DEFINIZIONE CORRETTA DI AA

bomp

Utente
20 Dicembre 2005
274
0
265
Secondo voi qual'è la definizione di AA più corretta fra le 2?


A:una sensibilità dei follicoli che O NN C'E' OPPURE c'è e
in questo caso si manifesta SEMPRE in un diradamento più o meno forte dei capelli e
a età differenti secondo gli individui ma comunque SEMPRE VISIBILE.
L'AA è quindi intesa come un fattore QUALITATIVO(es.gruppo
sanguignio, ne hai un tipo ben definito e nn si discute).
Quindi o l'AA ce l'hai o non ce l'hai

B:una sensibilità dei follicoli MAGGIORE DEL NORMALE, che varia
a seconda degli individui e che sia abbastanza grande da portare ad
un fenomento di diradamento.
L'AA è quindi intesa come un fattore QUANTITATIVO(consideriamo che
un apersona è alta quando è piu alta di un tot, che ha i capelli ricci quando sono più crespi di un tot. ecc...)Quindi consideriamo che un individuo abbia l'AA se i suoi follicoli sono più sensibili di un tot.


La domanda di fondo è quindi: esiste un confine ben definito fra la presenza di AA o meno ?
 

bomp

Utente
20 Dicembre 2005
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Secondo voi qual'è la definizione di AA più corretta fra le 2?


A:una sensibilità dei follicoli che O NN C'E' OPPURE c'è e
in questo caso si manifesta SEMPRE in un diradamento più o meno forte dei capelli e
a età differenti secondo gli individui ma comunque SEMPRE VISIBILE.
L'AA è quindi intesa come un fattore QUALITATIVO(es.gruppo
sanguignio, ne hai un tipo ben definito e nn si discute).
Quindi o l'AA ce l'hai o non ce l'hai

B:una sensibilità dei follicoli MAGGIORE DEL NORMALE, che varia
a seconda degli individui e che sia abbastanza grande da portare ad
un fenomento di diradamento.
L'AA è quindi intesa come un fattore QUANTITATIVO(consideriamo che
un apersona è alta quando è piu alta di un tot, che ha i capelli ricci quando sono più crespi di un tot. ecc...)Quindi consideriamo che un individuo abbia l'AA se i suoi follicoli sono più sensibili di un tot.


La domanda di fondo è quindi: esiste un confine ben definito fra la presenza di AA o meno ?
 

bomp

Utente
20 Dicembre 2005
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Secondo voi qual'è la definizione di AA più corretta fra le 2?


A:una sensibilità dei follicoli che O NN C'E' OPPURE c'è e
in questo caso si manifesta SEMPRE in un diradamento più o meno forte dei capelli e
a età differenti secondo gli individui ma comunque SEMPRE VISIBILE.
L'AA è quindi intesa come un fattore QUALITATIVO(es.gruppo
sanguignio, ne hai un tipo ben definito e nn si discute).
Quindi o l'AA ce l'hai o non ce l'hai

B:una sensibilità dei follicoli MAGGIORE DEL NORMALE, che varia
a seconda degli individui e che sia abbastanza grande da portare ad
un fenomento di diradamento.
L'AA è quindi intesa come un fattore QUANTITATIVO(consideriamo che
un apersona è alta quando è piu alta di un tot, che ha i capelli ricci quando sono più crespi di un tot. ecc...)Quindi consideriamo che un individuo abbia l'AA se i suoi follicoli sono più sensibili di un tot.


La domanda di fondo è quindi: esiste un confine ben definito fra la presenza di AA o meno ?
 

claudia

Utente
5 Maggio 2003
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Caro bomp,
boh direi la A, almeno da quello che ho sempre letto in giro. La sensibilità dei follicoli al DHT si eredita o non si eredita e poi non guarisce, quindi non credo proprio sia un discorso quantitativo.
baci
 

cleopatra

Utente
10 Agosto 2004
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Caro bomp
l'alopecia androgenetica si basa, come ben spiega lo stesso nome, su di una predisposizione genetica dell'individuo che influenza la sensibilità del follicolo agli ormoni maschili. Di conseguenza il problema è nel bulbo pilifero che risponde in maniera inusuale ed esagerata al diidrotestosterone per cui la predisposizione del follicolo o c'è o non c'è.
Poi, magari (ma è solo una mia ipotesi), ci sono differenze tra individuo ed individuo anche in base alla maggiore o minore sensibilità sviluppata geneticamente, per cui tra due soggetti predisposti uno perderà i capelli in maniera più copiosa rispetto ad un altro.

Un abbraccio
Cleopatra...[:)]
 

marlin

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Staff
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Milano
A proposito di gruppi sanguenei esiste anche l'AB[:)]

Questo per dirti che nonostante la posizione ortodossa sia la A, non si possono non cosiderare alcune ricerche che mostrano come comunque nelle zone solitamente affette da aga ci sia di partenza meno densità dei capelli indipendentemente dal manisfestarsi o meno dell'aga stessa. Inoltre, non sarà propriamente aga, ma c'è una costante perdita di capelli sani e vigorosi con l'età per tutte le persone. Ovvio che chi parte con alte densità ed è meno colpito da questo fenomeno può arrivare alla fine dell'esistenza con il capo coperto dalla chioma in modo più decente di chi si trova nelle condizioni meno favorevoli. Quindi un fattore quantitativo esiste riguardante i capelli (non tanto l'aga propriamente detta) ed è da prendere in considerazione.

A mio personale avviso poi l'aga mimerebbe questo fenomeno quantitativo anticipando l'aspetto senile e in questo avrebbe la sua ragione evolutiva d'esistere.

Ciao

MA - r l i n
 

dr_paolo gigli

Moderatore
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16 Marzo 2003
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Tutti abbiamo una sensibilita' androgenetica, la cui espressione e' midulata non solo dalla genmetrica ma anche da altri cofattori, questo spiega la variabilita' clinmica della calvizie la vatriazione di eta' dì'insorgenza etc, legare tutto alla sola genetica e' riduttivo.
saluti