Noto molto spesso che tantissima gente affronta male i problemi tricologici temporeggiando, cercando notizie in rete (dove ci sono anche bufale e false illusioni oltre che persone e medici competenti). Molti fanno passare troppo tempo cercando di tamponare con qualche fiala o integratore quando magari il problema ha ben altre radici. Altri ancora non sono coscienti di possibili patologie associate, di diete completamente errate o vivono perennemente sotto stress senza far nulla per cambiare le cose e a volte la perdita di capelli svela altre patologie che ci sono dietro e che grazie alle giuste analisi possono essere scoperte.
Altri ancora da perfetti cibernauti cercano di costruirsi la propria autodiagnosi frequentando i forum, guardando le foto altrui, seguendo le esperienze e i pareri a distanza, cercando di farsi una cultura su lozioni, farmaci e integratori, dimenticandosi però l'aspetto essenziale: loro non sono medici.
In Italia vi è una cultura tricologica molto poco sviluppata un po come la psicologia, la sessuologia e la psichiatria: La gente si vergogna di certe cose e preferisce non accettare l'evidenza dei fatti.
Per alcuni è più facile spendere 300 euro al mese di sigarette che pagarsi delle visite da un dermatologo, quasi ci si vergogna. L'altro aspetto molto negativo è quello di temere più di ogni altra cosa i sides delle cure perché in rete si legge di tutto e di più ma ogni persona è un mondo a se e se la gente non prendesse farmaci basandosi sugli effetti collaterali nei foglietti illustrativi molti starebbero sotto terra o all'ospedale.
Oltretutto i capelli di perdono (o si miniaturizzano), per svariate cause, non esistono cure uguali per tutti, si deve indagare a fondo, capire la storia del paziente, fare le analisi ematiche, una visita da un medico dermatologo esperto in capelli che abbia le attrezzature (dermoscopia, tricoanalisi), per dare conferme a ciò che il suo occhio clinico vede durante la visita.
Quest'occhio clinico è anche importante per valutare l'efficacia delle cure che noi stessi senza esperienza e magari davanti allo specchio del bagno non possiamo valutare, magari traditi dalla luce, dall'angolazione, da un flash, da un amico che ci sfotte o altre situazioni capaci di dare una valutazione errata, a volte troppo ottimista altre volte troppo negativa.
Altri ancora da perfetti cibernauti cercano di costruirsi la propria autodiagnosi frequentando i forum, guardando le foto altrui, seguendo le esperienze e i pareri a distanza, cercando di farsi una cultura su lozioni, farmaci e integratori, dimenticandosi però l'aspetto essenziale: loro non sono medici.
In Italia vi è una cultura tricologica molto poco sviluppata un po come la psicologia, la sessuologia e la psichiatria: La gente si vergogna di certe cose e preferisce non accettare l'evidenza dei fatti.
Per alcuni è più facile spendere 300 euro al mese di sigarette che pagarsi delle visite da un dermatologo, quasi ci si vergogna. L'altro aspetto molto negativo è quello di temere più di ogni altra cosa i sides delle cure perché in rete si legge di tutto e di più ma ogni persona è un mondo a se e se la gente non prendesse farmaci basandosi sugli effetti collaterali nei foglietti illustrativi molti starebbero sotto terra o all'ospedale.
Oltretutto i capelli di perdono (o si miniaturizzano), per svariate cause, non esistono cure uguali per tutti, si deve indagare a fondo, capire la storia del paziente, fare le analisi ematiche, una visita da un medico dermatologo esperto in capelli che abbia le attrezzature (dermoscopia, tricoanalisi), per dare conferme a ciò che il suo occhio clinico vede durante la visita.
Quest'occhio clinico è anche importante per valutare l'efficacia delle cure che noi stessi senza esperienza e magari davanti allo specchio del bagno non possiamo valutare, magari traditi dalla luce, dall'angolazione, da un flash, da un amico che ci sfotte o altre situazioni capaci di dare una valutazione errata, a volte troppo ottimista altre volte troppo negativa.