considerazioni su finasteride

xxenergyxx

Utente
14 Marzo 2004
1,641
3
615
RIFLESSIONI DI UN POMERIGGIO DI MEZZO INVERNO

Ciao a tutti,compagni di sventura(suona un po' troppo drammatico,forse sarebbe stato meglio dire di avventura!![:D]),
mi trovo allo stesso punto in cui molti di voi si sono trovati e probabilmente si stanno trovando in questo momento,e cioè sul ponderare l'eventualità di iniziare una terapia con finasteride o meno.
Ebbene,quello che mi viene da pensare leggendo commenti positivi e negativi,è che probabilmente la miglior scelta da fare sia quella di tentare il tutto per tutto se teniamo così tanto a riavere/mantenere i nostri capelli e imbatterci nell'assunzione di questo farmaco.

A differenza di molti che però iniziano a prenderla anche senza consultare un dermatologo e quindi senza farsi seguire da uno specialista io stavo valutando la possibilità di esprimere a un andrologo il mio desiderio di iniziare questo tipo di terapia e dal momento che come dicono in modo saggio molti,non si può seguire una terapia a tempo illimitato senza avere un riscontro pratico dei cambiamenti che implica sul nostro organismo,vorrei partire eseguendo innanzitutto un test della fertilità e uno screening ormonale,dopodichè partirei con l'assunsione facendomi monitorare periodicamente e valutando insieme a un esperto il da farsi.

Molti seguaci dello scetticismo sulla fina(per non parlare di coloro che vogliono imputare a questa molecola effetti devastanti sulla sfera sessuale) asseriscono di non voler assolutamente prendere in considerazione l'idea di assumere un farmaco per tutta la vita.
Ebbene,è proprio qui che avverto una certa incongruenza,ed è qui che iniziano le mie perplessità.
Ovviamente parlo per me e le considerazioni che faccio sono di conseguenza estremamente soggettive,ma quello che penso è che innanzitutto almeno nel mio caso inizierei ad assumere fina a 24 anni...se riuscissi a ottenere un buon risultato e a mantenerlo con un dosaggio più basso credo che un lento e progressivo peggioramento dai 30 anni in su non mi sconvolgerebbe così tanto,perchè sui 30 iniziano ad essere più frequenti le situazioni di maschi che iniziano ad avere problemi.Insomma quello che angoscia molti di noi nella fascia 20/30 anni è che risultiamo forse più una minoranza ed è questo che non riusciamo ad accettare.

Sopra i 35 anni una persona dovrebbe essere piuttosto realizzata,dovrebbe essere nel pieno della carriera,magari aver consolidato una storia con una compagna,sempre che il destino gli sia stato propizio(ovvio
 

xxenergyxx

Utente
14 Marzo 2004
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Ciao a tutti,compagni di sventura(suona un po' troppo drammatico,forse sarebbe stato meglio dire di avventura!![:D]),
mi trovo allo stesso punto in cui molti di voi si sono trovati e probabilmente si stanno trovando in questo momento,e cioè sul ponderare l'eventualità di iniziare una terapia con finasteride o meno.
Ebbene,quello che mi viene da pensare leggendo commenti positivi e negativi,è che probabilmente la miglior scelta da fare sia quella di tentare il tutto per tutto se teniamo così tanto a riavere/mantenere i nostri capelli e imbatterci nell'assunzione di questo farmaco.

A differenza di molti che però iniziano a prenderla anche senza consultare un dermatologo e quindi senza farsi seguire da uno specialista io stavo valutando la possibilità di esprimere a un andrologo il mio desiderio di iniziare questo tipo di terapia e dal momento che come dicono in modo saggio molti,non si può seguire una terapia a tempo illimitato senza avere un riscontro pratico dei cambiamenti che implica sul nostro organismo,vorrei partire eseguendo innanzitutto un test della fertilità e uno screening ormonale,dopodichè partirei con l'assunsione facendomi monitorare periodicamente e valutando insieme a un esperto il da farsi.

Molti seguaci dello scetticismo sulla fina(per non parlare di coloro che vogliono imputare a questa molecola effetti devastanti sulla sfera sessuale) asseriscono di non voler assolutamente prendere in considerazione l'idea di assumere un farmaco per tutta la vita.
Ebbene,è proprio qui che avverto una certa incongruenza,ed è qui che iniziano le mie perplessità.
Ovviamente parlo per me e le considerazioni che faccio sono di conseguenza estremamente soggettive,ma quello che penso è che innanzitutto almeno nel mio caso inizierei ad assumere fina a 24 anni...se riuscissi a ottenere un buon risultato e a mantenerlo con un dosaggio più basso credo che un lento e progressivo peggioramento dai 30 anni in su non mi sconvolgerebbe così tanto,perchè sui 30 iniziano ad essere più frequenti le situazioni di maschi che iniziano ad avere problemi.Insomma quello che angoscia molti di noi nella fascia 20/30 anni è che risultiamo forse più una minoranza ed è questo che non riusciamo ad accettare.

