e per l’ipersudorazione focale.
Gli effetti collaterali sinora segnalati nella letteratura medica sono rari e transitori e dipendono in caso di elevate quantità di prodotto della tossina stessa dalla diffusione locale o sistemica. Quelli maggiormente segnalati sono asimmetria del viso, cedimento della palpebra e debolezza dei piccoli muscoli della mano per le iperidrosi palmari.
A chiarire la questione e verificarne la portata si è impegnato il Dott. Fabio Rinaldi, che dichiara:
“Tre nostre pazienti, che si sono sottoposte a un trattamento di tossina botulinica nell’arco dell’anno precedente hanno riscontrato un aumento della perdita dei capelli della regione frontale, con un visibile arretramento della linea frontale dei capelli” – che prosegue - “Nessuno dei soggetti, in questione, aveva mai avuto problemi di capelli prima, ma circa tre mesi dopo un trattamento con tossina botulinica per la correzione delle rughe frontali, tutte e tre le riferivano di essersi accorte di un significativo arretramento dell’attaccatura. Nessuna delle pazienti aveva effettuato precedenti trattamenti con la tossina botulinica né altre terapie per il ringiovanimento del volto né trattamenti per i capelli”.
“Stiamo cercando di verificare se ci sia o meno un legame tra l’utilizzo della tossina botulina e la perdita di capelli – spiega il Dott. Rinaldi – “Non potendo definire un nesso di causalità sulla base di tre casi, il nostro team di dermatologi in collaborazione con Ihrf hanno deciso di raccogliere dati più approfonditi per valutare la reale possibilità di questo effetto collaterale”. Infine Rinaldi lancia un appello: “Per questo motivo invitiamo tutte le persone, donne e uomini, che abbiano notato una perdita di capelli conseguentemente ad un trattamento di tossina botulinica di scrivere all’indirizzo e-mail segreteria@ihrf.eu per una consulenza gratuita. E’ indispensabile che ogni persona che richieda questo controllo esibisca una prova certa di aver effettuato il trattamento con la tossina botulinica”.