D***fg** gh*er***

smith

Utente
8 Settembre 2007
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La censura è la tecnica migliore per incentrare l'attenzione sulla parola o concetto vittima della censura stessa. Il censore diviene così una macchieta inconsapevole di un evento che neanche riesce a comprendere. Parole come str***o, pu***na, ca**o, ******, c**o e così via, vengono in questo forum nascoste con somma pudicizia da asterischi che ne lasciano intravedere comunque la forma e il significato. Mi ricorda molto la tv politicamente corretta dove può capitare di vedere nascondere con effetti digitali il gestaccio (evidenziato dalla censura stessa alla fine) videoclipparo di un rapper negroide che diffonde il suo verbo proclamando l'importanza dei soldo e del potere da ottenere a tutti i costi. Passi l'ideale discutibile, ma il gesto dell'ombrello proprio no! Poi i nostri pargoli da grandi rischiano di fare gli stessi gestacci quando vanno a spacciare droga onestamente. Ridicolo no? E non è altrettanto ridicolo il tentativo di nascondere ai nostri brillanti schermi quelle paroline odiose, in un modo peraltro inutile. La censura quindi rinnega se stessa nel momento in cui viene utilizzata. E se lo strumento della censura viene messo in mano ad uno stupido diviene inevitabilmene grottesca e patetica.
 

smith

Utente
8 Settembre 2007
503
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La censura è la tecnica migliore per incentrare l'attenzione sulla parola o concetto vittima della censura stessa. Il censore diviene così una macchieta inconsapevole di un evento che neanche riesce a comprendere. Parole come str***o, pu***na, ca**o, ******, c**o e così via, vengono in questo forum nascoste con somma pudicizia da asterischi che ne lasciano intravedere comunque la forma e il significato. Mi ricorda molto la tv politicamente corretta dove può capitare di vedere nascondere con effetti digitali il gestaccio (evidenziato dalla censura stessa alla fine) videoclipparo di un rapper negroide che diffonde il suo verbo proclamando l'importanza dei soldo e del potere da ottenere a tutti i costi. Passi l'ideale discutibile, ma il gesto dell'ombrello proprio no! Poi i nostri pargoli da grandi rischiano di fare gli stessi gestacci quando vanno a spacciare droga onestamente. Ridicolo no? E non è altrettanto ridicolo il tentativo di nascondere ai nostri brillanti schermi quelle paroline odiose, in un modo peraltro inutile. La censura quindi rinnega se stessa nel momento in cui viene utilizzata. E se lo strumento della censura viene messo in mano ad uno stupido diviene inevitabilmene grottesca e patetica.
 

smith

Utente
8 Settembre 2007
503
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La censura è la tecnica migliore per incentrare l'attenzione sulla parola o concetto vittima della censura stessa. Il censore diviene così una macchieta inconsapevole di un evento che neanche riesce a comprendere. Parole come str***o, pu***na, ca**o, ******, c**o e così via, vengono in questo forum nascoste con somma pudicizia da asterischi che ne lasciano intravedere comunque la forma e il significato. Mi ricorda molto la tv politicamente corretta dove può capitare di vedere nascondere con effetti digitali il gestaccio (evidenziato dalla censura stessa alla fine) videoclipparo di un rapper negroide che diffonde il suo verbo proclamando l'importanza dei soldo e del potere da ottenere a tutti i costi. Passi l'ideale discutibile, ma il gesto dell'ombrello proprio no! Poi i nostri pargoli da grandi rischiano di fare gli stessi gestacci quando vanno a spacciare droga onestamente. Ridicolo no? E non è altrettanto ridicolo il tentativo di nascondere ai nostri brillanti schermi quelle paroline odiose, in un modo peraltro inutile. La censura quindi rinnega se stessa nel momento in cui viene utilizzata. E se lo strumento della censura viene messo in mano ad uno stupido diviene inevitabilmene grottesca e patetica.
 

smith

Utente
8 Settembre 2007
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Ho notato solo ora che ****** è completamente censurato, in modo da non lasciarne comprendere il significato. I ricchioni vengono discriminati pure nella censura. Strepitoso.
 