Sopra i 35 anni una persona dovrebbe essere piuttosto realizzata,dovrebbe essere nel pieno della carriera,magari aver consolidato una storia con una compagna,sempre che il destino gli sia stato propizio(ovvio
 

xxenergyxx

Utente
14 Marzo 2004
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RIFLESSIONI DI UN POMERIGGIO DI MEZZO INVERNO

Ciao a tutti,compagni di sventura(suona un po' troppo drammatico,forse sarebbe stato meglio dire di avventura!![:D]),
mi trovo allo stesso punto in cui molti di voi si sono trovati e probabilmente si stanno trovando in questo momento,e cioè sul ponderare l'eventualità di iniziare una terapia con finasteride o meno.
Ebbene,quello che mi viene da pensare leggendo commenti positivi e negativi,è che probabilmente la miglior scelta da fare sia quella di tentare il tutto per tutto se teniamo così tanto a riavere/mantenere i nostri capelli e imbatterci nell'assunzione di questo farmaco.

A differenza di molti che però iniziano a prenderla anche senza consultare un dermatologo e quindi senza farsi seguire da uno specialista io stavo valutando la possibilità di esprimere a un andrologo il mio desiderio di iniziare questo tipo di terapia e dal momento che come dicono in modo saggio molti,non si può seguire una terapia a tempo illimitato senza avere un riscontro pratico dei cambiamenti che implica sul nostro organismo,vorrei partire eseguendo innanzitutto un test della fertilità e uno screening ormonale,dopodichè partirei con l'assunsione facendomi monitorare periodicamente e valutando insieme a un esperto il da farsi.

Molti seguaci dello scetticismo sulla fina(per non parlare di coloro che vogliono imputare a questa molecola effetti devastanti sulla sfera sessuale) asseriscono di non voler assolutamente prendere in considerazione l'idea di assumere un farmaco per tutta la vita.
Ebbene,è proprio qui che avverto una certa incongruenza,ed è qui che iniziano le mie perplessità.
Ovviamente parlo per me e le considerazioni che faccio sono di conseguenza estremamente soggettive,ma quello che penso è che innanzitutto almeno nel mio caso inizierei ad assumere fina a 24 anni...se riuscissi a ottenere un buon risultato e a mantenerlo con un dosaggio più basso credo che un lento e progressivo peggioramento dai 30 anni in su non mi sconvolgerebbe così tanto,perchè sui 30 iniziano ad essere più frequenti le situazioni di maschi che iniziano ad avere problemi.Insomma quello che angoscia molti di noi nella fascia 20/30 anni è che risultiamo forse più una minoranza ed è questo che non riusciamo ad accettare.

Sopra i 35 anni una persona dovrebbe essere piuttosto realizzata,dovrebbe essere nel pieno della carriera,magari aver consolidato una storia con una compagna,sempre che il destino gli sia stato propizio(ovvio
 

the cure

Utente
7 Ottobre 2005
3,694
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915
Che dire, mitico? [;)]
Considerazioni a parte, mi esprimo sulla questione maggiormente inerente alla terapia.
Fai bene a tentare un approccio controllato. Se vorrai tenerci informati, saranno dati importanti per tutti proprio perchè rigorosi.
Mi associo all'...in bocca al lupo!

 

samo

Utente
31 Maggio 2003
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Mi associo all'in bocca al lupo e al consigliare un approccio controllato alle terapie...
per il resto...
io ho 32 anni e il problema calvizie ho cominciato a vederlo davvero attorno ai 27/28.
le mie compagne non me l'hanno mai fatto notare ma x me è sempre un problema.
sarà che per avverso destino non sono (e magari sarò mai...) sposato con figli, ma il problema non credo sia solo nel rapporto con l'altro sesso ma piuttosto in uno stare bene con sè stessi.
non ne farei quindi un discorso di età anche se mi rendo conto che aver problemi a 30 anni non sia uguale che averli a 20.
io dico che il bivio è solo uno....o ci si accetta appieno o si prova a far qualcosa con la consapevolezza che non stiamo parlando di una malattia mortale e che non avere i capelli, per quanto siano importanti, è (a volte) un difetto estetico non una menomazione...
 

xxenergyxx

Utente
14 Marzo 2004
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Grazie ragazzi!faccio un caloroso saluto in particolare a thecure che non sento da tempo!!
Una volta che può scappare un aperitivo prima di natale ci dobbiamo accordare![:)]