Gentile Dottor Gigli, mi domandavo se nella calvizie androgetica conta di più la propria sensibilità al dht oppure la quantità dello stesso. si dice spesso che dopo i 40 la calvizie si stabilizza ma ho diversi parenti che hanno sviluppato calvizie evidenti proprio dopo quella fascia d'età.
nel mio caso devo dire che la situazione anche grazie a finasteride e minoxidil si è abbastanza stabilizzata.
tuttavia, non ho compreso del tutto se quindi la calvizie dipende maggiormente dalla sensibilità dei follicoli a questo ormone (dht) oppure se la sua quantità influisce maggiormente.
avevo letto che ad esempio la finasteride inibisce circa il 66% del dht in circolo. si dedurrebbe quindi che quel rimanente 34% possa far diversi danni mentre in realtà nei buoni risponditori alla cura i miglioramenti sembrano evidenti (vedi mio caso). allora quel 34% di dht dove fa a finire?
nel mio caso devo dire che la situazione anche grazie a finasteride e minoxidil si è abbastanza stabilizzata.
tuttavia, non ho compreso del tutto se quindi la calvizie dipende maggiormente dalla sensibilità dei follicoli a questo ormone (dht) oppure se la sua quantità influisce maggiormente.
avevo letto che ad esempio la finasteride inibisce circa il 66% del dht in circolo. si dedurrebbe quindi che quel rimanente 34% possa far diversi danni mentre in realtà nei buoni risponditori alla cura i miglioramenti sembrano evidenti (vedi mio caso). allora quel 34% di dht dove fa a finire?