Tempo fà rovistando casualmente trovai un vecchio tema di qualche anno fà della scuola. Tra le diverse tracce da sviluppare scelsi quella attraverso la quale dovevamo raccontare attraverso cose o oggetti una parte o quella che era stata la nostra vita.
La scelsi al volo, la sviluppai e quando fù corretta ricevetti oltre che il classico bel voto anche una grande stretta di mano dalla mia insegnante.
Descrissi la mia vita e la visione che ho dell'esistenza come un fenomeno climatico, raccontando a più riprese come al di là delle nostre volontà vi sono eventi esterni (spesso sgraditi) che modificano o semplicemente mettono da parte (per un attimo) la nostra natura.
Dissi che in fondo tutti eravamo un pò un sole ...ma la verità è che quanti giorni vorremmo passare dietro le nuvole? Quante volte ci manca il coraggio di far appararire parti del proprio essere agli altri o a noi stessi e quante volte vogliamo farci vedere soltanto per come appariamo , spesso cosi' belli e forti da abbagliare chi ci guarda.
Come sole sappiamo che non siamo fatti per qualcosa (notte), come sole sappiamo che la scena non sarà mai totalmente nostra e come sole dobbiamo convivere con la nostra notte.
Vorremmo essere sempre presenti e al massimo tutti i giorni, ma spesso la vita ci relegherà ai margini anche se solo per un attimo ma la consapevolezza di essere noi il giorno della nostra vita ci farà tornare più spendenti di prima nel giorno più torrido d'estate.
Oggi non descriverei più la mia vita in questo modo, anche se le circostanze di vita e la mia crendenza è la stessa di qualche anno fà.
Oggi mi ritengo un guidatore, un appassionato di auto e di velocità.
Corro sulle piste più difficili e i rettilinei non testano davvero il vero pilota che ama la sfida per sentirsi tale.
Come pilota mi chiudo nella mia super auto e corro alla ricerca della fine o soltanto di un nuovo inizio.
Spesso non scelgo la mia auto o se la scelgo spesso è solo apparenza. Bella luccicante, pronta ma non scattante e cosi' rimango fermo e prendo il pullman altrimenti rimarrei a piedi.
Nel mio garage non ci sono soltanto ferrari, spesso viaggio a piedi, spesso invece mi sento ingombrante e lento come un camion a rimorchio.
Spesso è la vita a farmi la pista , spesso è l'incomprensione e l'invidia a fare gli altri ladri e noi i derubati.
La vita spesso non la comprendi, non la condividi , spesso non la accetti nonostante agli altri appari Ferrari continuerai a sentirti un camion lento e pesante, s
La scelsi al volo, la sviluppai e quando fù corretta ricevetti oltre che il classico bel voto anche una grande stretta di mano dalla mia insegnante.
Descrissi la mia vita e la visione che ho dell'esistenza come un fenomeno climatico, raccontando a più riprese come al di là delle nostre volontà vi sono eventi esterni (spesso sgraditi) che modificano o semplicemente mettono da parte (per un attimo) la nostra natura.
Dissi che in fondo tutti eravamo un pò un sole ...ma la verità è che quanti giorni vorremmo passare dietro le nuvole? Quante volte ci manca il coraggio di far appararire parti del proprio essere agli altri o a noi stessi e quante volte vogliamo farci vedere soltanto per come appariamo , spesso cosi' belli e forti da abbagliare chi ci guarda.
Come sole sappiamo che non siamo fatti per qualcosa (notte), come sole sappiamo che la scena non sarà mai totalmente nostra e come sole dobbiamo convivere con la nostra notte.
Vorremmo essere sempre presenti e al massimo tutti i giorni, ma spesso la vita ci relegherà ai margini anche se solo per un attimo ma la consapevolezza di essere noi il giorno della nostra vita ci farà tornare più spendenti di prima nel giorno più torrido d'estate.
Oggi non descriverei più la mia vita in questo modo, anche se le circostanze di vita e la mia crendenza è la stessa di qualche anno fà.
Oggi mi ritengo un guidatore, un appassionato di auto e di velocità.
Corro sulle piste più difficili e i rettilinei non testano davvero il vero pilota che ama la sfida per sentirsi tale.
Come pilota mi chiudo nella mia super auto e corro alla ricerca della fine o soltanto di un nuovo inizio.
Spesso non scelgo la mia auto o se la scelgo spesso è solo apparenza. Bella luccicante, pronta ma non scattante e cosi' rimango fermo e prendo il pullman altrimenti rimarrei a piedi.
Nel mio garage non ci sono soltanto ferrari, spesso viaggio a piedi, spesso invece mi sento ingombrante e lento come un camion a rimorchio.
Spesso è la vita a farmi la pista , spesso è l'incomprensione e l'invidia a fare gli altri ladri e noi i derubati.
La vita spesso non la comprendi, non la condividi , spesso non la accetti nonostante agli altri appari Ferrari continuerai a sentirti un camion lento e pesante, s