claudia

Utente
5 Maggio 2003
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Eh smith, sempre attento tu!
Credo che la censura delle parolacce (vorrei precisare che non l'ho inserita io..) più che a cammuffare stupidamente una parola che alla fine si capisce benissimo lo stesso, serve solo a segnalare all'utente che un linguaggio diciamo scurrile non è gradito in questo forum.
Personalmente è vero che mi danno fastidio le parolacce, non perché mi scandalizzino, ma perché lo trovo una mancanza di rispetto per chi legge, oltre che un segno evidente di maleducazione. Chissà come mai io riesco a dire le stesse cose senza infarcire le frasi di parolacce...[:D]
 

stefan85

Utente
7 Novembre 2007
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Monza e Brianza
stefanorogora.it
Fatto sta che è uno dei post piu interessanti letti ultimamente, grande smith e grande la rete..
Parleremo poi della censura all'informazione(classica dei media) ma penso sia un discorso un pò pesantuccio..[B)]
 

samo

Utente
31 Maggio 2003
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Ma per favore...
E' giusto che vengano censurate per far capire a chi le usa che è meglio evitare, poi tra le parole censurate alcune sono pure molto offensive per certe persone.
Tanto si sa benissimo come aggirare la cosa, l'abbiam fatto tutti a volte (pure io qualche tempo fa) perchè magari ci sono momenti in cui certe cose proprio le devi scrivere ma non dev'esser la regola.
Tra questa e la censura dell'informazione poi ci passa parecchio
 

stefan85

Utente
7 Novembre 2007
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Monza e Brianza
stefanorogora.it
Penso d'aver espresso male il mio pensiero.
Non volevo confrontare le due situazioni in modo tangibile, era semplicemente uno scrivere tra le righe riguardo problematiche inerenti alla finta comunicazione(o..sveicolata), credevo di stimolare l'argomento essendone immerso fino alla testa tutti i giorni

Non voleva essere una provocazione
 

samo

Utente
31 Maggio 2003
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Figurati [:D]
Non lo presa certo per una provocazione anzi la censura (quella vera) è un argomento interessante direi, se ti va potresti aprirci un post.
Io volevo solo differenziare quella dagli asterischi del forum che sono di certo su un piano molto diverso

PS: bella la firma [:D]
 

smith

Utente
8 Settembre 2007
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Sono allibito. Qua non si tratta solo di asterischi, ma dell'atteggiamento di voler nascondere alla propria vista una parola che rischia di turbare gli animi candidi degli utenti. Il tutto basato su una semplice convenzione sociale che rende dei termini puri ed altri impuri. c**o non si può leggere ma sedere sì, ca**o no, pene sì, f*** no, vagina sì, ****** no, omosessuale sì. Questo è veramente un atteggiamento da schizzati, plagiati dalla collettività, privi di una qualsiasi forma di personalità autonoma.
Ecco un esempio di personalità autonoma:

http://it.youtube.com/watch?v=NfiKkau_L4A
 

claudia

Utente
5 Maggio 2003
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In diritto, il turpiloquio è un illecito amministrativo. L'articolo 726 del codice penale prevede che commette turpiloquio chi in luogo pubblico o in luogo aperto al pubblico usa un linguaggio contrario alla pubblica decenza. La pena prevista è una sanzione amministrativa di 300 euro. Il reato di turpiloquio è stato depenalizzato con la legge 25 giugno 1999, n. 205.

[:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D]
 

claudia

Utente
5 Maggio 2003
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E' che vuoi sempre aver ragione anche quando dici delle cose che vanno contro il buon senso!
Preferiresti una community infarcita di parolacce? Già la maleducazione dilaga a questo mondo, almeno qui dove si è ospiti bisognerebbe cercare di mantenere un atteggiamento perlomeno educato. Non mi sembra mica di chiedere troppo! In tutti i siti (o quasi) le parolacce sono censurate... Vorrà pur dir qualcosa no? Allora andiamo avanti a scrivere come sms sui cellulari con le k messe come il prezzemolo, e una parolacia ogni due parole...
 

samo

Utente
31 Maggio 2003
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C'è anche da distingure che mentre ca**o, f*** e c**o sono ormai solo rafforzativi del discorso, e infatti sono solo parzialmente censurati, ****** (al posto di omosessuale) ha solo connotazioni negative ed offensive, infatti è giustamente totalmente censurato.
Non si tratta quindi di essere plagiati e privi di personalità autonoma forse semplicemente noi siamo sicuri di possederla e non ci interessa sbandierarla ai quattro venti....

