L'articolo è intorno allo studio tedesco che confronta l'effetto di induzione della proliferazione DP tra minox e caffeina come composto classici ed i composti chelanti del ferro deferoxamine e deferiprone, come alternativi.
Questi ultimi (ed anche la stemoxydine), chelando il ferro , che è cofattore della prolyl-hydroxylase, in cascata aumentano l'emivita di HIF, mimando il meccanismo dell'ipossia.
Tuttavia Minox alle concentrazioni di test di 10 mM ha anche lui questo effetto, sebbene si intuisca che questo non è il meccanismo d'azione preponderante di Minoxidil, perché altre sostanze, come la stemoxydine, inibiscono prolyl-hydroxylase a concentrazioni nell'ordine di microM e stemoxydine non risulta sia stato un game changer.
Forse minox questo meccanismo lo realizza per un tempo limitato dall'applicazione, ovvero quando la concentrazione locale è mM. La prolyl-hydroxylase è costitutivamente espressa ed ha un emivita di 5 minuti, quindi tenderei a pensare che appena minox andrà sotto soglia di azione, ci sarà presto nuova prolyl hydroxylase.
Un inibitore che agisce a concentrazione microM o addirittura nanoM, a condizione che abbia caratteristiche di penetrazione e persistenza nel derma appropriate, potrebbe avere una finestra temporale d'azione più ampia, quindi coprire il gap di minox.
Dato che usiamo lipoico, ho cercato e trovato questo:
Download Citation | α-Lipoic acid induces collagen biosynthesis involving prolyl hydroxylase expression via activation of TGF-β-Smad signaling in human dermal fibroblasts | The collapse of collagenous networks with aging results in comprehensive changes in the functional properties of skin...
www.researchgate.net
Il lipoico sembra remare contro questo meccanismo, almeno in vitro.
Con la storia collagene e fibrosi sono sempre più confuso.