Grande Benigni! (quello è un altro contesto cmq)
 

matrix2

Utente
4 Settembre 2007
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265
Il diritto è un mondo fatto di concetti che evolve col passare del tempo. Anche pubblica decenza è un concetto, cioè una costruzione verbale dell'uomo. Cosa si intende per pubblica decenza? Il codice penale e le norme sugli illeciti amministrativi non lo definiscono. E allora? Come rileviamo il suo vero significato e come riusciamo a capire se parole del tipo ca**o, fica, c**o, ******, ci rientrano? Bisogna guardare l'interpretazione della legge fornita dalla giurisprudenza nei singoli casi decisi, in primo luogo dalla Cassazione organo in primis deputato garantire uniformità nell'interpretazione e applicazione delle norme. La Cassazione fa una serie di argomentazioni basate anche sul comune sentire della società per stabilire se una singola parolaccia integri o meno la fattispecie di turpiloquio. Ma come vedete il diritto non è una scienza certa e soprattutto una stessa norma a distanza di cinquant'anni può essere interpretata in modo completamente diverso, basti pensare ai termini str***o e **strard* che - se usati in modo non ingiurioso - attualmente non integrano l'illecito di turpiloquio al contrario di quanto avveniva cinquant'anni fa. Allo stesso modo, il reato, ben più grave, di atti osceni (anche questo è un concetto, una costruzione mentale dell'uomo che in sé significa tutto e niente), cinquant'anni fa era ben integrato da una signorina che si presentasse in spiaggia in tanga, oggi invece no, ma la norma è rimasta sempre quella (il codice penale Rocco è del 1930). Quindi, cari amici, come vedete a parte le leggi esatte e immutabili come quelle della fisica, le scienze umane come il diritto sono imperfette, caduche, mutabili, sempre in evoluzione, oltre che aggirabili.
 

samo

Utente
31 Maggio 2003
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Infatti Claudia, intendevo appunto che per dichiarare di avere personalità non importa certo usare un linguaggio scurrile
 

smith

Utente
8 Settembre 2007
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Citazione:Messaggio inserito da Claudia
E' che vuoi sempre aver ragione anche quando dici delle cose che vanno contro il buon senso!

Se tu avessi buon senso avresti compreso che anche se non si censurano le parolacce il loro utilizzo non aumenta.

Citazione:preferiresti una community infarcita di parolacce?Già la maleducazione dilaga a questo mondo, almeno qui dove si è ospiti bisognerebbe cercare di mantenere un atteggiamento perlomeno educato. Non mi sembra mica di chiedere troppo! In tutti i siti (o quasi) le parolacce sono censurate... Vorrà pur dir qualcosa no?

Nei forum senza censura non ci sono più turpiloqui di quelli con. In questo froum le parolacce (parolacce per me è una parolaccia) ci sono lo stesso, ma nascoste dietro alla censura, se non ti rendi conto che è una cosa senza senso fai bene a sostenerla.

Citazione:Allora andiamo avanti a scrivere come sms sui cellulari con le k messe come il prezzemolo, e una parolacia ogni due parole...

Ma dove vivi? Nel bronx?
 

claudia

Utente
5 Maggio 2003
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Come ti abbiamo spiegato, la censura serve solo a far capire che la parolaccia non è gradita, non a limitarne il suo utilizzo.
Questo è il senso della censura. Mi sa che sei tu che non capisci...
Non vivo nel bronx, e se ci fai caso non sono l'unica qui ad aver chiesto più volte di evitare l'uso delle K stile SMS....
 

smith

Utente
8 Settembre 2007
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Con questa storia vi state arrampicando sugli specchi. Tu come moderatrice non stai gestendo un branco di caproni, volgari e offensivi da indirizzare sulla retta via. Che le parolacce non siano gradite, soprattutto in certi contesti è risaputo, non c'è bisogno della censura per farlo capire. Tra l'altro è scritto anche nel tuo amato regolamento. Se qualche utente si rivelasse troppo discolo un moderatore può fargli notare che il comportamento non è gradito e se è un buon moderatore saprebbe starsene zitto e lasciare che l'utente si esaurisca da solo. Basterebbe avere una minima capacità di analisi per rendersene conto.
Tu ormai sei accecata da una visione della realtà distorta, ma chiunque abbia un minimo di lucidità si renderà conto dell'ovvietà di queste considerazioni.